Se sei donna e vivi nella natura, vivi più a lungo: lo studio di Harvard

15 giugno 2022 - 7:48

Una ricerca dell’Università di Harvard ha dimostrato che le donne che vivono in un ambiente circondato dalla vegetazione, riportano una diminuzione del tasso di mortalità pari al 12% rispetto a chi vive in città.

Vivere nella natura: il segreto della longevità

Le donne che abitano in mezzo alla natura sembrano beneficiare di un minore tasso di mortalità rispetto a quelle chevivono in aree densamente urbanizzate.

Non è una boutade dell’ultimo ambientalista improvvisato, ma il risultato di una lunga ricerca di otto anni condotta dalla prestigiosa Harvard T.H. Chan School of Public Health.

Lo studio è stato condotto su persone di sesso femminile in cooperazione con il centro di ricerca medico del Brigham and Women’s Hospital.

Si è dimostrato che il tasso di mortalità delle donne che vivono in aree verdi e circondate dalla vegetazione, diminuisce di ben 12 punti percentuali rispetto a chi vive circondato da strade, cemento e palazzi.

Le motivazioni sono diverse.

Innanzitutto il verde contribuisce a migliorare la salute mentale delle persone.

Nelle aree a contatto con la natura sono meno frequenti disturbi depressivi: l’incidenza è di circa il 30% rispetto alle donne “cittadine”.

In secondo luogo chi vive in aree a minor densità di cemento, automobili e traffico è maggiormente invogliato a svolgere attività fisica durante la giornata.

Uno stile di vita sano e attivo è quindi un altro tassello fondamentale per mantenersi in forma nel corso degli anni.

Infine, ultimo ma non meno importante, i vantaggi sono netti dal punto di vista dell’inquinamento ambientale e della qualità dell’aria respirata.

Gli studi si sono basati su circa 108.000 donne sparse sul territorio degli USA in un periodo di 8 anni.

I ricercatori si sono basati sul tasso di mortalità correlato con le immagini satellitari che mostrano la posizione delle abitazioni e la quantità di vegetazione che le circonda.

Gli eventuali cambiamenti nel livello di vegetazione sono stati monitorati grazie alle rilevazioni effettuate nei diversi anni, sempre con le tecnologie satellitari.

I ricercatori hanno poi incrociato i dati con altri fattori di rischio come l’età, il livello socio-economico, la provenienza e le abitudini (ad esempio considerando i pazienti fumatori e non).

Tra i dati più incisivi, quelli riguardanti le malattie dell’apparato respiratorio e in particolare le forme tumorali.

La ricerca ha dimostrato come la mortalità per queste patologie diminuisca circa del 34% rispetto alle donne che vivono in città.

Lo stesso indice di mortalità del cancro ai polmoni diminuisce del 13% per chi è circondato dalla vegetazione.

In definitiva, più si vive a contatto con la natura, meglio è.

Se proprio non si può abitare lontano dalle città, questo dovrebbe indurre a ripensare i nostri centri urbani e, naturalmente, a cogliere ogni occasione per fare trekking nel verde.

 

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