Sardegna del nord: 5 spiagge spettacolari da scoprire d’estate
Le spiagge della Sardegna del nord non sono solo cartoline da sogno, ma anche mete ideali per brevi trekking panoramici: scopriamone cinque che emozionano, tra scogliere e mare cristallino
Sardegna del nord: cinque spiagge bellissime da scoprire d’estate
Il Nord della Sardegna è un piccolo mondo a sé, dove la forza del vento, la roccia graniticascolpita nei millenni e le trasparenze del mare danno vita a paesaggi indimenticabili.
Non si tratta solo di spiagge da cartolina, ma di veri e propri angoli di natura che si possono raggiungere e vivere camminando: sentieri panoramici che si snodano tra ginepri e macchia mediterranea, brevi trekking costieri che regalano viste mozzafiato e calette segrete che si aprono tra falesie e scogli scolpiti dal tempo.
In questo viaggio andremo alla scoperta delle cinque spiagge più belle del Nord Sardegna: luoghi iconici dove mare e terra si incontrano, perfetti per chi ama l’escursionismo leggero, la natura selvaggia e il fascino unico di quest’isola. Ecco le 5 spiagge imperdibili del Nord Sardegna:
1 – Cala Coticcio, Caprera (Arcipelago di La Maddalena): un sogno azzurro
Soprannominata “Tahiti” per i colori incredibili che spaziano dall’azzurro chiarissimo al verde smeraldo, Cala Coticcio è una delle calette più famose e affascinanti del Nord Sardegna.
Si trova sull’isola di Caprera, nell’arcipelago della Maddalena, un vero paradiso di granito rosa e mare trasparente protetto da un Parco Nazionale.
Ph.: Gettyimages/Tore65
Arrivare a Cala Coticcio è già di per sé un’esperienza da ricordare: la spiaggia non è raggiungibile in auto, ma solo via mare o, meglio ancora, a piedi attraverso un sentiero panoramico che parte nei pressi della strada sterrata che collega diverse calette di Caprera.
Il percorso non è lunghissimo (circa 1,5 km), ma presenta tratti ripidi, passaggi su roccia e richiede un po’ di attenzione, soprattutto nei mesi più caldi. Durante la discesa si aprono scorci spettacolari sul mare e sul paesaggio aspro dell’isola, con i ginepri piegati dal vento e le rocce granitiche scolpite in forme quasi surreali.
Arrivati in fondo, la ricompensa è straordinaria: una doppia insenatura stretta tra alte pareti di granito rosato, con un piccolo arenile di sabbia chiarissima e un fondale che degrada dolcemente, rendendo l’acqua incredibilmente trasparente. È uno dei luoghi migliori per chi ama fare snorkeling: basta mettere la maschera per ammirare banchi di pesci e scogli sommersi ricoperti di vita.
Va tenuto presente che, per proteggere questo angolo prezioso di natura, l’accesso alla cala è contingentato e regolato dal Parco Nazionale: durante l’estate è obbligatorio prenotare e farsi accompagnare da una guida ambientale autorizzata, che oltre a garantire la sicurezza, aiuta a conoscere meglio storia, geologia e biodiversità di Caprera.
_ Tutte le informazioni utili sulla spiaggia qui, sul sito ufficiale della Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena
2 – Cala Spinosa, Capo Testa (Santa Teresa Gallura): calette da paradiso
Nascosta tra le scogliere granitiche di Capo Testa, all’estremo nord della Sardegna, Cala Spinosa è una delle calette più suggestive e selvagge della Gallura.
Non è una spiaggia per chi cerca comodità, ma per chi ama avventura e paesaggi modellati dal vento.
Per raggiungerla bisogna lasciare l’auto vicino al faro di Capo Testa e seguire un breve ma ripido sentiero che scende tra rocce levigate, ginepri contorti e scorci spettacolari sul mare.
In pochi minuti ci si trova in un piccolo anfiteatro naturale, dove rocce rosa scolpite dal maestrale circondano piccole lingue di sabbia e scogli piatti perfetti per stendersi al sole.
Ph.: Gettyimages/Laura Leiva
Il mare qui è incredibilmente trasparente, con sfumature che vanno dal verde smeraldo all’azzurro intenso, e grazie ai fondali rocciosi è un luogo ideale per lo snorkeling.
La vista spazia verso le Bocche di Bonifacio e, nelle giornate limpide, fino alla Corsica.
Oltre a Cala Spinosa, tutta la penisola di Capo Testa è un piccolo paradiso per chi ama camminare: un reticolo di sentieri si snoda tra le rocce e conduce a calette nascoste, resti archeologici e panorami mozzafiato.
Un’esperienza che unisce mare, natura e un paesaggio unico nel suo genere.
_ Tutte le informazioni utili sulla spiaggia qui, sul sito ufficiale dell’Ente Turismo
3 – Cala Brandinchi, San Teodoro: sabbia infinita
Soprannominata “Piccola Tahiti” per le sue acque limpide dai riflessi caraibici, Cala Brandinchi è una delle spiagge più amate del nord-est Sardegna, situata a pochi chilometri da San Teodoro.
Ph.: Gettyimages/Agnieszka Glowala
Si distingue per un arenile lungo e ampio di sabbia bianca e sottilissima che scende dolcemente verso un mare trasparente.
La spiaggia è incorniciata da dune basse, ginepri e una pineta ombrosa, perfetta per ripararsi nelle ore più calde.
Alle spalle si estende una zona lagunare, habitat di numerosi uccelli, tra cui i fenicotteri rosa: un luogo ideale per chi ama osservare la natura oltre che fare il bagno.
Per chi ama le passeggiate, un sentiero pianeggiante costeggia la laguna regalando scorci spettacolari, soprattutto all’alba o al tramonto, quando la luce tinge il granito e la sabbia di sfumature calde.
_ Tutte le informazioni utili sulla spiaggia qui, sul sito ufficiale del Comune
4 – Spiaggia del Principe, Costa Smeralda: non solo vip
Nel cuore della Costa Smeralda, la Spiaggia del Principe è uno dei simboli più celebri di questo tratto di costa, famoso in tutto il mondo per il mare turchese, le rocce di granito rosa e un fascino esclusivo che ha conquistato viaggiatori e celebrità.
Il nome stesso racconta una storia: secondo la tradizione, era il luogo prediletto del principe Karim Aga Khan IV, che negli anni Sessanta scoprì e rese famosa la Costa Smeralda trasformandola in una meta iconica.
Ph.: Gettyimages/Travel Wild
Per raggiungere la Spiaggia del Principe non basta parcheggiare l’auto e scendere qualche scalino: serve percorrere un breve sentiero sterrato tra macchia mediterranea, ginepri e rocce granitiche scolpite dal vento.
In circa dieci minuti si scende verso questa mezzaluna di sabbia chiarissima, lunga poco più di un centinaio di metri, incorniciata da promontori di granito che la proteggono dai venti.
Il colpo d’occhio è straordinario: la sabbia bianca, finissima, crea un contrasto incredibile con le sfumature dell’acqua, che variano dal verde smeraldo all’azzurro intenso.
Grazie al fondale che degrada dolcemente, la spiaggia è perfetta anche per chi ama fare il bagno con calma o per le famiglie, mentre le rocce laterali offrono angoli più tranquilli dove stendersi al sole o fare snorkeling.
Oltre alla bellezza immediata, la Spiaggia del Principe conquista anche per il contesto naturale: il sentiero stesso diventa parte dell’esperienza, regalando scorci panoramici unici sul mare cristallino e sulle isole dell’arcipelago di La Maddalena che si intravedono all’orizzonte.
Inoltre, per chi ama le passeggiate, è possibile esplorare i piccoli sentieri costieri che collegano la Spiaggia del Principe ad altre calette meno conosciute, scoprendo angoli segreti e panorami mozzafiato tipici della Gallura.
_ Maggiori dettagli sulla spiaggia qui, sul sito ufficiale dell’Ente Turismo
5 – La Pelosa, Stintino: natura e storia
Iconica e inconfondibile, La Pelosa è una delle spiagge più celebri non solo del Nord Sardegna, ma dell’intero Mediterraneo.
Situata all’estremità nord-occidentale dell’isola, vicino al borgo di Stintino, questa lingua di sabbia bianca finissima si affaccia su acque basse, trasparenti e colorate di infinite sfumature di turchese.
Il paesaggio che circonda La Pelosa contribuisce al suo fascino: di fronte si erge la storica Torre della Pelosa, costruita nel XVI secolo per sorvegliare le coste, mentre poco oltre si vede il profilo selvaggio dell’Isola dell’Asinara, oggi Parco Nazionale.
Ph.: Gettyimages/Tomasz Podolski
Non è solo una spiaggia da cartolina, ma anche una meta che invita a camminare: dal borgo di Stintino partono brevi passeggiate panoramiche lungo il promontorio della Pelosa, perfette per chi ama scattare foto spettacolari dall’alto o respirare il profumo della macchia mediterranea.
Il fondale, bassissimo per decine di metri, crea un effetto quasi tropicale: sembra di camminare sospesi sull’acqua.
Per proteggere questo fragile ecosistema, negli ultimi anni l’accesso è stato regolamentato: è obbligatorio prenotare online e usare stuoie anziché asciugamani per non danneggiare la sabbia. Meglio arrivare presto al mattino o verso sera, quando la luce calda esalta i contrasti tra mare e granito.
_ La pagina ufficiale del Parco Nazionale dell’Asinara
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