Attenzione al cambio dell’ora: il soccorso alpino avverte gli escursionisti

24 ottobre 2025 - 13:07

Con il ritorno dell’ora solare il buio arriva prima. Il soccorso alpino ha lanciato un appello alla prudenza sui sentieri: ogni anno sono decine gli interventi per persone sorprese dal calare della sera nei boschi

Con ottobre tornano le giornate più corte

Con l’arrivo dell’autunno e del mese di ottobre, le giornate si accorciano e le ore di luce diminuiscono sensibilmente.

Infattitra sabato 25 e domenica 26 ottobre entrerà ufficialmente in vigore l’ora solare: alle 3 del mattino le lancette dovranno essere spostate indietro di un’ora, tornando alle 2.

Il prossimo passaggio all’ora legale è previsto per la notte tra il 28 e il 29 marzo 2026.

A cosa serve il cambio dell’ora

L’ora legale viene introdotta per sfruttare meglio la luce naturale e ridurre il consumo di energia elettrica.

Secondo le stime, nei mesi in cui è stata in vigore nel 2025, il risparmio complessivo per l’Italia è stato di circa 100 milioni di euro, grazie a un minor consumo di 330 milioni di kWh

Il passaggio tra ora legale e ora solare è uniformato in tutta l’Unione Europea. In Italia venne introdotto nel 1966 e reso obbligatorio per tutti i paesi membri.

Negli ultimi anni l’utilità del doppio cambio annuale è stata spesso oggetto di discussione: alcune nazioni europee hanno proposto di abolirlo, ma il dibattito è ancora aperto e nessuna decisione definitiva è stata adottata.

Le raccomandazioni del soccorso alpino

Con il ritorno dell’ora solare, le giornate più corte rappresentano un rischio concreto per chi ama camminare e fare trekking nella natura.

“Per gli appassionati di escursioni nell’entroterra e nei boschi la raccomandazione è essere particolarmente attenti: non attardarsi troppo e rientrare prima del tramonto” ha affermato il Soccorso alpino e speleologico liguria.

Il buio, spiegano i tecnici, può scendere in pochi minuti rendendo difficile orientarsi e trovare la via del ritorno, soprattutto nelle zone più isolate. Ogni anno il Soccorso alpino è chiamato a intervenire in numerosi casi di persone sorprese dal calare della sera: situazioni che potrebbero essere evitate con una migliore pianificazione.

Pianificare e prevenire: le buone pratiche per un’escursione sicura

Il Soccorso alpino Liguria invita gli escursionisti a seguire alcune semplici regole di sicurezza:

  • pianificare l’itinerario tenendo conto delle ore di luce e delle proprie capacità fisiche;
  • partire presto al mattino, per completare il percorso con ampio margine di tempo;
  • portare sempre con sé una torcia o una luce frontale;
  • informare qualcuno sul percorso scelto e sull’orario previsto di rientro;
  • monitorare le condizioni meteo, evitando sentieri isolati o esposti in caso di maltempo.

“Godetevi l’escursione, ma non dimenticate di essere attenti al tempo e alle condizioni meteorologiche”, raccomandano dal Soccorso alpino.

L’autunno: la stagione della montagna, ma con prudenza

L’autunno regala paesaggi spettacolari, con boschi che si accendono di infinite sfumature di colori e sentieri immersi nella quiete.

Tuttavia, è anche la stagione in cui il buio cala più rapidamente, le temperature scendono e l’orientamento diventa più complesso.

Un’escursione ben organizzata, con l’attrezzatura giusta e un occhio all’orologio, resta il modo migliore per vivere in sicurezza la natura ligure anche nei mesi più brevi dell’anno.

Gli effetti sul benessere e come attenuarli

Il cambio d’ora può inoltre influenzare il nostro equilibrio psicofisico: stanchezza, insonnia e irritabilità sono disturbi comuni legati alla temporanea alterazione del ritmo circadiano.

Per ridurre questi effetti gli esperti consigliano di:

  • adattare gradualmente gli orari di sonno nei giorni precedenti al cambio;
  • evitare luci forti e dispositivi elettronici prima di dormire;
  • mantenere una routine regolare per pasti, attività fisica e riposo.

Ogni persona reagisce in modo diverso: nella maggior parte dei casi i sintomi si risolvono spontaneamente, ma se persistono è sempre consigliabile confrontarsi con il proprio medico.

 

 

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