Campeggio libero, si può o non si può? Le regole in ogni regione

1 agosto 2025 - 10:30

Campeggiare liberamente è il sogno di molti appassionati di natura, per vivere la natura fino in fondo, ma è possibile farlo? Ecco tutte le regole, regione per regione, per chi desidera fare questa esperienza

Campeggio libero d’estate: si può o non si può?

Rinfrescarsi nell’acqua del torrente, ascoltare il fruscio delle foglie mosse dal vento, udire lo scoppiettaredel fuoco accesso per cuocere la cena da gustare al chiaro di luna.

Dormire sotto le stelle ascoltando il gracidio delle rane e il canto della civetta che irrompe nel silenzio della notte.

Sono tutte esperienze che si associano al campeggio e a maggior ragione a quello libero. Tuttavia campeggiare dove si vuole non sempre è possibile.

Anzi, in molti casi è addirittura vietato, o consentito con alcuni limiti.

Un’altra precisazione: spesso il termine “campeggio” è inappropriato: quando la tenda è montata solo dal tramonto all’alba è più corretto parlare di bivacco notturno.

Vediamo una guida generale alle regole italiane e poi scopriamo invece quello che è più importante: le regole specifiche sul campeggio libero che sono valide nelle diverse regioni.

Come, dove e quando si può campeggia liberamente: le regole generali

Iniziamo col dire, come sottolineato all’inizio dell’articolo, che non esiste una normativa nazionale per la gestione del campeggio libero.

La normativa di questo settore, che fa parte della legislazione sul turismo, rientra nelle competenze legislative delle Regioni e non tutte hanno leggi sul campeggio libero.

Procediamo per esclusione: dove non è approvata una esplicita normativa degli Enti locali, resa nota da cartellonistica, il campeggio libero è ancora possibile.

In alcune Regioni è fatto obbligo ai Comuni di emettere tutti gli anni apposite ordinanze con l’indicazione delle aree di divieto di sosta campeggistica e di quelle autorizzate.

Ph.: Gettyimages/Lex_16

Non fatevi però illusioni: la maggior parte dei Comuni, nel loro regolamento specificano che il campeggio è possibile previa richiesta o semplice notifica all’Ufficio del Sindaco.

Molti Enti Parchi naturali invece chiariscono che è possibile il bivacco all’aperto, ad esclusione delle zone di tutela speciale, sottoposte a restrizioni di accesso.

In tutti i terreni privati, inoltre, ottenuta ovviamente l’autorizzazione dal proprietario, la sistemazione di tende e simili strutture è lecita, per tutto il tempo che si desidera.

Tornando alle Aree Protette, in questo caso vale la regola che la gestione del campeggio libero è disciplinata direttamente dagli enti parco: bisogna pertanto rivolgersi a loro per l’autorizzazione alla sosta temporanea e non ai Comuni.

 

Le regole del campeggio libero in ogni Regione

 

Valle d’Aosta

Qui le variabili aumentano, in questo caso è la quota a tirare le fila: il campeggio libero è consentito solo al di sopra dei 2.500 metri di altitudine, dal tramonto all’alba.

Proprio così! Dobbiamo naturalmente considerare che questa regione alpina è interamente montuosa e l’altitudine media è di oltre 2100 metri; anche per questo nell’Art. 19 della Legge Regionale n. 8 del 2002 è specificato che il bivacco in tenda è sempre vietato vicino ai rifugi e in tutta l’area protetta del Parco nazionale Gran Paradiso.

_Tutte le regole e le informazioni utili sul campeggio in Valle d’Aosta

 

Trentino Alto-Adige

Anche in Trentino è vietato sostare con tende, camper o roulotte,  vicino ad agriturismi, alberghi e strutture ricettive che ospitano i turisti.

In questa regione il campeggio libero è ammesso solo in due casi:

  • il bivacco che non supera le 24 ore (solo in zone dove non esistono espliciti divieti da parte delle competenti autorità)
  • nel caso di insediamenti destinati ad ospitalità occasionale e gratuita concessa dal proprietario o dal possessore dell’area posta in stretta vicinanza alla sua casa.

_La legge che disciplina il campeggio in Trentino Alto Adige

Veneto, Friuli Venezia Giulia e Sardegna

In queste regioni non possono nascere equivoci: le leggi regionali prevedono il divieto assoluto di campeggio al di fuori delle aree attrezzate appositamente previste.

Resta ovviamente la possibilità che le aree protette abbiano un regolamento particolare.

_Approfondimento sul divieto di campeggio libero in Sardegna

 

Lombardia, Toscana e Liguria

Queste regioni non hanno statuito nulla sul campeggio libero, né nel senso di autorizzare né in senso opposto.

Purtroppo la mancanza di certezze lascia spazio a eccessiva discrezionalità, soprattutto nella gestione di logiche sempre più complesse.

Per la Liguria, la Legge regionale n. 2 del 07.02.2008 disciplina i bivacchi nelle Alpi liguri, stabilendo che sono da effettuarsi nei luoghi appositamente designati.

Ph.: Gettyimages/AlKane

Per la Lombardia, la Legge Regionale n. 15 del 2007 conferma che spetta ai singoli comuni la decisione sul campeggio libero.

In Toscana, bisogna distinguere. In assenza di una specifica disciplina per cui si tende a tollerare il bivacco nei territori che non fanno parte di parchi e aree protette. In questi ultimi casi valgono invece divieti specifici.

Per evitare ogni dubbio, meglio chiedere al Comune del territorio interessato e ai parchi.

_La legge regionale della Liguria che all’art. 2 disciplina i bivacchi

 

_La legge della Regione Lombardia che disciplina l’argomento

Calabria e Campania

In Calabria è disciplinato solo il campeggio mobile organizzato da associazioni senza scopo di lucro (Legge Regionale n. 28 del 1986 all’Art. 15), nulla di specifico viene invece detto sul campeggio libero e isolato.

Occorre quindi inoltrare richiesta al Sindaco dove si vuol montare la tenda e dovremmo essere quasi certi di non sbagliare.

Lo stesso vale per la Campania: nessuna normativa generale, a parte una disciplina specifica per la sosta di caravan e autocaravan.

Per non commettere infrazioni durante un bivacco, meglio chiedere l’autorizzazione al comune sulla destinazione scelta.

_La legge che disciplina anche il campeggio in Calabria

_La legge che disciplina sosta di caravan e autocaravan in Campania

Molise

La legge regionale n. 5 del 2001 all’art. 12 permette “il campeggio libero in aree pubbliche o private, dove siano assicurati i servizi generali indispensabili per garantire il rispetto delle norme igienico-sanitarie e la salvaguardia della salute e dell’ambiente, campeggi della durata massima di 60 giorni“.

L’art. 11 della legge regionale n. 5 del 2001 sembra permettere degli “insediamenti occasionali di tende o di altri mezzi di soggiorno mobile per la durata di giorni 10“.

Dal momento che la definizione di questi limiti non è chiarissima, occorrerà rivolgersi direttamente al Comune interessato.

_La legge regionale molisana che disciplina anche il campeggio libero

Emilia Romagna

A seguito della recente legge Regionale n. 16 del 2014, articolo 41, è vietato il campeggio libero al di fuori delle aree attrezzate.

Tuttavia i comuni possono autorizzarlo per una durata massima di 15 giorni ad associazioni senza fine di lucro e organizzazioni culturali.

_La legge della Regione Emilia Romagna che disciplina il campeggio libero

Piemonte e Marche

In Piemonte si può campeggiare non oltre le 48 ore nella stessa località e dove non siano già presenti aree di campeggio autorizzato.

Ricordatevi d’inviare una comunicazione al Sindaco del Comune interessato 24 ore prima della sosta, specificando il periodo, il numero di partecipanti, la zona, il tipo di allestimento (ad esempio, tende) e la zona dove s’intende bivaccare.

Ph.: Gettyimages/ZoneCreative

Per quanto riguarda le Marche rimandiamo al link qui sotto, che rimanda a una pagina che spiega in modo esauriente la situazione normativa.

_Questa pagina della Regione Piemonte consente di visualizzare e scaricare le leggi rilevanti e fornisce informazioni generali sul campeggio

_Tutto quello che c’è da sapere sul campeggio libero nelle Marche

Umbria

Caravan, autocaravan e camper possono campeggiare in aree attrezzate di sosta temporanea (gestite dai Comuni), anche se in zona sono già presenti strutture ricettive all’aria aperta, ma solo se la sosta non si prolunga oltre le 24 ore.

I Comuni che istituiscono direttamente le aree di sosta, possono provvedere alla loro gestione anche mediante apposite convenzioni con terzi soggetti.

All’interno delle aree protette la gestione del campeggio libero è disciplinata direttamente dagli Enti parco: bisogna pertanto rivolgersi a loro per l’autorizzazione alla sosta temporanea e non ai Comuni.

_La legge che regola il campeggio in Umbria

Sicilia

In Sicilia sono presenti aree di sosta istituite dai comuni dove è consentito il campeggio libero fino a 24 ore (legge regionale n. 14 del 1982)

_Una pagina dedicata al campeggio libero in Sicilia

Puglia

Nelle aree protette il campeggio è consentito solo per motivi di studio e in campeggi naturali appositamente attrezzati dai comuni.

Per tutti gli altri casi, occorre chiedere autorizzazione alle autorità locali.

Per quanto riguarda roulotte, camper e simili il campeggio è autorizzato solo in apposite aree demaniali – denominate area di sosta o area comunale di sosta campeggistica – e comunque per una permanenza massima di 5 giorni.

_L’art.22 della legge che regola il campeggio libero in Puglia

 

Abruzzo

Si può campeggiare solo nei Comuni che hanno individuato e attrezzato apposite aree di sosta, al di fuori delle quali non deve essere consentita alcuna forma di sosta campeggistica.

Nelle aree attrezzate le piazzole non devono superare le 25 unità e non vi si può sostare per più di 5 giorni.

Inoltre, se i requisiti minimi per l’igiene, la sicurezza e la protezione dell’ambiente non sono soddisfatti in tali aree, ad esempio se non ci sono WC, possono campeggiare solo veicoli con “servizi igienici indipendenti” (es.: un camper con un proprio WC).

I Comuni: individuano le aree di parcheggio e possono richiedere il pagamento di una tassa di soggiorno o il pagamento della sosta (Legge Regionale n. 16 del 2003, art. 9).

_L’art. 9 della legge che regola il campeggio libero in Abruzzo

 

Informazioni utili


Ecco alcuni link ad articoli che trattano di attrezzatura per gli appassionati di campeggio

Il sacco a pelo, come scegliere quello giusto

La tenda per il trekker: caratteristiche e consigli

Le lampade frontali per il trekking

 

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