Estate sulla Marmolada: al fresco sulla Regina delle Dolomiti
La salita alla Marmolada è un itinerario per escursionisti allenati e preparati. Se affrontata con la giusta preparazione, e magari con l'ausilio di guide esperte, sa regalare panorami e sensazioni uniche
Camminare sulla Marmolada, la Regina delle Dolomiti
Affrontare la Marmolada in estate significa immergersi in uno degli scenari più suggestivi delle Dolomiti, dove ghiaccioe roccia si fondono in un paesaggio maestoso.
L’itinerario classico di salita lungo la parete nord-est, seguito dalla discesa attraverso la via ferrata dello spigolo ovest, offre un’avventura che unisce tecnica, panorami e il fascino dell’alta quota.
La salita, pur non essendo estremamente impegnativa per chi ha un minimo di esperienza alpinistica, richiede attenzione costante: il terreno glaciale è reso insidioso dai crepacci e dalla variabilità delle condizioni, mentre la ferrata impone sicurezza e sangue freddo.
Questo percorso si affronta solo con meteo stabile e visibilità ottimale, poiché un temporale trasformerebbe il cavo metallico della ferrata in un pericoloso conduttore.
Serve un’attrezzatura completa da ghiacciaio – picozza, ramponi, imbragatura, corda, set da ferrata, guanti, occhiali e abbigliamento termico, poiché anche in piena estate non è raro incontrare tratti ghiacciati lungo il percorso.
La Marmolada in estate – Foto Fetty Images
Dalla rampa glaciale alla cresta sommitale
La partenza avviene a quota 2.074 metri, nei pressi dei rifugi del passo Fedaia.
Si inizia risalendo la rampa nord-orientale, annerita dalla polvere portata dal vento, fino a raggiungere l’anfiteatro glaciale: una vasta conca che, a inizio stagione, si presenta come un manto nevoso uniforme e in estate si trasforma in ghiaccio vivo.
Le pendenze sono moderate, ma i crepacci, sempre più evidenti con il ritiro del ghiacciaio, possono rappresentare passaggi delicati.
Il crepaccio terminale, che separa il ghiacciaio dall’ultimo bastione roccioso, è un ostacolo che richiede valutazione e tecnica, soprattutto quando i ponti di neve sono sottili.
Un canale roccioso, recentemente attrezzato con corda metallica, consente di superare la fascia rocciosa e di accedere alla cresta. In alternativa, è possibile salire per brevi roccette di difficoltà non superiore al secondo grado.
Una volta sulla dorsale, ci si trova davanti alla cosiddetta “schiena de mul”, un corridoio di ghiaccio che richiede passo fermo e prudenza per condurre alla cima.
Sulla vetta di Punta Penia
A pochi metri dal traguardo, la vista si apre in maniera spettacolare: a quota 3.343 metri, Punta Penia è il punto più alto della Marmolada e regala una prospettiva unica su tutte le Alpi Orientali.
Accanto alla croce di vetta, il piccolo rifugio estivo accoglie gli alpinisti con un’atmosfera conviviale, perfetta per una breve sosta davanti a una fetta di strudel e a un caffè o una birra.
La discesa inizia seguendo verso ovest un evidente ciglio ghiaioso che conduce all’attacco della via ferrata dello spigolo, recentemente rinnovata per migliorarne la sicurezza.
Qui la progressione si alterna tra pareti verticali, piccole cenge e diedri, offrendo tratti arrampicatori piacevoli e scorci vertiginosi sulla parete sud. È un passaggio tecnico, esposto e a tratti muscolare, che richiede attenzione costante e capacità di gestire l’equilibrio.
Il rientro verso il passo Fedaia
Giunti alla Forcella Marmolada, a 2.896 metri, un ultimo tratto attrezzato permette di scendere su lisce roccette fino a raggiungere il ghiacciaio sottostante. Qui si rimettono i ramponi per affrontare l’ultima sezione glaciale, che degrada dolcemente verso una conca terminale.
La Marmolada – Foto Getty Images
La traccia si perde tra rocce e prati, ma ometti di pietra e segnavia bianco-rossi conducono in sicurezza al sentiero 606.
Da questo punto, si può scegliere se risalire brevemente verso la stazione a monte della funivia oppure intraprendere la lunga discesa a piedi fino ai rifugi del passo, attraversando prati alpini dove in estate fioriscono genziane, stelle alpine e ranuncoli.
È il momento in cui il passo si fa più leggero e lo sguardo, ormai appagato dalla giornata in quota, segue il profilo della Regina delle Dolomiti che si allontana alle spalle.
Un itinerario che rimane impresso non solo per la sua bellezza, ma anche per la consapevolezza di aver toccato, per qualche ora, il cuore vivo dell’alta montagna.
Informazioni utili
In seguito alla valanga che il 3 luglio 2022 ha provocato 11 vittime, l’area del ghiacciaio è sottoposta a controlli costanti.
In caso di pericolo le autorità potrebbero quindi disporre interdizioni o chiusure del ghiacciaio e dei sentieri.
Per questa ragione consigliamo ai nostri lettori di contattare le autorità competenti prima di programmare una salita sulla Marmolada.