Camminare se hai qualche anno in più: 10 consigli del CAI per stare bene
Andare a piedi è un piacere che non conosce età: il CAI ha stilato un decalogo dedicato ai meno giovani, per godersi al massimo una bella camminata senza preoccuparsi della carta d'identità
Camminare a tutte le età: i consigli del CAI per i meno giovani
Sono oltre centomila gli over 65 che ogni anno, secondo il CAI, scelgono la montagna per trascorrere levacanze o fare un breve viaggio.
Secondo i dati raccolti dagli esperti però il 10% di loro rischia di avere un malore o un incidente.
Per questo motivo, il Club alpino italiano e la Società italiana di gerontologia e geriatria hanno deciso di realizzare un breve vademecum con i più importanti consigli per ridurre il rischio di incidenti e infortuni in ambiente montano.
Sono consigli validi per tutti gli appassionati di outdoor, ma che devono essere seguiti con ancora più attenzione dai più grandi.
La montagna è un luogo ideale per gli anziani, soprattutto se frequentata a quote non molto elevate.
Si possono fare camminate soddisfacenti e appaganti, scegliendo percorsi adatti al livello di allenamento, all’età e allo stato di salute.
Ph.: Gettyimages/jacoblund
Secondo i dati raccolti negli studi, la grande maggioranza degli incidenti sono eventi prevenibili e, quindi, evitabili con la giusta preparazione.
Basterebbe avere un po’ di attenzione nella scelta delle meta e dell’itinerario, oltre ad essere sempre attrezzato nel modo giusto senza mai dimenticare la giusta alimentazione prima e durante il cammino.
Alessandra Marengoni, coordinatrice del progetto e direttore dell’Unità di Geriatria dell’Asst Spedali Civili di Montichiari (BS) ha dichiarato:
“È bene inoltre prepararsi adeguatamente dal punto di vista dello stato di salute: buona norma consultare il proprio medico prima di partire, mantenere una elevata aderenza alle terapie croniche e alle vaccinazioni consigliate, facendo infine attenzione a cosa mettere in valigia e ai numeri di telefono da contattare in caso di bisogno”.
1 – Chi va piano va sano e…
La prima regola è scegliere escursioni con limitato sforzo fisico e con andatura lenta, così da poter apprezzare il paesaggio e la compagnia.
L’importante non è la meta, ma il percorso per raggiungerla.
Una camminata tranquilla favorisce la mobilità articolare, previene cadute, e contribuisce al mantenimento della salute cardiaca senza eccessivi sforzi.
Inoltre, promuove la circolazione sanguigna e il benessere psicologico, mantenendo attive le persone più anziane in modo sicuro ed efficace.
2 – Saper scegliere l’itinerario
É necessaria un’attenta valutazione dell’itinerario (dislivello, lunghezza, tipo di terreno, tempi, quota), delle previsioni meteo e del bollettino valanghe.
É opportuno informare il gestore del rifugio sulla meta dell’escursione e il numero dei partecipanti.
Ph.: Gettyimages/Alfonso Sangiao
L’itinerario dovrebbe essere comunicato anche ad un familiare prima della partenza, se percorso in solitaria.
_ Come scegliere un itinerario di trekking: tutto quello che c’è da sapere
3 – L’attrezzatura deve essere adeguata, a qualsiasi età
Dovrà essere idonea alla tipologia di itinerario, alla stagione ed alla quota: mappa del percorso, bastoncini telescopici, occhiali da sole e crema protettiva, copri-zaino, cellulare con “powerbank” esterna e app “GeoResQ”, kit di primo soccorso, fischietto, telo termico.
Da considerare la possibilità di repentini cambiamenti climatici.
_ Come scegliere l’attrezzatura per il trekking
4 – Comfort e sicurezza partono dall’abbigliamento
L’abbigliamento deve essere scelto in base alla tipologia dell’itinerario, alla stagione ed alla quota.
Sarà necessario sempre avere nello zaino un intimo di ricambio, calze, pile e giacca a vento, mantellina da pioggia, guanti, cappello/berretto/cuffia di lana, calzature robuste e con suola anti-scivolo.
_ Come scegliere l’abbigliamento giusto per il trekking
5 – Idratarsi e alimentarsi, ancora più importante
Prevedere un’adeguata scorta idrica e alimentare.
Necessaria un’attenta valutazione dell’assunzione di liquidi durante la giornata, nell’anziano infatti la sensazione della sete può essere ridotta, specie in inverno.
Serve cibo altamente calorico, ma facilmente digeribile e di rapida assimilazione, come barrette energetiche e frutta secca. Evitare le bevande alcoliche.
Utili gli integratori salini, salvo diversa prescrizione medica.
_Cosa mangiare per camminare e fare trekking: 5 consigli e 2 ricette
6 – Camminare se hai patologie croniche
Spesso, dopo i 65 anni, possono sopraggiungere patologie croniche come le cardiopatie, l’ipertensione, il diabete mellito o problemi respiratori.
In questi casi occorre una precisa aderenza alla terapia domiciliare, ma adeguata alle mutate condizioni ambientali e di quota.
Ph.: Gettyimages/lucigerma
Non bisogna mai dimenticare di portare nello zaino i farmaci usualmente assunti e necessari per la giornata o giornate di escursione.
Raccomandabile una visita medica dal proprio medico di fiducia almeno una volta all’anno, o più volte in caso di patologie progressive e/o con una o più riacutizzazioni all’anno.
7 – Tesserino sanitario sempre nello zaino
Si raccomanda di portare con sé un tesserino sanitario, che riporti eventuali allergie a farmaci, punture di insetti o altro e la terapia domiciliare assunta quotidianamente.
Da indicare eventuali recapiti telefonici da contattare in caso di incidente/malore; risulta utile al Soccorso organizzato in caso di manifesta patologia insorta durante l’escursione.
Prestare attenzione alle vaccinazioni raccomandate dal Ministero della Salute.
8 – Regola d’oro: mai fare il passo più lungo della gamba
Le prestazioni di un anziano sono decisamente inferiori a quelle di un adulto di mezza età o ancor di più di un giovane.
Ph.: Gettyimages/Highwaystarz-Photography
Bisognerà tenerne conto nella scelta del percorso.
Anche le condizioni di allenamento andranno attentamente valutate.
_Come allenarsi per il trekking
9 – Il CAI: pronti all’emergenza senza patemi
In caso di incidente che impedisca la prosecuzione dell’escursione (malore, trauma o altro evento avverso) è imperativo contattare il Numero Unico di Emergenza 112 (o il 118 ove non attivo il 112) e attenersi scrupolosamente alle loro istruzioni.
In caso di piccoli incidenti (es. lievi ferite) utilizzare il kit di primo soccorso, che deve contenere tra l’altro la coperta termica di soccorso ed i farmaci specifici per le proprie patologie croniche.
10 – Camminare in compagnia per stare bene
Il beneficio di una escursione è ottimale se effettuata in buona compagnia e in buono stato di salute, in un ambiente naturale e con un clima favorevole, avendo sempre presente che l’escursione termina una volta rientrati a casa.
Si parte e si arriva tutti assieme, ricorda il CAI.
Si raccomanda di riportare a casa i propri rifiuti.
_ Scarica il decalogo dal sito del Cai
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