ALTAMURA: Le eccellenze dell’artigianato

20 maggio 2017 - 12:40

Oltre a chiese, palazzi nobiliari e monumenti, c’è un’altra splendida realtà nei borghi delle Terre di Murgia tutta da scoprire: muovendosi tra i vicoli dei centri storici di Altamura e Santeramo in Colle non è difficile imbattersi in tante piccole botteghe artigiane in cui si celebrano le tradizioni artistiche locali con gesti antichi, immutati da secoli, che danno vita a piccoli, autentici capolavori. Non è un caso che numerose personalità del mondo dell’arte pugliese siano originarie di queste terre. Un nome su tutti è Francesco Netti, santeramese di nascita, oggi considerato uno dei massimi esponenti della scuola pittorica pugliese e napoletana del XIX secolo.

Al giorno d’oggi orafi, pittori, scultori, restauratori, scalpellini e persino orologiai utilizzano sapientemente la loro esperienza per mantenere in vita le rispettive arti. Una passeggiata tra i vicoli alla scoperta dei laboratori artigianali può offrire al visitatore un motivo in più per capire la storia e per godere della bellezza di questi antichi borghi, in un viaggio che è durato secoli e che sembra destinato a non finire mai.

Da piazza Resistenza si procede in Corso Umberto I e, nei pressi del civico 110, a sinistra in via Griffi; al 32 troviamo Creanza Antichità, dove è possibile acquistare pezzi d’epoca, molti dei quali rappresentano la vita contadina dell’Alta Murgia.
Immettersi a sinistra in via S. Caterina. Al civico 8 troviamo la bottega del ceramista Paolo Lorusso, che realizza ceramiche, terrecotte, maioliche e riproduzioni dei bassorilievi del portale della Cattedrale. La lavorazione è tradizionale ma le decorazioni hanno spesso taglio contemporaneo.Sempre in via S. Caterina, al civico 11, troviamo Creazione Orafe di Antonio e Nicola Moramarco, che creano e vendono pezzi fatti a mano, coniugando differenti tecniche orafe

Proseguire e girare a destra in Corso Federico II di Svevia. Arrivati in piazza Duomo, girare a sinistra su via Già Corte d’Appello. Al numero 33 troviamo la vetrina della restauratrice e ceramista Anna Dezio, in attività dal 1995. Nel 2009 apre il suo laboratorio recuperando un’antica stalla seicentesca con volte in pietra, una splendida mangiatoia e un pavimento in chianche di pietra locale.

Al civico 32 troviamo l’orafo Giuseppe Di Gesù, boliviano di Cochabamba, da anni trapiantato in Puglia. Realizza gioielli artigianali che fanno riferimento alla “memoria delle cose antiche”, ispirandosi alla cultura etrusca, maya, inca, attraverso una personale interpretazione.

Accedere a sinistra in via Madonna dei Martiri e procedere fino a piazza Martiri. Imboccare a sinistra via Laudati per poi girare a sinistra in via De Samuele Cagnazzi. Al civico 29 svoltare a destra in via Manfredi. Al 34 troviamo la bottega di Paola Creanza, che realizza creazioni artigianali solo e rigorosamente in tessuto. Tra questi predilige il cotone, il panno lenci, il feltro. Non manca la lavorazione del patchwork.

Proseguire in via Manfredi fino a immettersi in corso Federico II di Svevia. Svoltare a destra e poi a sinistra in via Luciani. Arrivati in fondo procedere lungo via Teatro Vecchio, fino a piazza Matteotti. Al civico 22-23 troviamo il laboratorio di Annibale Dambrosio, una bottega di restauro di apparati decorativi lignei, policromi e di vari altri generi. Ha fondato nel 2013 la Ati (Artigiani della tradizione italiana) San Francesco, che si occupa di restauro di beni mobili e immobili. Dell’Ati fanno parte anche gli artigiani Giuseppe Laquale e Francesco Lunare .

Da piazza Matteotti proseguire in via Melodia; al 27 troviamo l’orologiaio Vincenzo Lorusso, che esegue lavori di restauro di orologi antichi e riparazione di quelli moderni. Punto di riferimento ad Altamura, riceve clienti anche da altre città della Puglia e della Basilicata.

Oltre a chiese, palazzi nobiliari e monumenti, c’è un’altra splendida realtà nei borghi delle Terre di Murgia tutta da scoprire: muovendosi tra i vicoli dei centri storici di Altamura e Santeramo in Colle non è difficile imbattersi in tante piccole botteghe artigiane in cui si celebrano le tradizioni artistiche locali con gesti antichi, immutati da secoli, che danno vita a piccoli, autentici capolavori.

Non è un caso che numerose personalità del mondo dell’arte pugliese siano originarie di queste terre. Un nome su tutti è Francesco Netti, santeramese di nascita, oggi considerato uno dei massimi esponenti della scuola pittorica pugliese e napoletana del XIX secolo.

Al giorno d’oggi orafi, pittori, scultori, restauratori, scalpellini e persino orologiai utilizzano sapientemente la loro esperienza per mantenere in vita le rispettive arti. Una passeggiata tra i vicoli alla scoperta dei laboratori artigianali può offrire al visitatore un motivo in più per capire la storia e per godere della bellezza di questi antichi borghi, in un viaggio che è durato secoli e che sembra destinato a non finire mai.

Svoltare a destra in piazza Marconi. Al numero 31 troviamo il laboratorio di creazioni artistiche di Luciana Lorè, dove è possibile trovare oggetti creati a mano, dall’artigianato a vere e proprie opere d’arte (per info: tel. 349.3210669, www.lucianalore.it).

Da piazza Marconi imboccare via Solofrano; percorrerla fino a piazza S. Giovanni Battista. Proseguire lungo via Conservatorio del Carmine e svoltare a sinistra in via S. Lucia. Al 64 troviamo il laboratorio di creazioni in lana di Filippo Clemente, unico nel suo genere, dove è possibile trovare il feltro di lana autoctona. La lana, di pecora altamurana, leccese e gentile di Puglia, arriva nel suo laboratorio lavata, e qui viene cardata e poi o filata a mano oppure feltrata. Percorrere via Lavigna fino a piazza Mercadante nostro punto di arrivo.

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