Hiking boot. Legs on mountain trail during trekking in forest. Leather ankle shoes
Strano a dirsi, ma spesso anche gli escursionisti trascurano i piedi e i problemi che possono avere.
Proprio chi dovrebbe sapere l’importanza di questi “attrezzi del mestiere”, alla fine dimentica quello che sappiamo tutti: le estremità degli arti inferiori sono fondamentali.
Vanno trattate con tutto il rispetto che merita chi ci porta in giro per i sentieri del mondo.
Questa “dimenticanza” a volte è causa di guai anche importanti.
Uno degli strumenti più efficaci per tutelare i nostri piedi sono i calzini, ancora prima delle scarpe.
Vediamo allora 8 consigli fondamentali nella scelta e gestione dei calzini da trekking per prevenire problemi ai piedi.
Almeno una volta al giorno è necessario togliere le calze per lasciare asciugare e traspirare i piedi.
Ph.: Gettyimages/Shai-Halud
In caso di pioggia, se i piedi rimangono a lungo bagnati, lo strato esterno della pelle tenderà ad assorbire acqua e conseguentemente a macerarsi.
I piedi macerati sono pruriginosi, doloranti e a rischio di vesciche perché la pelle può abradersi dopo essersi asciugata.
La sera, prima di addormentarsi, è consigliabile massaggiare i piedi asciutti con una buona crema idratante, in modo da ridurre la macerazione in caso di pioggia il giorno successivo.
La riuscita migliore si ha quando la crema ha avuto diverse ore per essere assorbita: non sarà invece di grande aiuto se viene applicata poco prima di mettersi in cammino.
I calzini nuovi possono sempre riservare delle pessime sorprese.
È consigliato portare con sé solo calzini già testati, che abbiano già fatto qualche chilometro insieme a te. La compatibilità con il piede è essenziale per evitare sfregamenti e irritazioni durante il cammino.
Un buon momento per provare i calzini è durante una camminata poco impegnativa o un allenamento di preparazione.
Ph.: Gettyimages/RCKeller
In questo modo potrai capire se il materiale, la compressione e la traspirazione sono adatti alle tue esigenze.
Meglio scoprire eventuali problemi a casa che in alta montagna.
Anche il lavaggio è fondamentale.
Pulire i calzini dentro e fuori, preferibilmente senza sapone aggressivo, impedisce che eventuali detriti come aghi di pino, sabbia o terra possano graffiare la pelle.
Evita i detersivi profumati o ammorbidenti: potrebbero irritare la cute e alterare la traspirazione del tessuto.
Le calze migliori per i cammini lunghi devono possedere alcune caratteristiche fondamentali.
Devono essere stabili sul piede, grazie a fasce elastiche anti torsione; aderenti, così da evitare grinze e vesciche; costruite con una trama che impedisca l’impigliarsi di detriti; realizzate con filati a basso assorbimento d’acqua, così da asciugarsi rapidamente; e infine sottili, per non trattenere l’umidità.
Una buona calza è il primo passo per arrivare alla meta senza dolori ai piedi.
Quando la tappa è finita, metti nello zaino un paio di calzini in filato naturale da indossare solo durante il riposo.
Il cotone egiziano è perfetto per i climi caldi, la lana merino per quelli freddi.
Ph.: Gettyimages/PeterTG
Entrambi i materiali sono traspiranti e delicati sulla pelle affaticata, favorendo un recupero naturale del piede. Se i calzini hanno anche pannelli ammortizzanti, il comfort sarà ancora maggiore.
Un dettaglio spesso trascurato è la posizione delle cuciture.
Devono essere piatte e morbide, per evitare punti di pressione sulle dita o sul tallone.
Prima di partire per un’escursione lunga, indossa le calze e le scarpe e cammina per qualche minuto: se senti anche il minimo fastidio, meglio cambiare modello. Prevenire una vescica vale più di qualsiasi cerotto.
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