La Via dei “Casali di Tegia”

20 maggio 2018 - 12:22

Si parte da Teggiano, borgo medioevale che restituisce fascino e suggestioni di altri tempi, e si scivola verso il piano pedalando lungo vie interne fino a portarsi al Ponte della Silla. Qui si devia per una strada rettilinea che risale a Montesangiacomo, borgata pedemontana di fine ottocento con numerosi palazzi gentilizi dai caratteristici portali in pietra e da antiche fontane. Da qui, per estese macchie di boschi, la strada serpeggia fino a scendere verso Sassano, borgata eretta intorno alla prima metà del X secolo sull’antico sito di Sasso (marmo inciso), a cui fu aggiunto Sano (luogo salubre) al di sopra di paludi infette dalla malaria. Si prende per località Fontanelle e, superato il Ponte della Fabbrica, compare un primo incrocio; a destra si raggiungono le case di Bagno. Portandosi in prossimità di Cozzo Panella si gira a sinistra e un successivo ponte supera il fiume Calore. Oltre il ponte si prende a destra per località Pezzalunga; da qui si giunge sulla SS19 delle Calabrie. Al primo incrocio a destra si punta verso Padula, antico paese in cui si evidenziano palazzi gentilizi splendidamente abbelliti da portali in pietra tutti finemente decorati; qui ci accoglie la monumentale Certosa di S. Lorenzo coi suoi giardini e i suoi tesori d’arte.

Dalla Certosa, aggirando le mura perimetrali una pista conduce per le Serre S. Leonardo e raggiunge la Basilica paleocristiana di S. Giovanni in Fonte, antichissimo luogo di culto eretto direttamente su una sorgente; unico esempio in Italia di impianto religioso ad immersione (IV secolo) al di sopra di una fonte ritenuta miracolosa, con acque che attraversano le fondamenta secondo un ingegnoso sistema di canalizzazione. Da S. Giovanni in Fonte una pista in falsopiano risale, in direzione nord, i monti della Maddalena e in meno di un chilometro si guadagna nuovamente la SS 19, presso contrada Trinità, sotto l’abitato di Sala Consilina, che può essere considerato il più grande abitato del Vallo di Diano. Pittoresca cittadina, con abitazioni dipinte in vivaci colori pastello, Sala si distende lungo declivi a diverse altezze presentando una serie di fortificazioni (IX secolo) nella parte più alta, fino al più recente tessuto urbano di impostazione settecentesca. Alle taverne di Trinità ha termine questo itinerario immerso tra borghi, casali e profumi di un tempo forse perduto per sempre.

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