

Aspromonte selvaggio: alla scoperta della Via dell’Amendolea
Nel cuore dell’Aspromonte, tra paesaggi selvaggi e antichi borghi abbandonati, scorre la fiumara dell’Amendolea, arteria naturale che racconta la storia di una Calabria autentica, aspra e affascinante.
Aspromonte: un territorio tra mare e montagna
L’Aspromonte, al centro del Mediterraneo, è una montagna difficile e drammatica, punteggiata da insediamenti remoti e profondamente legata alla cultura grecanica.
Qui, l’identità calabrese emerge nella sua forma più pura, tra tradizioni pastorali, agricoltura e una natura dominante.
In questo contesto, le fiumare – ampi letti fluviali asciutti d’estate e impetuosi d’inverno – rappresentano il filo conduttore per esplorare un territorio unico. Tra tutte, spicca la fiumara dell’Amendolea.
La fiumara dell’Amendolea: colonna vertebrale dell’Aspromonte
La fiumara dell’Amendolea nasce tra i boschi del Parco Nazionale dell’Aspromonte, alimentata dal torrente Menta.
Il suo corso tocca luoghi di straordinaria bellezza come le cascate del Maesano, per poi insinuarsi tra i rilievi più meridionali della penisola e sfociare nel mar Jonio presso Condofuri.
La valle dell’Amendolea è un’oasi agricola dove prospera il bergamotto, agrume raro che trova solo qui il microclima ideale.
Tuttavia, la diga del Menta, pensata per rifornire Reggio Calabria, ha impoverito la falda freatica, mettendo in crisi i coltivatori locali.
Il bergamotto è un simbolo di questi luoghi: base per liquori, dolci, bibite, ma anche prezioso per l’industria profumiera e farmaceutica grazie alle sue proprietà antisettiche.
Gente d’Aspromonte: un’umanità fuori dal tempo
“Non è bella la vita dei pastori in Aspromonte, d’inverno, quando i torrenti corrono al mare…” scriveva Corrado Alvaro.
Le sue parole in Gente in Aspromonte raccontano l’anima di questo territorio e dei suoi abitanti: umili, forti, legati a una terra difficile ma viva.
La vita pastorale e contadina, infatti, ha modellato le comunità aspromontane per secoli, spesso costrette a lasciare i propri borghi a causa di alluvioni, frane o terremoti.
I paesi fantasma della valle dell’Amendolea
_ Roghudi e Ghorio di Roccaforte: tra i borghi più emblematici c’è Roghudi, arroccato su una rupe a strapiombo.
Raggiungibile da Bova lungo una strada tortuosa, il paese fu abbandonato dopo una devastante alluvione nel 1972.
Qui, i bambini venivano assicurati con corde alle pareti per non cadere nel vuoto.
Poco distante si trova Ghorio di Roccaforte, evacuato nel 1971, altro testimone dell’ostinata resistenza della popolazione alle forze della natura.
_ Il villaggio di Amendolea: anche il borgo di Amendolea, che dà il nome alla fiumara, è oggi un paese fantasma. Danneggiato dai terremoti del 1783 e del 1908, fu definitivamente abbandonato dopo l’alluvione del 1956.
Qui si trova una delle frane attive più grandi d’Europa, quella di Colella, nel comune di Roccaforte del Greco, dove l’intera montagna sembra scivolare verso la valle.
_ Gallicianò: cuore della cultura grecanica: se cercate un luogo dove l’anima dell’Aspromonte greco resiste, andate a Gallicianò.
Fondata, forse, dagli abitanti di Amendolea, è oggi un’oasi della cultura grecanica. Qui si parla ancora il greco di Calabria, si custodiscono rituali ortodossi e si promuove la cultura ellenofona attraverso l’associazione “I Cumelca”.
Due volti della fiumara
Durante l’estate, la fiumara appare come un’enorme distesa bianca di pietre, larga anche un chilometro. Ma d’inverno si trasforma in un torrente impetuoso, con una straordinaria forza erosiva.
Nelle zone più alte, vicino alle sorgenti, l’Amendolea regala acque limpide e fredde ideali per attività outdoor come il canyoning. Le forre scavate dai ruscelli offrono scenari spettacolari per chi ama l’avventura.
_ Gallicianò: dove l’Aspromonte è ancora Magna Grecia
Itinerari consigliati in Aspromonte
Cascate del Maesano – Itinerario tra cascate spettacolari e natura incontaminata
Da Bova a Roghudi – Un percorso tra cultura grecanica e paesaggi drammatici
Dal Casello Forestale di San Giorgio a Pietra Cappa – Escursione tra megaliti e foreste
Canyoning lungo il torrente Furria – Esperienza adrenalinica tra le gole dell’Aspromonte
Escursioni guidate e canyoning
Per vivere al meglio queste esperienze, affidatevi a guide esperte. Contattate Demi d’Arrigo di Aspromonte Wild: www.aspromontewild.it
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