

Emilia, Appennino tosco-emiliano: la spettacolare salita sul monte Cusna
Nel cuore del parco nazionale dell'Appennino tosco-emiliano c'è un percorso iconico che non ci si può perdere: la salita al Monte Cusna da Roncopianigi, un itinerario che si sviluppa tra boschi, pascoli e creste panoramiche. Vediamolo nel dettaglio!
A piedi sul monte Cusna, l’anima dell’Appennino tosco-emiliano
L’Appennino tosco-emiliano custodisce un’identità montana ricca di sfumature: distese forestali, altopiani erbosi, crinali a perdita d’occhio e una biodiversità sorprendente chi si sviluppa tra i 1000 e i 2000 metri di quota.
Rispetto alla verticalità delle Alpi, le montagne appenniniche offrono un accesso più dolce e diretto, ma non per questo meno profondo.
Tra i protagonisti di questo scenario spicca il Monte Cusna, che con i suoi 2121 metri d’altitudine è la vetta più alta della provincia di Reggio Emilia, e una delle cime simbolo del Parco Nazionale dell’Appennino tosco-emiliano.
È una cima iconica, riconoscibile da lontano per il profilo massiccio che gli è valso il soprannome de “l’uomo addormentato”.
Uno dei modi più affascinanti per salire su questa montagna è il percorso con partenza e arrivo a Roncopianigi, un itinerario ben segnalato che attraversa alcuni degli ambienti più caratteristici del crinale appenninico.
L’itinerario: la salita al Monte Cusna da Roncopianigi
La salita al Monte Cusna prende il via dalla piccola località di Roncopianigi – borgata montana della Val d’Asta situata poco oltre Febbio – dove un’antica chiesetta segna l’inizio di un itinerario tra i più suggestivi dell’Appennino tosco-emiliano.
Si segue dapprima il sentiero Cai 609, che si inoltra nel cuore di una faggeta montana, silenziosa, profonda e caratterizzata da un sottobosco ricco di muschi e felci.
In questa prima parte ci si trova avvolti da un’atmosfera intima e al contempo raccolta, l’ideale per cominciare a entrare nel ritmo dell’escursione.
Superata la fascia boscosa si deve prendere il sentiero Cai 623A, che introduce progressivamente agli ambienti più aperti della montagna.
Il tracciato si congiunge poi al sentiero Cai 623, che sale dolcemente verso il crinale, con vedute sempre più ampie sia sulla vallata sottostante che sulla dorsale che fa da spartiacque.
Una volta raggiunto il crinale, si imbocca il sentiero Cai 625, che conduce verso la vetta lungo una dorsale ariosa e panoramica. Questo tratto, il più spettacolare dell’intero percorso, attraversa praterie d’alta quota punteggiate da piante di ginepro, genziane e stelle alpine.
Il cammino segue il profilo del Cusna, offrendo scorci memorabili verso il Monte Prado, le Apuane e, nelle giornate più terse, il Mar Ligure.
Raggiunta la cima del Monte Cusna, si apre un panorama grandioso a 360 gradi che ripaga ampiamente la fatica impiegata. Dopo una sosta in quota, si può ridiscendere lungo il versante settentrionale seguendo il sentiero 619.
Il percorso si sviluppa per circa 12 Km, prevede un dislivello totale di 1100 metri, ed è percorribile in 5 o 6 ore di cammino.
È classificato E (escursionistico), pertanto richiede un minimo di allenamento e dimestichezza con i tratti in cresta che, in caso di vento o nebbia, possono risultare piuttosto esposti.
Il periodo consigliato per farlo va da giugno a ottobre, momento dell’anno in cui i sentieri sono liberi dalla neve e la visibilità è ottimale.
_ Il percorso completo e tutti i dettagli utili li trovate qui, sulla pagina ufficiale del Parco dell’Appennino tosco-emiliano
_ Su questa pagina di Wikiloc, invece, trovate una traccia Gpx del percorso
Informazioni utili
Il sito ufficiale dell’Appennino tosco-emiliano, per saperne di più sui vari percorsi del territorio
La pagina ufficiale del Rifugio Monte Orsaro, punto d’appoggio lungo il percorso
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