Quale idea migliore se non quella di concludere una bella passeggiata sulla neve con una sosta in rifugio all’insegna della natura e della buona cucina tradizionale?
L’Emilia, grazie anche al meraviglioso Parco dell’Appennino Tosco-Emiliano, offre tantissimi percorsi escursionistici e altrettante strutture in cui mangiare bene, rilassarsi, e riconnettersi con gli elementi circostanti.
Ph.: da www.parmakids.it
Da Reggio Emilia, fino a Parma e Modena i rifugi sono diversi e inseriti in contesti unici, che si tratti di trovarsi a sfioro sul lago Santo oppure ai piedi del suggestivo monte Cusna.
Ecco una selezione di alcune delle strutture più accoglienti del territorio emiliano dove si può pernottare e mangiare davvero bene.
Il rifugio Battisti si trova nell’Alto Appennino Reggiano, a 1761 metri di quota, e si tratta di un importante punto tappa dell’Alta Via dei Parchi.
La struttura si trova nella località di Lama Lite, ed è raggiungibile percorrendo la strada forestale che collega Civago con Ligonchio.
Da lassù si può godere di panorami magnifici e, magari, partire alla “conquista” delle cime dei monti Prado e Cusna, e scegliere tra i 250 Km di sentieri presenti in quest’area del territorio reggiano.
Il piazzale del rifugio, poi, conta una sessantina di posti a sedere all’aperto, ideali per ammirare la splendida Val d’Ozola.
Ph.: da caiemiliaromagna.org
Al rifugio Battisti si può assaporare il perfetto connubio tra tradizione emiliana e pasticceria creativa: l’intento è quello di valorizzare i prodotti stagionali del territorio e realizzare creazioni che richiamino l’ambiente naturale circostante.
L’edificio conta anche 39 posti letto ed è aperto tutti i weekend durante la stagione invernale, anche se è necessaria una prenotazione sia per la cena che per il pernottamento.
Per il pranzo, invece, sono previsti due turni: il primo dalle 12 alle 13 e 30, e il secondo dalle 13 e 30 fino alle 15.
_ La pagina del rifugio
Il rifugio Lagdei è collocato in una grande radura nella foresta secolare, alle sorgenti del torrente Parma.
La struttura, sita a circa 60 Km da Parma, offre diverse possibilità escursionistiche in tutte le stagioni dato che si trova all’interno del meraviglioso Parco dell’Appennino Tosco-Emiliano.
La cucina è figlia della tradizione emiliana e dell’Appennino, ed è tutta a chilometro 0: pasta fatta in casa, selvaggina locale, prosciutto di Parma, lardo IGP delle Alpi Apuane ad accompagnare la polenta tradizionale, e la tipica Spongata di Corniglio, un dolce fatto con mandorle e pinoli.
Le camere del rifugio, semplici e accoglienti, sono arredate in stile rustico e montanaro e dislocate in due strutture differenti.
Ph.: da www.rifugiolagdei.it
All’interno del rifugio principale, posto sul lato sud della radura, a 100 metri dal parcheggio, oppure nella “Casa del Bosco”, sita a 200 metri dal rifugio e immersa in un suggestivo bosco di abeti.
La struttura è aperta dal 15 giugno al 15 settembre e dal 26 dicembre al 6 gennaio. Durante la stagione invernale ci si può venire tutti i weekend, compresi ponti e festivi.
Eventualmente, c’è la possibilità di apertura il venerdì sera (cena e pernottamento) per almeno 8 persone.
_ La pagina del rifugio Lagdei
Adagiato sulle rive del Lago Santo Modenese, a Pievepelago (Modena) c’è il rifugio Giovo, una struttura costruita nel lontano 1966.
L’edificio è anche uno dei punti tappa del percorso G.E.A., la “Grande Escursione Appenninica”, che da Santa Teresa di Gallura percorre l’intera dorsale montana degli Appennini e delle Alpi fino a Trieste.
Il rifugio si trova in una zona di grande valore dal punto di vista ambientale ed è anche un ottimo punto di partenza per decine di escursioni sia estive che invernali.
Ph.: da www.rifugiogiovo.it
Per quanto riguarda il menù non mancano i piatti tipici della tradizione modenese: cappelletti, tortelli di zucca e il buonissimo dolce di San Giovanni.
Il rifugio Giovo è aperto tutto l’anno anche d’inverno, ed è previsto anche il servizio di trasporto con gatto delle nevi in caso di necessità.
Dedicato a una figura storica della città di Parma, il rifugio Mariotti è una bellissima struttura in pietra collocata sulle sponde dello specchio d’acqua di origine glaciale più vasto della provincia di Parma e dell’Emilia-Romagna: il Lago Santo.
Il rifugio, sito a Bosco di Corniglio, è raggiungibile anche in seggiovia partendo da Lagdei.
Dispone di servizio cucina, 2 sale di accoglienza, 4 bagni e 42 posti letto suddivisi in 5 camere con letti a castello.
Ph.: da ape-alveare.it
È un punto di riferimento per tutti gli escursionisti: dalla struttura si possono raggiungere sia il monte Marmagna che il monte Orsaro.
Il rifugio è aperto tutti i fine settimana, anche nei giorni festivi. Per la precisione, tutti i giorni da giugno a settembre, e da Santo Stefano fino all’epifania.
Per tutti gli altri giorni dell’anno si deve fare una richiesta specifica ai gestori del rifugio.
_ La pagina del rifugio Mariotti
Il rifugio Monte Orsaro si trova nel Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano ad un’altitudine di 1300 metri, vicino al caratteristico abitato di Monteorsaro.
La struttura è collocata all’interno di un anfiteatro naturale unico arricchito dalla vista del Monte Cusna che, con i suoi 2121 metri di altezza, è la cima più alta dell’Appennino Emiliano.
Inaugurato nel lontano 1999, questo rifugio è il punto di partenza per numerose escursioni, sia estive che invernali, alla scoperta delle meraviglie del Parco.
È circondato da un ampio spazio verde dotato di lettini e aree relax, ideale non solo per gli amanti degli sport alpini ma anche per chi vuole godersi un giornata di immersione nella natura e gustarsi le prelibatezze dell’offerta gastronomica.
Ph.: da www.parcoappennino.it
Il rifugio Orsaro offre un’ampia gamma di piatti della cucina tradizionale: dalla pasta fresca fatta secondo l’antica tradizione culinaria emiliana, ai primi piatti a base di cereali, fino a una vasta selezione di carni alla griglia.
E per finire la polenta: la si può assaggiare sia nella versione fritta, oppure accompagnata da una selezione di formaggi e carni assieme a delle erbe aromatiche prese direttamente dal loro orto.
Con i suoi 32 posti letto e la possibilità di campeggiare, la struttura è anche un punto d’appoggio per chiunque volesse passare una notte in alta quota.
Il rifugio è aperto tutti i giorni nei mesi di luglio e agosto, durante le festività natalizie e feste nazionali, e tutti i fine settimana nel resto dell’anno.
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