Ciaspole vicino Milano, Val Zebrù spettacolare e il Rifugio Stella Alpina

L'inverno in Val Zebrù è una stagione magica e camminare sulle racchette da neve è il modo migliore per esplorare questo angolo selvaggio della Valtellina: tra rifugi e ghiacciai millenari, un paradiso unico a pochi chilometri da Milano

14 dicembre 2023 - 13:30

Ciaspole con vista vicino Milano: la selvaggia Val Zebrù in Valtellina

Le alte vette ed i ghiacciai che occupano il settore orientale del gruppo Ortles-Cevedale sono internazionalmente noti come una delle mecche dello scialpinismo.

Da qualche anno molti itinerari vengono percorsi anche con le ciaspole.

Con le racchette da neve ai piedi si può arrivare fin su vette di montagne che sfiorano i 4000 metri.

Le pendenze non sono mai eccessive, la soddisfazione per il gesto sportivo è amplificata dalla maestosità e dallo splendore dei paesaggi che a volte assumono quasi connotazioni himalayane.

Questo itinerario si divide in due parti.

La prima sale al Rifugio Stella Alpina ed è adatta a tutti.

La seconda parte, sulla Vedretta del Gran Zebrù, è invece riservata ai ciaspolatori esperti, trattandosi di un percorso che richiede l’uso di ramponi e di attrezzatura alpinistica.

Per i meno esperti che desiderino avventurarsi sul Gran Zebrù si suggerisce di contattare le Guide Alpine dell’Ortler – Cevedale a Bormio di cui trovate i contatti in fondo a questo articolo.

 

Salita panoramica al Rifugio Stella Alpina, tra neve e montagne

La prima sezione dell’itinerario parte da dove si riesce ad arrivare con l’auto risalendo la strada che porta all’albergo-rifugio dei Forni fino a raggiungerlo.

Solitamente sono 4 chilometri di percorrenza e circa 350 metri di dislivello, in un ambiente spettacolare fatto di ampie valli, fitti boschi e cascate ghiacciate, con la possibilità di osservare molti abitanti del bosco: caprioli, camosci, cervi, scoiattoli.

Si percorrono poi circa 1,5 chilometri pianeggianti fino alla località Nasegn.

Da qui inizia la vera salita sino al rifugio Stella Alpina, unica struttura della Valle dei Forni aperta nei mesi invernali, che si raggiunge dopo altri 800 metri di leggera salita.

Da metà marzo, il rifugio dei Forni è aperto e di conseguenza anche la strada.

 

Per i più esperti: la Vedretta del Gran Zebrù con ramponi e picozza

Fin qui l’escursione è facile e adatta anche a principianti, priva di qualsiasi pericolo.

La seconda parte, dal momento che l’ultimo tratto si svolge sulla Vedretta del Gran Zebrù, necessita di attenzione e dell’ausilio di uno spezzone di corda da 20 metri, di qualche cordino e di moschettone, ramponi e una picozza ogni due componenti.

Dall’albergo-rifugio Ghiacciaio dei Forni si prosegue seguendo la strada che porta verso il Rifugio Pizzini-Frattola.

Poco dopo, appena superato il secondo tornante, si abbandona la strada per salire verso sinistra raggiungendo in breve le Baite dei Forni.

Superate le case si punta in diagonale verso Nord-est e Nord, entrando in Val Cedec, per raggiungere il vasto ripiano base delle Cime dei Forni.

Si continua in leggera salita arrivando a lambire i ruderi della vecchia caserma costruita durante la Grande Guerra (spesso non visibili perché coperti dalla neve) e posti a quota 2547 metri.

Sempre puntando verso Nord, si taglia tutto il versante destro orografico della valle passando ai piedi dei Passi di Zebrù, mentre sulla destra è già visibile la costruzione del rifugio Pizzini-Frattola.

 

La meraviglia della Val Zebrù: ciaspolare tra i ghiacciai

Poco dopo è possibile, con una lieve deviazione a destra, portarsi al rifugio posto a 2700 metri e punto focale di tutte le gite in valle. Fin qui si può giungere anche seguendo il tracciato della carrareccia estiva che porta al rifugio.

In alternativa, dall’Albergo Ghiacciaio dei Forni è possibile portarsi al sottostante parcheggio e da qui alla vicina diga.

Si prosegue ora lungo il tracciato della sterrata che porta al Rifugio Branca.

Subito dopo aver superato il ponte sul torrente Cédec, si imbocca la deviazione che sale a sinistra verso le baite di Malga dei Forni a 2318 metri.

Si continua ora in direzione Nord tagliando il versante orografico sinistro fino a raggiungere il Ponte della Girella.

Da qui ci portiamo sul versante opposto per raggiungere la normale strada per il rifugio Pizzini – Frattola.

Dal rifugio si sale in direzione Nord-ovest su splendidi e placidi pendii nevosi assai aperti e dominati dalla elegante piramide del Gran Zebrù.

Si punta verso il grande isolotto roccioso che divide in due rami la Vedretta del Gran Zebrù e, aggirandolo sulla sinistra, si mette piede sulla lingua occidentale del ghiacciaio.

Ci si porta gradualmente sotto il versante meridionale del Gran Zebrù e con un’ultima deviazione verso sinistra si arriva facilmente al Passo delle Pale Rosse a quota 3388.

 

Informazioni utili

La pagina ufficiale delle Guide Alpine dell’Ortles – Cevedale a Bormio è il miglior riferimento per avere informazioni aggiornate sugli itinerari e per organizzare ciaspolate con guida (fortemente raccomandato per la parte più difficile dell’itinerario).

La pagina Facebook del Rifugio Stella Alpina, l’unica struttura che rimane aperta per tutto l’inverno.

Invece il Rifugio Branca apre a partire dall’1 marzo 2024 e il Rifugio Pizzini a partire dall’8 Marzo 2024.

 

 

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