Val d’Aosta, Val D’Ayas: lo spettacolo del Rosa a inizio autunno

Godiamoci l'inizio dell'autunno sui sentieri valdostani: un trekking panoramico con vista sul Monte Rosa, tra torrenti, boschi e pascoli, immersi nella natura alpina e nelle tradizioni autentiche della montagna

16 settembre 2025 - 9:30

Trekking di di inizio autunno in Val d’Ayas con vista sul Monte Rosa

La Val d’Ayas, incastonata ai piedi del Monte Rosa, è una delle valli laterali più affascinanti della Valle d’Aosta. Un territorio che custodisce ancora un carattere autentico, fatto di silenzi, ampi orizzonti e tradizioni radicate.

Camminare qui significa immergersi in un paesaggio che alterna prati e pascoli dolci a ripide pareti rocciose, ghiacciai scintillanti e boschi profumati di conifere.

A inizio autunno, quando l’aria si fa tersa e i colori delle praterie cominciano a virare verso tonalità calde, la valle offre il meglio di sé: giornate limpide, panorami che si aprono generosi e la possibilità di vivere la montagna con un ritmo lento e contemplativo.

Uno degli itinerari più interessanti per chi cerca una passeggiata immersa nella natura, ma ricca anche di suggestioni storiche, è quello che conduce all’Alpe Metsan.

Un luogo che regala una veduta privilegiata sul Monte Rosa e che invita alla sosta con il suo agriturismo e il piccolo laghetto alpino.

Non si tratta soltanto di un’escursione panoramica, ma di un’esperienza che permette di toccare con mano il legame profondo tra uomo e montagna, tra l’ingegno di chi ha modellato queste terre e la forza degli elementi naturali che le dominano.

Il trekking, infatti, si sviluppa in parte lungo il tracciato del rio Courtod, un’opera ingegneristica medievale che racconta la tenacia e la visione dei valligiani di secoli fa, capaci di convogliare l’acqua dalle alte quote fino ai campi coltivati dei villaggi più a valle.

 

L’itinerario lungo il rio Courtod

Il punto di partenza dell’escursione si trova a Barmasc, raggiungibile in auto da Antagnod oppure a piedi con il sentiero 56. Qui, a quota 1820 metri circa, si imbocca una stradina asfaltata che sale dolcemente verso l’Alpe Metsan.

La prima parte del cammino è semplice, immersa in un paesaggio aperto e luminoso.

Dopo un tornante e un bivio, la strada diventa sterrata e lascia spazio a una carrareccia che si inoltra nel cuore della valle.

A quota 1980 metri si piega a destra, e poco oltre si incontra il rio Courtod, il filo conduttore di questo itinerario. Senza attraversarlo, si segue un tratturo pianeggiante che corre parallelo al corso d’acqua, segnato dalle tacche gialle con il numero 5.

Il rio Courtod è molto più di un semplice ruscello di montagna: costruito tra il 1393 e il 1433, fu voluto dai valligiani che ottennero il permesso dal conte Ibleto di Challant pagando una concessione.

Il canale raccoglieva le acque nella parte mediana del vallone e le portava fino ai coltivi di Saint-Vincent, Emarèse e Challand-Saint-Anselme, garantendo così irrigazione e prosperità alle comunità di fondovalle.

Dopo secoli di utilizzo, venne abbandonato in seguito alla peste del 1630 e rimase in stato di degrado fino agli anni Settanta del Novecento, quando fu recuperato con un importante intervento di risanamento.

Camminare lungo il suo tracciato significa dunque percorrere un tratto di storia, un’opera che unisce ingegno umano e necessità di sopravvivenza.

Il sentiero, che si segue per circa 35-40 minuti, è dolce e mai impegnativo: attraversa pascoli e radure, si inoltra in un bosco di conifere e regala scorci sempre nuovi.

Tra i tronchi si intravedono di tanto in tanto il profilo del Monte Rosa e le montagne circostanti, mentre il mormorio dell’acqua accompagna costantemente il cammino.

Si raggiunge una captazione che segna il punto in cui il rio non è più utilizzato, quindi si torna sui propri passi fino al bivio ben segnalato che conduce all’Alpe Metsan.

L’arrivo all’Alpe Metsan e il ritorno

Dal bivio si piega a destra e si affronta l’ultima parte della salita, costeggiando una staccionata che introduce al cuore dell’alpeggio.

Qui sorge l’agriturismo La Tchavana, immerso in un contesto idilliaco: prati ondulati, un piccolo laghetto che riflette le cime circostanti e, sullo sfondo, la mole imponente del Monte Rosa.

È un luogo che invita a fermarsi, a godere di un pranzo semplice a base di prodotti locali o semplicemente a contemplare la montagna. Metsan è infatti un balcone naturale che permette di abbracciare con lo sguardo gran parte della Val d’Ayas e di percepire il senso di pace che caratterizza questi spazi alpini.

Il rientro avviene lungo uno sterrato che si dirige verso sud.

Dopo un tratto quasi pianeggiante, la strada scende decisa fino a ricongiungersi al bivio a quota 1990 metri, in corrispondenza dell’inizio del sentiero lungo il rio Courtod.

Da qui si ripercorre il tracciato seguito in salita, fino a tornare al parcheggio di Barmasc.

L’intero itinerario non presenta difficoltà tecniche ed è accessibile a chiunque abbia un minimo di allenamento, risultando ideale anche per famiglie con bambini.

A rendere speciale questa escursione non sono solo i panorami o la presenza del Monte Rosa, ma anche la possibilità di toccare con mano una storia lunga secoli, fatta di ingegno e resilienza, e di vivere un contatto diretto con la natura della Valle d’Aosta.

Il trekking all’Alpe Metsan è dunque un’esperienza completa: unisce la scoperta di un’opera idraulica medievale alla bellezza della montagna alpina, il piacere di una camminata dolce alla ricchezza culturale di una valle che ha saputo preservare la propria identità.

A fine estate, quando le giornate sono ancora lunghe ma la luce si fa più limpida, questa escursione rappresenta uno dei modi più suggestivi per conoscere la Val d’Ayas, lasciandosi avvolgere dal silenzio dei boschi, dall’energia dei pascoli e dalla grandiosità del Monte Rosa che veglia, eterno, su questo angolo di Alpi.

Informazioni utili

Scheda Tecnica

Barmasc – Alpe Métsan (via Ru Courtod)

Partenza: Parcheggio di Barmasc (circa 1898 m slm)

Arrivo: Alpe Métsan / Agriturismo La Tchavana (circa 2000 m slm)

Dislivello positivo: circa 180–194 m

Distanza: circa 5.6 km (solo andata)

Durata stimata:

1 h – 1 h 30 min (solo andata)

1 h 45 min indicato anche da LoveVdA

Difficoltà: T (Tourist / facile)

Segnaletica: Traccia n. 5 (tacche gialle)

Periodo consigliato: da giugno a settembre

All’Alpe Metsan è possibile visitare un agriturismo, gestito dalla famiglia Bagnod, all’esterno del quale è stato realizzato un grazioso laghetto, nel quale si riflettono la Testa Grigia e lo Zerbion.

 

 

Scopri gli altri itinerari e percorsi in Valle d’Aosta

Seguici sui nostri canali social!
Instagram –  Facebook – Telegram

 

Commenta per primo

POTRESTI ESSERTI PERSO:

Valle d’Aosta, Val Ferret spettacolare: 2 itinerari con le ciaspole

Veneto segreto: tre itinerari panoramici tra natura e storie antiche

Piemonte, 4 itinerari panoramici nella meraviglia di fine autunno