Festa della Cicerchia a Serra de Conti

17 marzo 2020 - 23:48

La protagonista della festa è la cicerchia, un legume povero che per secoli ha fatto parte della nostra cultura alimentare.
 
Leguminosa originaria del Medio Oriente, già diffusa al tempo dei Greci, fu conosciuta ed apprezzata dai Romani. La coltura della cicerchia è continuata attraverso i secoli nelle aree collinari dell’Italia centromeridionale fino a qualche decennio fa, allorché cadde in disuso.

Riscoperta da un gruppo di giovani agricoltori locali riuniti ne “La Bona Usanza”, coltivata con tecniche a basso impatto ambientale, oggi la Cicerchia di Serra de’ Conti è uno dei sei presidi SlowFood per le Marche.
 
La Festa della Cicerchia si propone, quindi,  come occasione di riscoperta dei sapori della memoria, legati a tradizioni ed usanze della nostra terra, come viaggio a  ritroso nel tempo, ricco di piatti e prodotti tipici che rappresentano  veri e proprio tesori di patrimonio collettivo da salvare dall’estinzione.

La festa si svolge nel Centro Storico di Serra de’ Conti, all’interno delle mura medievali, e si snoda lungo tutte le vie, i vicoli e le piazze del paese, illuminate per l’occasione da ceri e foconi.

Su queste vie aprono le porte suggestive cantine ove è possibile gustare la cicerchia in varie ricette, a cominciare dalla celebre “Zuppa di cicerchia in pagnotta”,
che quest’anno è risultata vincitrice assoluta della “Fagioliadi 2011”, competizione tra vari piatti originali a base di legumi, organizzata all’interno della tre giorni di “SlowBeans”,  manifestazione targata SlowFood, condotta del Lucca, Compitese, Orti Lucchesi.

Accanto alla “regina” cicerchia, troviamo altri prelibati piatti: i maltagliati, i frascarelli, il guanciale di maiale, la polenta, la pancetta in salmì, i vincisgrassi, lo stoccafisso, le tagliatelle con l’anatra, le cresce, il coniglio in porchetta, lo spezzatino, la trippa, la panzanella, la brustenga, nonché vari dolci preparati con farina di cicerchia, il tutto accompagnato dall’ottimo Verdicchio delle generose colline marchigiane.

La cura e l’attenzione che contraddistinguono da sempre la scelta dei piatti e delle ricette proposte rendono la Festa della Cicerchia una manifestazione imperdibile per gli amanti della buona tavola.

E dopo aver soddisfatto a volontà il palato, vale la pena fare una passeggiata per le vie del paese alla scoperta delle varie mostre fotografiche e pittoriche, delle lavorazioni di artigianato artistico e del suggestivo Museo delle Arti Monastiche (www.museoartimonastiche.it).

Tutte e tre le serate saranno allietate dalla presenza di cantastorie, artisti di strada e gruppi folkloristici che sfileranno in costume e si produrranno nell’esecuzione di canti e balli tipici.

Sabato 26 novembre, in collaborazione con Slow Food Marche, verrà assegnato il Premio per la Biodiversità alimentare nella Marche, sesta edizione. Sempre nella mattinata di sabato 26 novembre si terrà l’incontro “Cicerchie d’Italia” per la valorizzazione dei borghi della cicerchia, con la preparazione di piatti a base di cicerchia tipici dei comuni sottoscrittori: Serra de’ Conti (An), Frigento (Av), Anacapri (Na), Campodimele (Lt), Castelvecchio Calvisio (Aq).
 
Per informazioni dettagliate su tutte le iniziative e sui menù proposti dalle numerose cantine è possibile visitare il sito www.cicerchiadiserradeconti.it o scrivere all’indirizzo info.cicerchia@libero.it

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