Puglia, Gargano Sacro: un cammino tra spiritualità, storia e natura

Con "Gargano sacro. La cultura è in cammino" nasce un nuovo itinerario di trekking plurigiornaliero: sette tappe nella meraviglia del Gargano, tra natura, storia e spiritualità, con un particolare accento sulle donne, celebri e sconosciute, che nei secoli hanno attraversato questo territorio

2 maggio 2024 - 19:15

Gargano Sacro: un percorso tra storia, natura e tradizione in Puglia nel segno delle donne

Trasformare il percorso di un Festival FestambienteSUD di Legambiente in un itinerario culturale affascinante sia dal punto di vista storico che naturalistico.

Questo l’obiettivo di Gargano Sacro, la prima edizione del Cammino-Evento che si è tenuto con successo dal 25 aprile al 1 maggio.

A condurre il gruppo lungo le 7 tappe del percorso la guida Domenico Sergio Antonacci, con l’appoggio organizzativo dello staff della “Green Cave”, composto da Luciano Castelluccia e Biagio Salcuni, il supporto di documentazione e comunicazione del regista Lorenzo Scaraggi e della giornalista Maria Grazia Lombardi per la “Rete Nazionale Donne in Cammino”e Ilaria Canali per il coordinamento del progetto dello storytelling in cammino “storytrekking”.

Il coordinamento del progetto del Gargano Sacro è di Franco Salcuni, responsabile di FestambienteSUD di Legambiente.

Gargano Sacro, un cammino nella storia e nella natura

L’itinerario scelto è ricco di significati. Realizza un viaggio spirituale, attraverso antiche vie che raggiungono una delle mete più importanti del pellegrinaggio medievale, il Santuario di San Michele.

Ma è anche  scoperta di un universo naturalistico unico tra paesaggi di pietra, vegetazione lussureggiante, segni della presenza dell’uomo che da sempre ha lavorato queste terre.


Infine un vero e proprio viaggio nel tempo: dai cinquantamila anni di storia di homo sapiens narrati dalle testimonianze rinvenute nella Grotta Paglicci di Rignano Garganico, fino al medioevo delle abbazie, dei Santuari e dei Castelli, senza dimenticare l’età moderna e contemporanea con i piccoli borghi che fanno del Gargano una delle mete turistiche più ricercate.

 

Le tappe del percorso: un cammino in Puglia tra storia e spiritualità

L’itinerario ha preso il via il 25 aprile da Rignano Garganico per arrivare a San Giovanni Rotondo con una tappa intermedia al Santuario di San Matteo Apostolo.

Nei giorni successivi si è camminato da San Giovanni Rotondo all’Abbazia di Santa Maria di Pulsano dove gli escursionisti sono stati ospiti dei monaci.

Da Pulsano si è giunti alla cittadina UNESCO di San Michele dove nella Green Cave i camminatori hanno assistito al concerto “Viator: Le Vie della Musica – Dieci Anni di Cammino”.

E poi ancora in cammino da Monte Sant’Angelo a Mattinata e l’Abbazia di Monte Sacro.

La discesa a Vieste con una tappa a Sgarrazza ha chiuso l’itinerario il 1 maggio, con la consegna del testimonium ai camminatori.

 

Donne in cammino sul Gargano Sacro

Al cammino ha aderito il progetto della “Rete Nazionale Donne in Cammino”, coordinato da Ilaria Canali.

La giornalista Maria Grazia Lombardi ha raccontato l’esperienza in un racconto sulla community delle “Ragazze in Gamba”.

La presenza e il ruolo delle donne lungo il cammino è di grande importanza, come sottolineato dalla storica Immacolata Aulisa:

“Molteplici fonti tramandano come da subito le donne ebbero un ruolo da protagoniste nell’ambito del pellegrinaggio, che, oltre a prospettarsi come occasione particolare di conoscenza, di preghiera e di penitenza, divenne anche uno spazio significativo di libertà femminile”.

La prima donna pellegrina al Gargano di cui si trova traccia nelle fonti è Artellaide, arrivata da Costantinopoli nel VI secolo e poi le longobarde Cumperga e la regina Ansa.

Più tardi, tra le altre, Matilde di Canossa, Santa Bona da Pisa, Ortolana madre di Santa Chiara, Santa Brigida di Svezia hanno tutte segnato la storia di questo territorio.

Non solo donne appartenenti a importanti lignaggi sono passate da qui.

Anzi, l’aspetto più suggestivo è la memoria delle pellegrine anonime che hanno inciso il loro nome sulle pietre del santuario micaelico: Rumetruda, Rumildi, Beretradi, Varnedruda, Isitruda, Ramberta, Auderada, Gunperga, Agata, Gurgona, Lupa, Onorata, Lia.

E chissà quante altre storie di donne si nascondevano dietro le croci e le forme delle mani che rappresentavano la firma di chi non sapeva scrivere.

Visto il successo della camminata, si è deciso di ripetere l’esperienza la prossima estate, in coincidenza con la ventesima edizione del Festival FestambienteSud che coinvolgerà gli stessi siti e le stesse tappe con concerti, dibattiti ed eventi culturali dal 17 luglio al 3 agosto.

Seguirà un terzo appuntamento in autunno con una seconda edizione del cammino evento.

 

 

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