Quando camminare è meglio di correre per dimagrire

Chiariamo innanzitutto che qualunque attività si scelga - correre o camminare - non si sbaglia. Entrambe infatti sono esercizi aerobici che hanno un impatto positivo sulla salute, come provato da innumerevoli studi scientifici. In alcuni casi però camminare è la migliore attività fisica da fare per perdere peso

5 giugno 2023 - 5:18

Fare regolare attività fisica riduce il rischio di incorrere in malattie anche gravi e lo fa innanzitutto agevolando la perdita del grasso corporeo o, per chi di grasso non ne ha, a preservare il peso corretto in rapporto ad età e caratteristiche fisiche.

Una delle domande più diffuse è se camminare e fare trekking aiuti a perdere peso quanto correre.

Non esiste una risposta univoca, ma dipende tutto dalle circostanze e dalle condizioni fisiche di ciascuno.

Cerchiamo di capire meglio.

 

Il trekking fa dimagrire?

L’escursionismo è particolarmente efficace per bruciare calorie.

Il consumo di calorie durante l’escursione è direttamente correlato alla durata dell’escursione e al peso corporeo.

Ad esempio, un escursionista di circa 60 kg può bruciare circa 175 calorie durante un’escursione di mezz’ora, mentre un escursionista con un peso di 80 kg, nello stesso trekking, può riuscire a perdere anche 250 calorie.

La prima fondamentale variabile è quindi il peso corporeo. Più si pesa, più si consuma camminando.

La buona notizia è che questi dati valgono indipendentemente dal fatto che si cammini in città oppure su un sentiero.

Pur con qualche differenza che dipende dal tipo di terreno, in linea generale il consumo calorico aumenta con l’aumentare della durata della camminata e con l’aumentare del peso del camminatore.

Questo può essere un fattore importante per motivare chi appresta allo sforzo titanico di intraprendere una dieta, perché tanti più saranno i chili da perdere tanto più facilmente all’inizio si consumeranno calorie.

D’altra parte, questa è anche una delle ragioni che rende sempre più difficile man mano che si perdono chili, perderne ancora.

Tanti più chili si perdono, tanto meno saranno le calorie che si riuscirà a bruciare a parità di sforzo, o potremmo dire, a parità di lunghezza dell’escursione o dell’attività fisica.

 

Anche lo zaino fa dimagrire

Camminare con lo zaino significa caricare un peso che aiuta a bruciare più calorie.

Il nostro escursionista di 80 kg a cui ci riferivamo sopra, con un bello zaino pieno può arrivare a bruciare anche più di 500 calorie per un trekking di pari durata.

 

Correre per perdere peso

Anche la corsa è un’attività aerobica salutare e utile per raggiungere o mantenere un peso corretto.

Si può correre all’aperto o al chiuso (tapis roulant o pista).

In generale consigliamo di correre all’aperto, per trarre tutti i benefici dell’esperienza outdoor che vanno a sommarsi a quelli dell’attività fisica in sé.

Anche nel caso della corsa, velocità, durata e peso del corridore sono variabili decisive per stabilire la quantità di calorie bruciate.

Un corridore intorno ai 65 kg ha il potenziale di bruciare circa 250 calorie se corre a circa 8 km/h  per circa 30 minuti.

Ma se aumenta la velocità arrivando a circa 12 km/h all’ora riuscirà a bruciare 350-400 calorie nella stessa quantità di tempo.

 

In conclusione

Abbiamo visto che tanto correre quanto camminare possono aiutare a perdere peso perché muoversi brucia calorie.

Il nostro organismo viene “costretto” a impiegare più energia di quella che normalmente utilizzerebbe stando a riposo.

Infatti anche quando non facciamo nulla spendiamo energie.

Questo dispendio di energie minimo indispensabile per il funzionamento dell’organismo è chiamato metabolismo basale.

Correndo o camminando facciamo molte cose, ma una delle cose più importanti è richiedere al nostro organismo un maggior dispendio di energia.

Se l’attività fisica viene accompagnata con una corretta alimentazione si crea quindi quel deficit energetico – differenza tra calorie spese e quelle assimilate considerato il metabolismo basale – che è il primo passo verso il dimagrimento o il mantenimento di un peso adeguato.

 

Come scegliere tra camminare e correre dunque?

Importante sottolineare che camminare non richiede necessariamente uno stato di salute perfetto.

Spesso i medici consigliano anche ai cardiopatici di camminare regolarmente, riconoscendo il valore terapeutico di andare a piedi.

Anche chi è sovrappeso od obeso può trarre giovamento da passeggiate regolari e non particolarmente intense.

Correre invece, per quanto sia un’attività estremamente salutare, richiede qualche precauzione in più, sia per lo sforzo richiesto, sia soprattutto perché mette sotto maggiore pressione l’apparato scheletrico e quello cardiocircolatorio.

Quindi la risposta alla domanda se sia meglio correre o camminare per perdere o mantenere peso, non può che essere che dipende dalle caratteristiche del camminatore o corridore.

Una persona obesa, con un indice di massa corporea superiore a 30 – attenzione a questo indice perché non è rigorosamente applicabile a persone con muscolatura particolarmente pronunciata – dovrebbe iniziare il suo percorso di dimagrimento camminando, perché correndo metterebbe a rischio, tra le altre cose, le proprie articolazioni.

Poi, una volta dimagrito, si potrà anche correre.

Insomma, si può camminare e si può correre e si possono fare entrambe le cose. Dipende dalle condizioni fisiche e di salute di partenza e dall’intensità dell’attività scelta.

 

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