The majestic peaks of Monte Rosa, on a sunny, clear autumn afternoon, stand out against the backdrop of the small village perched on a slope of the vast valley of Champoluc in Val d'Ayas. The trees have already changed color. In the poignant silence of this warm late autumn afternoon, a church can be glimpsed.
La Valle d’Aosta è una regione che offre spunti interessanti in ogni stagione, ma l’autunno rappresenta un periodo particolarmente utile per chi vuole visitare i suoi borghi con calma e senza l’intensità del turismo estivo.
Le temperature sono generalmente miti, i collegamenti stradali scorrevoli e molti percorsi culturali e naturalistici rimangono accessibili fino a novembre.
L’ambiente cambia rapidamente tra le diverse zone della regione: i villaggi di alta quota iniziano a prepararsi all’inverno, mentre la bassa valle vive settimane ideali per scoprire vigneti, siti archeologici e centri storici.
Ecco quattro borghi da non perdere tra natura, storia e territorio.
Situato nella parte alta della Val d’Ayas, Antagnod è uno dei borghi più rappresentativi dell’architettura tradizionale valdostana.
Il nucleo storico conserva numerosi esempi di rascard e abitazioni in pietra e legno, tipiche della cultura walser che ha lasciato tracce significative in tutta la valle.
In autunno, l’ambiente circostante cambia rapidamente. Questa stagione offre anche l’occasione di scoprire la cultura gastronomica locale, profondamente legata alla montagna.
Nei ristoranti e negli agriturismi del borgo, infatti, è possibile assaggiare piatti tipici come la polenta concia, le zuppe a base di verdure locali, la fontina d’alpeggio e altri formaggi prodotti nella valle.
Ph: Gettyimages/MicheleVacchiano
Il miele, le conserve di frutti di bosco e le castagne completano un’offerta gastronomica semplice ma ricca di sapori autentici, perfetta per riscaldarsi dopo una passeggiata tra i sentieri dell’alta valle.
Tra i luoghi di maggiore interesse, la Chiesa Parrocchiale di San Martino merita una visita approfondita, soprattutto per il suo altare barocco, uno dei più rilevanti esempi del genere in Valle d’Aosta.
Poco distante si trovano edifici storici restaurati e piccoli spazi espositivi dedicati alle tradizioni locali, che spesso includono anche esposizioni dedicate ai prodotti tipici e ai metodi di lavorazione del cibo di montagna.
La posizione panoramica di Antagnod lo rende anche un punto di partenza strategico per itinerari escursionistici accessibili fino a fine ottobre.
I sentieri verso il Colle di Nana, il Pian Pera o le frazioni vicine offrono camminate tranquille con viste costanti sul Monte Rosa, che si possono completare con soste in piccoli rifugi o agriturismi dove la tavola valdostana domina l’esperienza.
Dai taglieri di formaggi e salumi locali a dolci tipici della stagione, ogni pausa diventa un’occasione per conoscere la cultura e i sapori della valle.
_ Qualche info su Antagnod
Lillaz è una frazione del comune di Cogne, nota per essere uno degli accessi più immediati e comodi alla parte settentrionale del Parco Nazionale del Gran Paradiso.
Il borgo, di dimensioni contenute, è facilmente visitabile a piedi e mantiene un carattere residenziale autentico, legato alla vita quotidiana più che al turismo stagionale.
L’attrazione principale sono le Cascate di Lillaz, raggiungibili tramite un percorso semplice e ben segnalato che in circa dieci minuti porta ai primi salti d’acqua.
Ph: Gettyimages/Alena-Gurenchuk
Il tragitto, adatto anche alle famiglie, permette di osservare il torrente Urtier da diverse prospettive e di accedere ai vari livelli della cascata attraverso passerelle e tratti su roccia facilmente percorribili.
In autunno, il flusso d’acqua rimane generalmente sostenuto grazie alle precipitazioni di fine stagione, mentre la riduzione del turismo estivo consente di visitare l’area con maggiore tranquillità.
Dal borgo partono inoltre diversi sentieri escursionistici che mantengono una buona praticabilità fino a stagione avanzata.
Tra i più frequentati figurano i percorsi che risalgono la valle dell’Urtier, quelli che conducono verso il lago di Loie e le tracce che collegano Lillaz con il pianoro di Cogne.
In autunno le condizioni sono spesso favorevoli: temperature fresche, maggiore probabilità di avvistare animali e una minore esposizione solare che rende la camminata più confortevole.
Lillaz rappresenta quindi una destinazione indicata per chi desidera unire la visita a un’area naturale di rilievo nazionale con brevi trekking o passeggiate panoramiche.
La combinazione tra accessibilità, contesto protetto e presenza delle cascate ne fa una tappa interessante anche per itinerari di un solo giorno.
_ Le cascate di Lillaz sul sito dell’Ente turismo
Donnas si trova nella parte più orientale della Valle d’Aosta, in un’area caratterizzata da un clima particolarmente favorevole alla coltivazione della vite.
Questa zona, tra le più miti della regione, è nota per i vigneti terrazzati sorretti da muretti a secco, un elemento tipico del paesaggio agricolo locale.
Il borgo è facilmente raggiungibile e rappresenta una tappa di interesse sia per chi segue la viabilità moderna sia per chi percorre segmenti della Via Francigena.
L’elemento storico più rappresentativo è il tratto della Via delle Gallie, perfettamente conservato e reso riconoscibile dal celebre arco romano scavato nella roccia, una delle testimonianze archeologiche più iconiche della Valle d’Aosta.
Ph: Gettyimages/Tatsuo-15
L’antica strada militare è ancora leggibile nel suo percorso originario, con blocchi ciclopici e tratti di pavimentazione che permettono di immaginare il ruolo strategico dell’area nei collegamenti tra l’Impero Romano e le regioni oltralpine.
In autunno, i vigneti che circondano Donnas assumono tonalità che vanno dal giallo intenso al rosso brillante, creando un ambiente ideale per passeggiate lungo le antiche mulattiere che collegano le varie frazioni.
Il borgo conserva inoltre esempi interessanti di caseforti, piccole cappelle votive e abitazioni tradizionali affacciate su vie strette e tranquille.
L’insieme offre un itinerario semplice ma ricco di spunti per chi desidera avvicinarsi alla storia del territorio senza affrontare percorsi impegnativi.
_Cosa vedere a Donnas: tutte le informazioni
Bard è uno dei borghi più caratteristici della bassa Valle d’Aosta, arroccato nella stretta gola della Dora Baltea ai piedi del celebre Forte.
Le vie lastricate, le case in pietra restaurate e le piccole botteghe artigiane raccontano una storia secolare e permettono di immergersi in un’atmosfera autentica.
L’autunno è il periodo ideale per visitarlo: le temperature sono miti, i boschi circostanti si colorano di giallo e rosso, e la luce mette in risalto le strutture storiche, rendendo la passeggiata tra i vicoli ancora più piacevole.
Oltre alla sua importanza storica e culturale, Bard offre esperienze legate ai sapori locali.
Il borgo e la bassa valle sono ricchi di prodotti tipici: dal formaggio fontina dei produttori della zona, agli insaccati artigianali, fino a dolci tradizionali come il tegole valdostane o i biscotti locali.
Diverse trattorie e caffè nel centro propongono menu stagionali che combinano ingredienti della montagna con ricette tradizionali, permettendo di assaporare appieno la cultura gastronomica del territorio.
Ph: Gettyimages/Massimo-Parisi
L’autunno è anche il momento in cui vini e prodotti locali vengono valorizzati nei piccoli mercati e nelle sagre autunnali: dai vini della bassa valle alle conserve e miele locali, ogni degustazione diventa un’occasione per conoscere la storia e le tradizioni della comunità.
Il Forte di Bard domina il borgo e ospita il Museo delle Alpi, esposizioni temporanee e terrazze panoramiche.
La visita al complesso, unita a una passeggiata nel centro storico, consente di apprezzare sia l’architettura militare sia l’offerta gastronomica: molte caffetterie e piccoli ristoranti all’interno o in prossimità del Forte offrono piatti e vini tipici, rendendo la visita un’esperienza completa per gli appassionati di storia e sapori locali.
_ Qualche informazione su Bard
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