Liguria d’inverno, 5 borghi vista mare sulla Riviera di Levante

La Riviera di Levante in inverno è un'esplosione di bellezza e tradizione, un caleidoscopio di borghi pittoreschi da ammirare e godere lontano dalle folle estive: eccone alcuni tra i più belli da scoprire

17 gennaio 2025 - 10:00

La Riviera di Levante d’inverno: 5 borghi emozionanti vista mare

La Riviera di Levante è uno scrigno di tesori: case dipinte arroccate sul mare, vigneti terrazzati, le caratteristiche crêuze, piccole spiagge e tanta tradizione.

Troppo spesso, però, questo angolo della Liguria viene associato alla Cinque Terre, famose in tutto il globo.

Nonostante la bellezza indiscussa di questi borghi, sarebbe un peccato non andare oltre dimenticando che lungo la Riviera di Levante ci sono anche altri paesi caratteristici che meritano una visita.

Ecco una piccola selezione di piccole realtà affascinanti con vista sul mare, da esplorare durante la stagione invernale.

1 – Camogli

Camogli è un borgo splendido affacciato sul Golfo Paradiso, un tipico paese marinaro la cui caratteristica principale sono le case alte e dipinte con colori vivacissimi che sanno catturare anche l’occhio più distratto.

È un luogo romantico immerso in una cornice naturale eccezionale che, da sempre, attira e incanta turisti da tutto il mondo in cerca di cultura, mare, relax e soprattutto buona cucina.

Il borgo di Camogli è sempre stato dedito alle attività commerciali e marittime, tuttavia nel corso del tempo non ha mancato di evolversi e sviluppare alcune attività artigianali quali la tessitura, la filatura e la tintura dei tessuti.

Questo piccolo paese è anche il punto di partenza di alcuni sentieri escursionistici che attraversano la Ruta, sfiorano la chiesa panoramica di San Rocco e arrivano sino a San Fruttuoso, sito nel cuore del celebre Monte di Portofino.

San Fruttuoso di Camogli è noto per la sua abbazia costruita sulla spiaggia nel corso dell’VIII secolo, ma soprattutto per la celebre statua del Cristo degli Abissi, una reliquia per tutti gli amanti delle escursioni subacquee.

Tra le architetture da visitare si segnalano il piccolo Castello della Dragonara, eretto in epoca medioevale a protezione del borgo e dell’intera costa, assieme alla caratteristica Batteria di Punta Chiappa.

Quest’ultima venne costruita tra gli anni Trenta e Quaranta del 1900 e utilizzata durante la Seconda guerra mondiale.

Infine, è quasi d’obbligo una visita alla Basilica Minore di Santa Maria Assunta e al Santuario di Nostra Signora del Boschetto, eretto nel luogo in cui, secondo la leggenda, nel lontano 1500 apparve la Madonna.

_ Una pagina ricca di informazioni su Camogli

2 – Boccadasse

Boccadasse non è propriamente un borgo, tuttavia è uno tra i quartieri di pescatori più famosi di Genova, un presepe di case sul mare situato tra Corso Italia e Capo Santa Chiara.

È una realtà iconica, per i genovesi e non solo, e come dargli torto.

Le casette colorate, i gozzi e le reti dei pescatori appoggiate sulla spiaggia, le caratteristiche scale in pietra e locali dove scoprire le prelibatezze locali e gustare un aperitivo in riva al mare.

Boccadasse possiede un fascino senza tempo ed è facilmente raggiungibile dal capoluogo percorrendo la passeggiata che parte da Piazza Rossetti lungo Corso Italia, oppure dal centro città seguendo una pista ciclabile che inizia da Piazza De Ferrari.

Corso Italia è una via iconica di circa 2 Km realizzata agli inizi del Novecento che si snoda lungo il litorale collegando  la zona della Foce con Boccadasse.

La passeggiata è costellata di locali, stabilimenti balneari ma anche architetture storiche degne di nota come la chiesa di San Pietro, il forte San Giuliano e l’abbazia omonima e la chiesa di Sant’Antonio in Boccadasse.

Sul lato a monte, poi, ci sono delle bellissime palazzine art déco tra le quali spiccano la villa Canali-Gaslini, opera dell’architetto Gino Coppedè, e alcuni palazzi razionalisti progettati da Luigi Carlo Daneri.

Poco lontano da Boccadasse si trova Vernazzola, un piccolo borgo marinaro raccolto intorno alla foce del Rio Vernazza.

Lo si può raggiungere percorrendo le crêuze, tradizionali salite pedonali in mattoni sui cui si affacciano case alte e strette dai colori caldi.

Lungo il tragitto, il punto panoramico di Capo Santa Chiara, un balcone sul mare meraviglioso.

_ Qui trovate altri spunti su Boccadasse e dintorni

3 – Sestri Levante

Il borgo di Sestri Levante è una delle località più interessanti che si possano scegliere come meta di viaggio.

Inizialmente conosciuto come “Segesta” o “Segeste”, è stato fondato dai Liguri Tigulli.

Durante l’epoca romana visse un grande periodo di splendore che andò a decadere nel Medioevo con le invasioni barbariche.

Si tratta di un piccolo paese denso di suggestione che, con la sua penisola, divide la Baia del Silenzio da quelle delle Favole.

Proprio qui, nel 1883, soggiornò Hans Christian Andersen che, girovagando per l’Europa durante il suo Grand Tour ottocentesco, rimase incantato dagli scorci del borgo.

La cittadina ha poi intitolato al celebre scrittore e poeta un importante premio letterario legato al mondo della narrativa per l’infanzia.

Ogni giorno, ormai da secoli, i pescatori locali si dirigono verso il mare aperto ripetendo continuamente gesti legati all’antica tradizione, come una preghiera al mare, una sorta di invito alla sua generosità.

Il centro storico, costellato di portali d’ardesia del XIV secolo, è la sede di architetture civili di grande interesse.

Basti pensare a Palazzo Fascie, il palazzo della cultura di Sestri Levante, sede di una delle due biblioteche del borgo.

Oppure al MuSel, il museo archeologico di Sestri, e alla chiesa di San Nicolò dell’Isola del 1151: si tratta della chiesa più antica del borgo, nata in stile romanico e trasformata poi in stile barocco nel corso del XV secolo.

_ Tutte le informazioni su Sestri Levante le trovate qui

4 – Portovenere

Portovenere è uno dei borghi marinari più incantevoli di tutta la Liguria, una località composta da piccole case-fortezza considerata Patrimonio dell’Umanità assieme alle isole Palmaria, Tino e Tinetto.

È un luogo affascinante ricco di colori variopinti e caratterizzato dai tipici caruggi liguri.

Impossibile non rimanere affascinati dagli edifici dalla tipica forma allungata e dai capitoli, ripide scalinate che conducono verso un mare dalle acque cristalline.

Portovenere è un luogo incontaminato che racchiude anche bellezze storiche.

Tra queste la chiesa di San Pietro, realizzata in stile gotico, anche se costruita sulle fondamenta di un tempio pagano dedicato a Venere.

Oppure il Castello Doria, un baluardo inespugnabile che capitolò solo sotto le cannonate di Napoleone.

_ Qui trovate qualche informazione in più su Portovenere

_ Il Parco Naturale di Portovenere

5 – Tellaro

Arroccato sulla cima di uno sperone roccioso, Tellaro è un antico borgo capace di stupire e coinvolgere chi lo visita grazie alla sua atmosfera riservata e tranquilla.

Si trova all’estremità est del Golfo dei Poeti, incastonata tra due perle del territorio ligure, Lerici e Portovenere.

Visitare il borgo significa fare un salto indietro nel tempo.

Si passeggia tra architetture che ne testimoniano il passato e interi vicoli di case color pastello.

Tra le architetture da visitare la chiesa di San Giorgio, antico luogo di culto di Tellero risalente al XVI secolo costruito, probabilmente, sopra i resti di una torre di controllo andata distrutta durante le invasioni saracene.

Entrando nel paese si possono ammirare dei bellissimi bassorilievi in marmo del Cinquecento e un’iscrizione latina che narra una leggenda locale.

Stando al racconto popolare Tellero sarebbe stata protetta dagli attacchi dei pirati da un polpo gigante.

Accortosi delle navi nemiche, sarebbe salito sulla torre campanaria per svegliare gli abitanti nel cuore della notte con il suono delle campane.

Da percorrere il porticato di Sottoripa, una lunga strada caratterizzata da una copertura a volte che, un tempo, faceva parte del corridoio in pietra costruito per proteggere il borgo dai pirati.

Stupisce il pavimento con ciottoli decorativi disposti secondo l’antica tecnica ligure del mosaico a risseu.

Così come le pareti laterali del percorso che si aprono in direzione del mare attraverso ampie finestre che fanno da cornice a bellissimi tramonti.

Infine, è quasi d’obbligo un salto a Marina di Tellero, che si raggiunge seguendo i vicoli in direzione del mare.

Lì c’è una piccola piazza eco di un passato lontano: ancora oggi sono presenti dei lavatoi in pietra e dei punti di attracco per le barche dei pescatori locali.

_ Qui trovate tutte le informazioni su Tellaro

 

 

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