Bastoncini da trekking per l’estate? Scopriamo come scegliere i migliori

I bastoncini da trekking fanno la differenza anche per le escursioni estive, ad esempio sui sentieri ripidi e irregolari. Vediamo perché usarli e perché no, le caratteristiche ideali e quali sono i migliori modelli sul mercato

16 giugno 2025 - 10:00

L’importanza dei bastoncini anche (e soprattutto) d’estate

Quando si pensa ai bastoncini da trekking spesso li si associa ad escursioni in alta quota o ai lunghi cammini in alta montagna.

In realtà, anche durante una facile escursione estiva il loro utilizzo è fondamentale, non solo per uno sforzo muscolare più omogeneo, ma anche per migliorare l’equilibrio e la sicurezza su sentieri asciutti, sassosi oppure esposti al sole.

Camminare con i bastoncini permette di distribuire in modo più armonico il carico tra arti superiori e inferiori riducendo l’impatto sulle ginocchia e le caviglie, soprattutto in discesa.

Inoltre, durante le giornate più calde, quando il terreno diventa scivoloso per via della polvere o della ghiaia fine, avere due punti d’appoggio in più diventa un vantaggio non da poco.

Per chi percorre lunghi itinerari sotto il sole, i bastoncini aiutano anche a mantenere un ritmo costante e a scaricare parte del peso dello zaino sulle braccia.

In definitiva, sono uno strumento tanto semplice quanto strategico per chi ama il trekking estivo, soprattutto se si affrontano dislivelli importanti o sentieri tecnici.

Vediamo tutte le caratteristiche utili e più importanti per orientarsi a una scelta vincente e alcuni dei migliori modelli sul mercato.

I materiali: meglio in alluminio o in carbonio?

Il primo aspetto da valutare al momento dell’acquisto riguarda il materiale di costruzione dei bastoncini.

Quelli in alluminio sono noti per la loro robustezza e per la resistenza agli urti. Sono particolarmente adatti per chi cammina su fondi rocciosi, ghiaiosi o accidentati, luoghi in cui è facile che il bastoncino venga sollecitato lateralmente.

Sono anche più economici e meno delicati rispetto al carbonio, anche se sono un po’ più pesanti e meno efficaci nel ridurre le vibrazioni.

I modelli in fibra di carbonio, al contrario, offrono un peso contenuto e una maggiore reattività nella camminata. Sono perfetti per chi fa lunghi trekking con zaini leggeri e predilige l’agilità rispetto alla robustezza.

In caso di colpi violenti o di uso improprio, il carbonio può incrinarsi o spezzarsi, rendendo questi modelli meno adatti a chi affronta percorsi molto accidentati o tende ad appoggiarsi con forza ai bastoncini.

La struttura: telescopici, pieghevoli o ibridi?

In estate, la compattezza e la leggerezza fanno spesso la differenza. Per questo motivo molti escursionisti scelgono bastoncini pieghevoli, composti da più sezioni collegate da un cavo interno, simili nella meccanica ai bastoni da trail running.

Quando non servono, si possono richiudere facilmente, li si può infilare nello zaino oppure legarli all’esterno di quest’ultimo, riducendo l’ingombro a meno di 40 centimetri.

I bastoncini telescopici, invece, sono regolabili in lunghezza grazie a un sistema di bloccaggio che permette di adattarli alla pendenza del sentiero.

Questo tipo di struttura offre una maggiore versatilità ed è particolarmente utile nei percorsi che alternano salite a tratti pianeggianti e discese.

Alcuni modelli combinano le due tecnologie: pieghevoli per la compattezza, ma con una sezione regolabile per adattare la lunghezza alla situazione.

Il sistema di bloccaggio

Il sistema di bloccaggio è un dettaglio spesso sottovalutato, ma fondamentale per garantire sicurezza e praticità:

  • Il flick-lock, o “blocco a leva”, è oggi considerato il più affidabile: si regola in pochi secondi, anche con i guanti o con le mani sudate, e tiene bene anche sotto carico. È perfetto per l’uso estivo, quando serve regolare rapidamente i bastoncini senza perdere tempo.
  • Il twist-lock, basato sulla rotazione delle sezioni, è leggermente più economico ma meno pratico: può sbloccarsi nel tempo e soffrire di usura, soprattutto se esposto a sabbia o fango. Chi percorre molti sentieri estivi polverosi dovrebbe preferire i sistemi a leva.

L’impugnatura: comfort e traspirabilità

L’impugnatura è un punto di contatto continuo ed è quindi essenziale che sia comoda e traspirante. I materiali più diffusi sono tre:

  • La gommapiuma EVA
  • Il sughero naturale
  • La plastica rivestita

L’EVA è leggera e confortevole, ideale per il trekking estivo grazie alla sua capacità di assorbire il sudore.

Il sughero, invece, è particolarmente indicato per le lunghe camminate in quanto si adatta alla forma della mano e mantiene una buona presa anche in condizioni umide. È inoltre più fresco al tatto rispetto alla plastica.

Alcuni modelli avanzati utilizzano impugnature ergonomiche con un prolungamento inferiore, utile per affrontare salite ripide senza dover regolare ogni volta la lunghezza.

I lacci o guanti di contenimento devono essere regolabili e ben imbottiti: una corretta ergonomia riduce sia l’affaticamento delle mani che dei polsi.

La Punta e le rondelle

Le punte in tungsteno o in acciaio carbide sono ormai uno standard per l’escursionismo per via della loro durezza e della tenuta su terreni rocciosi.

Durante la stagione estiva è consigliabile usare puntali in gomma removibili per ridurre il rumore e migliorare l’aderenza su rocce levigate o asfalto.

Le rondelle – ovvero i dischi vicino alla punta – devono essere piccole e compatte per l’estate, in modo da non intralciare il passo.

Quelle larghe da neve si possono rimuovere facilmente, ed è bene assicurarsi che il modello scelto consenta questa modifica.

Bastoncini da trekking: le controindicazioni

Come tutte le attrezzature, anche i bastoncini possono avere le loro controindicazioni, specialmente quando il terreno su cui si procede diviene particolarmente impegnativo.

Insomma, qualora ci fosse bisogno dell’ausilio delle braccia e delle mani, magari per brevi tratti di arrampicata oppure per un sentiero attrezzato, i bastoncini possono diventare facilmente un ingombro, se non addirittura un pericolo.

Su questa tipologia di terreni i bastoncini non dovrebbero essere utilizzati, ma richiusi e fissati accuratamente allo zaino.

Un altro elemento di pericolo è rappresentato dalle discese, in special modo se queste si sviluppano lungo un fondo stradale sconnesso.

In questi casi può accadere che la punta del bastone resti incastrata fra i massi, causando uno sbilanciamento.

Se non si vuole rinunciare al loro utilizzo, allora la cosa migliore da fare è impugnare i bastoni senza infilare le mani nei laccetti di supporto.

In questo modo non si resterà legati al bastone eventualmente impigliato e, in caso di scivolata, basterà aprire la mano per lasciarlo e appoggiarsi per gestire la caduta.

I migliori modelli

Leki Khumbu Lite AS

Il Leki Khumbu Lite AS è un classico bastoncino telescopico in alluminio con sistema antishock integrato, molto utile nelle discese su terreno duro e secco.

L’impugnatura in sughero garantisce un’eccellente traspirabilità, è regolabile da 110 a 145 cm, e ha un peso di circa 510 grammi complessivi.

È l’ideale per escursioni su terreni misti e per chi cerca stabilità anche con zaini mediamente pesanti.

La qualità costruttiva è quella tipica di Leki: solida, precisa e pensata per durare anche dopo centinaia di chilometri.

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Black Diamond Distance Flz

Si tratta di un modello pieghevole in fibra di carbonio ultraleggero (370g la coppia), prevedono un sistema Flick-lock e un’impugnatura in schiuma EVA.

Sono l’ideale per escursioni estive lunghe e tecniche dove il peso e la compattezza fanno la differenza.

Una volta ripiegati misurano appena 37 cm, il che li rende perfetti anche per i viaggi zaino in spalla.

Risultano ottimi per i percorsi in quota, il fast hiking o i cammini veloci sui sentieri alpini.

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AUTOPkio Trekking Pole 

I bastoncini da trekking AUTOPkio sono realizzati in alluminio aeronautico estremamente resistente e leggero.

Sono particolarmente adatti per l’arrampicata, l’escursionismo, lo sci, le passeggiate e altre attività all’aperto.

La punta è stata fatta in carburo di tungsteno per garantire una grande resistenza, mentre il manico è realizzato in materiale Eva ad alta densità, ideale per mantenere la mano asciutta.

Questo bastoncini, poi, sono dotati di impugnatura ergonomica e di un pratico laccio da polso che elimina il rischio di far cadere i bastoncini da trekking garantendo un’assoluta sicurezza.

Il livello di regolazione per l’altezza rientra nella fascia 35-135 cm: questo consente di riporli senza problemi e di trasportarli sempre con sé nel proprio astuccio.

Inoltre, questo accessorio è dotato di sistema a molla antiurto: questo può ridurre la pressione sulle ginocchia, le cosce e le spalle.

Infine, un’altra caratteristica sono le punte robuste che si adattano a qualsiasi tipologia di terreno.

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Ferrino Eiger 

I bastoncini Ferrino Eiger sono davvero leggerissimi, infatti pesano appena 240 grammi.

Appartengono infatti alla categoria degli ultraleggeri, e sono stai pensati più che per il trekking per l’ultra trail e il trail running.

Tuttavia, possono essere utilizzati anche da escursionisti che antepongono la leggerezza e la maneggevolezza a qualsiasi altra caratteristica.

Possiedono un sistema di montaggio e smontaggio rapido, ben quattro sezioni pieghevoli e una manopola ergonomica e antiscivolo.

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Ferrino GTA 

I Ferrino GTA sono un modello di bastoncini da trekking classico, versatile, resistente e pratico per camminare in tutte le stagioni, dall’inverno fino all’estate.

La lega di alluminio 7075 garantisce leggerezza e resistenza, mentre il sistema di bloccaggio a vite, la punta in tungsteno e la rotella da neve inclusa offrono sia sicurezza che stabilità.

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