Hiker woman with backpack and hat rising arms in victory sign on snowy mountain peak at Covadonga lake, beautiful snow winter landscape sunset scene on a touristic location of Asturias, Spain, Europe.
Lo zaino è sempre un elemento di fondamentale importanza se si vuole partire per un’escursione, e questo a prescindere dal periodo dell’anno in cui si decide di intraprenderla.
In inverno, tuttavia, è sempre bene prestare maggiore attenzione: le condizioni meteo potrebbero essere più o meno avverse, le giornate prevedono meno ore di luce, e le condizioni dei sentieri potrebbero essere molto più dure e imprevedibili rispetto a qualsiasi altro periodo dell’anno.
Conseguentemente, l’equipaggiamento necessario potrebbe richiedere molta più attenzione e preparazione che in altre stagioni, e si tratta di un aspetto da non sottovalutare, specie se si decide di percorrere un cammino in aree più o meno remote.
Ph.: Gettyimages/Eduard Fugueres
Decidere cosa mettere nel vostro zaino senza sforare eccessivamente con il peso, ma soprattutto sapere come distribuire quest’ultimo al meglio prima della partenza, è non solo necessario ma quasi obbligatorio se si vogliono evitare pericoli o insidie lungo il cammino.
Di seguito potete trovare qualche consiglio sugli accessori fondamentali da non dimenticare mai, ma anche qualche suggerimento sulla stratificazione di base del vostro zaino, immancabile ausilio di ogni escursionista.
L’equipaggiamento per un’avventura invernale può sempre variare non solo sulla base delle proprie esigenze soggettive ma, soprattutto, in virtù della tipologia di escursione prescelta.
Di norma, ci sono alcuni elementi fondamentali da mettere in uno zaino, essenziali per quasi tutte le uscite.
Una torcia frontale, un kit di pronto soccorso, una protezione sia dalla pioggia che dal vento, una protezione UV.
E poi una sacca per l’acqua, un accendifuoco, degli strumenti di navigazione (mappa, Gps, bussola e altimetro), e un’attrezzatura da valanga (arva, pala e sonda).
_Una guida completa all’abbigliamento sulle ciaspole
La pala da neve andrebbe posizionata nella parte superiore dello zaino in modo tale che questo oggetto di soccorso possa essere raggiunto rapidamente.
La pala, infatti, è uno strumento di sicurezza essenziale utilizzato nel soccorso in caso di valanga.
Ph.: Gettyimages/Aleksey Matrenin
Dovrebbe quindi essere facilmente accessibile all’interno dello zaino.
A questa non possono che aggiungersi anche una piccozza, dei ramponi, dei bastoncini da trekking oppure delle ciaspole da riporre all’esterno del sacco, in caso siate degli alpinisti oppure dei ciaspolatori.
Conviene avere con sé un sacco a pelo, una tenda con picchetti da neve, un materassino a celle solide (oppure ad aria) con relativa pompa di gonfiaggio.
Ma anche un sistema di conservazione dell’acqua (ad esempio un thermos) e un sistema di cottura (fornello a combustibile liquido, bomboletta del gas) fanno sempre comodo per le nottate in tenda.
Eventualmente, anche una pentola da 1 litro, il coperchio della pentola (importante avere un coperchio che sigilli il calore), delle posate in bambù e un asciugamano ultraleggero.
Non può mancare un vestiario adeguato.
Piumino, strato di base sia per il sopra che per il sotto, calzini pesanti (possibilmente in lana o similare), un passamontagna, dei guanti extra foderati, dei guanti più leggeri, giacca e pantaloni antipioggia, occhiali da sole.
In aggiunta, l’abbigliamento di base per questa stagione: giacca hardshell, giacca anivento, intimo termico, pile, gilet, pantaloni idrorepellenti e modulabili, cappello di lana, scaldacollo, calzini spessi in misto lana, ghette, un paio di scarpe comode di ricambio oppure delle ciabatte.
_Tutto quello che c’è da sapere sull’abbigliamento per un trekking di più giorni
Un check primario è fondamentale prima di intraprendere qualsiasi tipologia di escursione.
Questo significa, innanzitutto, visualizzare ciò che dovremmo portare e inserire nel nostro zaino.
Ph.: Gettyimages/Everstel
Questo inventario può cominciare partendo dalle considerazioni circa eventuali condizioni metereologiche particolari, inclusa la possibilità di nevicate lungo il percorso.
In questo senso, meglio ispezionare sempre anche l’attrezzatura essenziale verificando lo stato di usura e di deterioramento: cinghie per racchette da neve, batterie per lampada frontale, fornelletto a gas.
È sempre un bene identificare tutti gli oggetti che non sono di primaria necessità e che quindi andrebbero riposti sul fondo del vostro sacco.
Nel caso in cui decidiate di passare una notte all’aperto, magari in campeggio, allora conviene assicurarsi di mettere il vestiario per la notte, le pantofole da tenda, il cibo extra oppure l’attrezzatura da cucina proprio in fondo allo zaino.
Spesso, conviene centralizzare gli oggetti più pesanti tra le scapole e il centro della schiena, questo al fine di distribuire il peso e garantire il maggior comfort possibile.
Eventualmente, potreste sempre arrotolare gli strati più caldi attorno ad altri oggetti per evitare che qualcosa si disperda all’interno dello zaino mentre si cammina.
_Come preparare lo zaino per prevenire problemi alla schiena
Vestirsi a strati o con “il sistema della cipolla” è molto importante durante le passeggiate invernali, specialmente per la regolazione della temperatura corporea.
Dallo strato di base fino al guscio esterno impermeabile, la capacità di muoversi liberamente e di adattare gli strati in base alle fluttuazioni della temperatura corporea è essenziale, perciò meglio cercare di non essere o troppo pesanti oppure troppo leggeri allo stesso tempo.
Ph.: Gettyimages/Unaihuiziphotography
Il consiglio, poi, è quello di mettere gli strati nella parte superiore dello zaino oppure in alcune tasche facilmente accessibili.
In questo modo non dovrete rovistare in tutto lo zaino ogni volta che doveste sentire o troppo caldo oppure troppo freddo.
Una valida soluzione potrebbe essere quella di riservare una tasca per un potenziale stivaggio delle giacche bagnate.
_Una guida completa alla tecnica della cipolla
Un’altra pratica di grande utilità consiste nell’utilizzare le tasche più facilmente accessibili per riporre tutti quegli oggetti primari che si tenderà ad utilizzare più spesso.
Vale a dire borraccia dell’acqua, cappello, guanti, snack, bussola, lampada frontale e kit di pronto soccorso.
La pioggia.
Specialmente durante la stagione invernale è quasi impossibile evitarla.
A basse altitudini, infatti, le temperature sono solitamente più calde e le precipitazioni possono scendere sotto forma di pioggia anziché di neve.
Questo comporta un rischio di ipotermia se ci si bagna durante un’escursione da una bassa e calda altitudine a un’altitudine più elevata, più fredda e ventosa.
Quindi, l’aspetto fondamentale è rimanere il più asciutti possibile e, soprattutto, avere con sé un ricambio asciutto una volta arrivati a destinazione.
In questo senso, c’è un appunto da fare: mai sopravvalutare la copertura antipioggia del vostro zaino. Molti zaini non sono impermeabili o sono solo resistenti all’acqua.
La resistenza all’acqua di solito viene meno dopo un’ora di umidità persistente.
Perciò, le coperture antipioggia sono utili tuttavia non offrono una tenuta completa e possono essere strappate via dallo zaino rimanendo impigliate in un ramo di un albero senza accorgersene.
La soluzione potrebbe essere quella di usare un sacco per lo zaino oppure un sacco della spazzatura per foderare l’interno dello zaino se è probabile che piova.
_Tutto quello che c’è da sapere sull’attrezzatura e l’abbigliamento per proteggersi dalla pioggia
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