Dalla parte dell’ambiente

18 marzo 2020 - 10:11

Mentre scrivo continua in Parlamento il tentativo di fare approvare, da parte della lobby trasversale della caccia selvaggia, la deregulation della stagione venatoria, ignorando completamente le stesse direttive europee che impongono dei calendari con limiti temporali molto stretti.
Si tratta, come ho già avuto modo di scrivere su questa rubrica, di andare a modificare una legge nazionale che era un ottimo equilibrio tra il mondo animalista-ambientalista e quello dei cacciatori.
Speriamo che la battaglia forte e per fortuna trasversale di chi non vuole la deregulation l’abbia vinta anche in coerenza con la celebrazione dell’anno internazionale della biodiversità.
Proprio riprendendo il tema della biodiversità, trattato nel numero di aprile, prendo spunto da un interessante articolo di Carlo Petrini su Repubblica di qualche giorno fa per rilanciare la preoccupazione su uno sviluppo esagerato degli impianti fotovoltaici a terra. Giustamente, il fondatore di Slow Food, sottolineava la necessità di limitare lo sviluppo del fotovoltaico a terra solo a dei piccoli impianti e puntare invece, allo sviluppo degli impianti su tetti e capannoni industriali, in pratica sulle enormi superfici di copertura. Quella di utilizzare grandi aree agricole, ancorché abbandonate, per installare pannelli solari è una logica che nel tempo potrebbe danneggiare la biodiversità vegetale e animale e il rilancio di un’agricoltura di qualità sulla quale tutti sembrano voler puntare, visto il successo dei prodotti biologici. Nelle aree montane, zone che più di altre stanno a cuore a chi come noi le frequenta per diletto o professione, il tema ha un rilievo ancora maggiore perché l’abbandono della terra ha determinato problemi di erosione del suolo e perdita di biodiversità molto preoccupanti, e quindi l’unica strada per ridare vita alle comunità locali è quella di un’agricoltura che integri l’utilizzo delle fonti rinnovabili, utilizzando però micro-impianti a bassissimo impatto ambientale.
Insomma anche sul fotovoltaico siamo della stessa idea espressa per l’eolico: favorire piccoli impianti da mettere in rete, nella logica espressa da Rifkin, e contrastare le mega centrali che rischiano di ripetere la stessa logica delle produzioni centralizzate su cui si basa anche la scellerata scelta sul nucleare (ottimo e chiarificatore l’articolo del Direttore Michele della Palma sul numero scorso).   
I piccoli impianti, dal micro idroelettrico al micro eolico, possono rientrare, come accade in altri Paesi, anche in percorsi di educazione ambientale che vengono progettati all’interno delle aree di particolare pregio naturalistico e paesaggistico. “Piccolo è bello” si diceva qualche anno fa e soprattutto è di facile gestione per le piccole comunità di montagna. Prima di chiudere questa rubrica mi preme relazionare brevemente sulla giornata del 18 aprile che il movimento Camminare per Conoscere ha dedicato al tema dell’acqua (sottolineo la bellezza del numero monografico della Rivista) per sensibilizzare il mondo dell’escursionismo sull’importanza di tutelare l’utilizzo pubblico del bene primario per eccellenza. La manifestazione escursionistica si teneva in varie zone d’Italia; a quella coordinata dal sottoscritto, alle sorgenti dell’Aniene, hanno partecipato moltissime persone provenienti da varie parti del Lazio. All’evento hanno aderito anche la Federazione Italiana Escursionismo del Lazio, il CAI Regionale sezione TAM e altri gruppi escursionistici romani.
E’ stata un’ottima occasione per presentare il progetto del Movimento, che sta sempre più trovando apprezzamento anche fuori dal mondo dell’escursionismo, ed illustrare la Rivista del Trekking che si sta caratterizzando per un taglio di approfondimento sui temi ambientali proprio in un momento in cui altri giornali e riviste di riferimento stanno perdendo il loro ruolo. Anche questo progetto editoriale è stato molto apprezzato. Insomma una bella giornata piena di soddisfazioni per chi crede allo sviluppo delle nostre idee.  
A proposito di idee, se qualcuno volesse organizzare incontri di presentazione del Movimento Camminare per Conoscere siamo a disposizione www.camminareperconoscere.it

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