Negli ultimi anni in Italia si è verificato un preoccupante arretramento per quanto concerne la cultura scientifica negli studenti delle classi inferiori e superiori. Tale declino è spesso causato dal fatto che nei ragazzi e nel loro percorso formativo non è stimolata la curiosità scientifica, la meraviglia, la gioia della scoperta, non viene incoraggiato il desiderio a risolvere i problemi né l’abitudine a porseli costruttivamente; per arrestare il declino di interesse scientifico negli adolescenti vanno sperimentate soprattutto modalità innovative nell’insegnamento, che dovrà favorire la pratica sperimentale attraverso percorsi didattici che vadano dalla conoscenza (il sapere) alla sapienza (il saper agire).Con Flavio Silvestrin, Assessore Regionale in Veneto con competenze su Parchi e aree protette, rapporti con gli enti locali, personale, demanio e patrimonio, facciamo il punto su un interessante progetto avviato di recente, che coinvolge i Parchi del Veneto.
MDP: “Innanzitutto, qual’è la consistenza delle aree protette in Veneto?”Silvestrin: “I nostri Parchi, nella loro varietà, rappresentano una ricchezza non soltanto naturalistica, ma anche paesaggistica e culturale, e ognuno di essi costituisce un tassello che va a formare il variegato e sorprendente quadro ambientale della nostra regione.Iniziamo dal Parco Regionale delle Dolomiti d’Ampezzo, istituito nel 1990 e affidato in gestione alla Comunanza delle Regole d’Ampezzo che da secoli gestisce e tutela quel territorio: per la sua ricchezza e biodiversità è stato riconosciuto dalla Comunità Europea come sito di importanza comunitaria. Nel nostro territorio alpino c’è poi il Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi, con uno straordinario patrimonio floreale di circa 1.400 entità che rappresentano un quarto della flora nazionale. Nella fascia prealpina, le importanti testimonianze antropiche lasciate dalle popolazioni lessiniche e cimbre si integrano con le particolarità geologiche presenti nel Parco Naturale Regionale della Lessinia, istituito nel 1990, caratterizzato da “canyon carsici” e preziosi giacimenti fossili come quelli di Bolca. I maggiori rilievi collinari della Pianura Padana che si ergono, nettamente isolati, a sudovest di Padova, hanno dato vita, dal 1989, alla prima area protetta regionale, il Parco Regionale dei Colli Euganei, che conserva testimonianze importanti di epoca medievale (con fortificazioni, pievi e corti) e rinascimentale (con le splendide dimore fatte costruire dai nobili veneziani). Scendendo verso la pianura, troviamo il Parco Naturale Regionale del Fiume Sile, uno dei più lunghi fiumi di risorgiva esistenti; istituito nel 1991, coi suoi itinerari permette di conoscere il paesaggio fluviale dal punto di vista ambientale, storico, artistico e architettonico. Area protetta è anche la porzione di territorio più giovane della geologia italiana, che ha poco meno di 400 anni ed è in continua evoluzione, compresa nel Parco Regionale Veneto del Delta del Po. In quest’area natura, storia, tradizione, cultura ed arte si intrecciano, offrendo un paesaggio inedito e sorprendente.
MDP: “Un patrimonio veramente importante; quale dev’essere, nelle vostre intenzioni, il suo valore nell’educazione scolastica?”Silvestrin: “La corretta gestione dell’ambiente naturale deve essere frutto di conoscenza e consapevolezza piuttosto che di divieti e regole. Il Parco diventa luogo di promozione di attività che portano allo sviluppo di un equilibrato e responsabile rapporto tra uomo e ambiente, dando impulso ad attività educative, formative e di ricerca, come stabilisce anche la Legge quadro sulle Aree Protette del 1991 che inserisce, tra le finalità dei Parchi, la “promozione di attività di educazione, di formazione e di ricerca scientifica, anche interdisciplinare, nonché di attività ricreative compatibili”.L’Educazione Ambientale è uno strumento di prevenzione e tutela, che porta a riflettere in modo critico sui propri atteggiamenti in modo da renderli sostenibili: in tal senso, è un elemento di novità e interesse che molto può dare alle Scuole del Veneto. MDP: “È in questa ottica che si inserisce il vostro progetto “Scuola-Parchi”; in cosa consiste?”Silvestrin: “Nel 2007 ha preso avvio il progetto “Scuola-Parchi”, grazie ad una convenzione stipulata tra il Parco Regionale dei Colli Euganei e il CINSA, Consorzio Interuniversitario Nazionale per le Scienze Ambientali, con il quale si è voluta approfondire la conoscenza della situazione dell’Educazione Ambientale nei Parchi del Veneto al fine di utilizzare al meglio le strutture presenti e avviare un processo di confronto e miglioramento continuo che possa rendere l’educazione ambientale uno strumento concreto di gestione del territorio. Non bisogna dimenticare infatti che, come si legge nella Carta di Fiuggi del 1997, “l’Educazione Ambientale contribuisce a ricostruire il senso di identità e le radici di appartenenza, dei singoli e dei gruppi, a sviluppare il senso civico e di responsabilità verso il patrimonio pubblico, a diffondere la cultura della partecipazione e della cura del proprio ambiente, creando anche un rapporto affettivo tra le persone, la comunità e il territorio”. Questo aspetto è fondamentale, se pensiamo quanto poco i giovani abbiano oggi consapevolezza del territorio che li circonda. Il progetto “Scuola-Parchi”, si concretizza in un Manuale didattico dedicato al sistema dei Parchi del Veneto, pensato per educatori, docenti e guide, che fornirà a questi operatori precise coordinate temporali e spaziali per realizzare gli eventi individuati, valorizzando le realtà educative già presenti nel territorio dei Parchi.
Con il progetto “Scuola-Parchi”, saranno i Parchi stessi a raccontarsi a docenti e studenti del Veneto e delle altre regioni italiane, attraverso le loro peculiarità culturali e ambientali che rendono ogni Parco unico e rappresentativo del territorio veneto.Il Manuale si basa sui principi fondanti dell’Educazione Ambientale, mettendo in rete i Parchi del Veneto e le preziose realtà didattico–educative (musei, cooperative, guardie forestali ed ecologiche, giardini botanici, laboratori, ecc…) che ruotano intorno ad essi.
Il Manuale si articola in tre sezioni: Scoprire i Parchi del Veneto, in cui vengono riportate le principali informazioni sulle aree protette regionali. Capire i Parchi del Veneto, nella quale sono descritti per ciascun parco tre percorsi, uno per ogni livello scolastico: elementari, medie e superiori, che consentiranno di conoscere i tratti peculiari di ogni area protetta. Per ogni percorso vengono offerti spunti didattici, che evidenziano le potenzialità dei diversi ambienti come strumenti da utilizzare per studiare non solo le scienze, ma anche altre materie. L’obiettivo è andare oltre la semplice descrizione di un sito, considerando l’ambiente un sistema complesso la cui analisi può aiutare a comprendere eventi globali lontani fisicamente, o anche tematiche diverse e relative ad altri ambiti.Viaggiare nei Parchi del Veneto è la sezione conclusiva, con quattro proposte tematiche che uniscono i parchi nella loro diversità: l’acqua, dai torrenti impetuosi delle montagne alle tranquille acque delle laguna; il rapporto tra l’uomo e le risorse ambientali, alla ricerca attraverso il Veneto delle tracce ormai quasi scomparse di un equilibrio tra essere umano e natura; le orchidee, presenti in tutta la loro variegata bellezza nei diversi ambienti del Veneto; e infine la geologia, dai territori antichissimi modellati dallo scorrere del tempo alle aree giovani formatesi da pochi millenni e tuttora in costante evoluzione.Tramite un portale internet le scuole possono prenotare il loro pacchetto visite, scegliendo un percorso fisico e ideale che può svolgersi nel corso di più anni scolastici.Con questo progetto l’Assessorato ai Parchi della Regione Veneto vuole contribuire in modo efficace non solo allo sviluppo delle potenzialità didattico–educative dei nostri Parchi, mettendo a disposizione delle scuole e delle aree protette il Manuale didattico, ma anche alla promozione di questi territori, divulgando nelle scuole l’inestimabile valore ambientale e culturale che i Parchi possiedono.
Consapevoli del valore e della novità rappresentati sia dalla ricerca sul sistema educativo dei Parchi sia dal Manuale didattico, la Regione Veneto, in collaborazione con il CINSA (Consorzio Intreruniversitario Nazionale per le Scienze Ambientali), intende presentare il Progetto “Scuola–Parchi” alla comunità scientifica internazionale in occasione del 5° World Environmental Education Congress (WEEC), che si terrà a Montreal (Canada) dal 10 al 14 maggio 2009.