Interazione Natura-Scuola:

18 marzo 2020 - 10:13

Negli ultimi anni in Italia si è verificato un preoccupante
arretramento per quanto concerne la cultura scientifica negli studenti
delle classi inferiori e superiori. Tale declino è spesso causato dal
fatto che nei ragazzi e nel loro percorso formativo non è stimolata la
curiosità scientifica, la meraviglia, la gioia della scoperta, non
viene incoraggiato il desiderio a risolvere i problemi né l’abitudine a
porseli costruttivamente; per arrestare il declino di interesse
scientifico negli adolescenti vanno sperimentate soprattutto modalità
innovative nell’insegnamento, che dovrà favorire la pratica
sperimentale attraverso percorsi didattici che vadano dalla conoscenza
(il sapere) alla sapienza (il saper agire).
Con Flavio Silvestrin,
Assessore Regionale in Veneto con competenze su Parchi e aree protette,
rapporti con gli enti locali, personale, demanio e patrimonio, facciamo
il punto su un interessante progetto avviato di recente, che coinvolge
i Parchi del Veneto.

MDP: “Innanzitutto, qual’è la consistenza delle aree protette in Veneto?”
Silvestrin:
“I nostri Parchi, nella loro varietà, rappresentano una ricchezza non
soltanto naturalistica, ma anche paesaggistica e culturale, e ognuno di
essi costituisce un tassello che va a formare il variegato e
sorprendente quadro ambientale della nostra regione.
Iniziamo dal
Parco Regionale delle Dolomiti d’Ampezzo, istituito nel 1990 e affidato
in gestione alla Comunanza delle Regole d’Ampezzo che da secoli
gestisce e tutela quel territorio: per la sua ricchezza e biodiversità
è stato riconosciuto dalla Comunità Europea come sito di importanza
comunitaria.
Nel nostro territorio alpino c’è poi il Parco
Nazionale delle Dolomiti Bellunesi, con uno straordinario patrimonio
floreale di circa 1.400 entità che rappresentano un quarto della flora
nazionale.
Nella fascia prealpina, le importanti testimonianze
antropiche lasciate dalle popolazioni lessiniche e cimbre si integrano
con le particolarità geologiche presenti nel Parco Naturale Regionale
della Lessinia, istituito nel 1990, caratterizzato da “canyon carsici”
e preziosi giacimenti fossili come quelli di Bolca.
I maggiori
rilievi collinari della Pianura Padana che si ergono, nettamente
isolati, a sudovest di Padova, hanno dato vita, dal 1989, alla prima
area protetta regionale, il Parco Regionale dei Colli Euganei, che
conserva testimonianze importanti di epoca medievale (con
fortificazioni, pievi e corti) e rinascimentale (con le splendide
dimore fatte costruire dai nobili veneziani).
Scendendo verso la
pianura, troviamo il Parco Naturale Regionale del Fiume Sile, uno dei
più lunghi fiumi di risorgiva esistenti; istituito nel 1991, coi suoi
itinerari permette di conoscere il paesaggio fluviale dal punto di
vista ambientale, storico, artistico e architettonico.
Area
protetta è anche la porzione di territorio più giovane della geologia
italiana, che ha poco meno di 400 anni ed è in continua evoluzione,
compresa nel Parco Regionale Veneto del Delta del Po. In quest’area
natura, storia, tradizione, cultura ed arte si intrecciano, offrendo un
paesaggio inedito e sorprendente.

MDP: “Un patrimonio veramente importante; quale dev’essere, nelle vostre intenzioni, il suo valore nell’educazione scolastica?”
Silvestrin: “La
corretta gestione dell’ambiente naturale deve essere frutto di
conoscenza e consapevolezza piuttosto che di divieti e regole. Il Parco
diventa luogo di promozione di attività che portano allo sviluppo di un
equilibrato e responsabile rapporto tra uomo e ambiente, dando impulso
ad attività educative, formative e di ricerca, come stabilisce anche la
Legge quadro sulle Aree Protette del 1991 che inserisce, tra le
finalità dei Parchi, la “promozione di attività di educazione, di
formazione e di ricerca scientifica, anche interdisciplinare, nonché di
attività ricreative compatibili”.
L’Educazione Ambientale è uno strumento di prevenzione e tutela, che porta a
riflettere in modo critico sui propri atteggiamenti in modo da renderli sostenibili:
in tal senso, è un elemento di novità e interesse che molto può dare alle Scuole del Veneto.

MDP: “È in questa ottica che si inserisce il vostro progetto “Scuola-Parchi”; in cosa consiste?”
Silvestrin:
“Nel 2007 ha preso avvio il progetto “Scuola-Parchi”, grazie ad una
convenzione stipulata tra il Parco Regionale dei Colli Euganei e il
CINSA, Consorzio Interuniversitario Nazionale per le Scienze
Ambientali, con il quale si è voluta approfondire la conoscenza della
situazione dell’Educazione Ambientale nei Parchi del Veneto al fine di
utilizzare al meglio le strutture presenti e avviare un processo di
confronto e miglioramento continuo che possa rendere l’educazione
ambientale uno strumento concreto di gestione del territorio. Non
bisogna dimenticare infatti che, come si legge nella Carta di Fiuggi
del 1997, “l’Educazione Ambientale contribuisce a ricostruire il senso
di identità e le radici di appartenenza, dei singoli e dei gruppi, a
sviluppare il senso civico e di responsabilità verso il patrimonio
pubblico, a diffondere la cultura della partecipazione e della cura del
proprio ambiente, creando anche un rapporto affettivo tra le persone,
la comunità e il territorio”. Questo aspetto è fondamentale, se
pensiamo quanto poco i giovani abbiano oggi consapevolezza del
territorio che li circonda.
Il progetto “Scuola-Parchi”, si
concretizza in un Manuale didattico dedicato al sistema dei Parchi del
Veneto, pensato per educatori, docenti e guide, che fornirà a questi
operatori precise coordinate temporali e spaziali per realizzare gli
eventi individuati, valorizzando le realtà educative già presenti nel
territorio dei Parchi.

Con il progetto “Scuola-Parchi”, saranno
i Parchi stessi a raccontarsi a docenti e studenti del Veneto e delle
altre regioni italiane, attraverso le loro peculiarità culturali e
ambientali che rendono ogni Parco unico e rappresentativo del
territorio veneto.
Il Manuale si basa sui principi fondanti
dell’Educazione Ambientale, mettendo in rete i Parchi del Veneto e le
preziose realtà didattico–educative (musei, cooperative, guardie
forestali ed ecologiche, giardini botanici, laboratori, ecc…) che
ruotano intorno ad essi.

Il Manuale si articola in tre sezioni:
Scoprire i Parchi del Veneto, in cui vengono riportate le principali informazioni sulle aree protette regionali.
Capire
i Parchi del Veneto, nella quale sono descritti per ciascun parco tre
percorsi, uno per ogni livello scolastico: elementari, medie e
superiori, che consentiranno di conoscere i tratti peculiari di ogni
area protetta. Per ogni percorso vengono offerti spunti didattici, che
evidenziano le potenzialità dei diversi ambienti come strumenti da
utilizzare per studiare non solo le scienze, ma anche altre materie.
L’obiettivo è andare oltre la semplice descrizione di un sito,
considerando l’ambiente un sistema complesso la cui analisi può aiutare
a comprendere eventi globali lontani fisicamente, o anche tematiche
diverse e relative ad altri ambiti.
Viaggiare nei Parchi del Veneto
è la sezione conclusiva, con quattro proposte tematiche che uniscono i
parchi nella loro diversità: l’acqua, dai torrenti impetuosi delle
montagne alle tranquille acque delle laguna; il rapporto tra l’uomo e
le risorse ambientali, alla ricerca attraverso il Veneto delle tracce
ormai quasi scomparse di un equilibrio tra essere umano e natura; le
orchidee, presenti in tutta la loro variegata bellezza nei diversi
ambienti del Veneto; e infine la geologia, dai territori antichissimi
modellati dallo scorrere del tempo alle aree giovani formatesi da pochi
millenni e tuttora in costante evoluzione.
Tramite un portale
internet le scuole possono prenotare il loro pacchetto visite,
scegliendo un percorso fisico e ideale che può svolgersi nel corso di
più anni scolastici.
Con questo progetto l’Assessorato ai Parchi
della Regione Veneto vuole contribuire in modo efficace non solo allo
sviluppo delle potenzialità didattico–educative dei nostri Parchi,
mettendo a disposizione delle scuole e delle aree protette il Manuale
didattico, ma anche alla promozione di questi territori, divulgando
nelle scuole l’inestimabile valore ambientale e culturale che i Parchi
possiedono.

Consapevoli del valore e della novità
rappresentati sia dalla ricerca sul sistema educativo dei Parchi sia
dal Manuale didattico, la Regione Veneto, in collaborazione con il
CINSA (Consorzio Intreruniversitario Nazionale per le Scienze
Ambientali), intende presentare il Progetto “Scuola–Parchi” alla
comunità scientifica internazionale in occasione del 5° World
Environmental Education Congress (WEEC), che si terrà a Montreal
(Canada) dal 10 al 14 maggio 2009.

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