Prima, seconda, terza pelle

18 marzo 2020 - 10:12

L’idea è sempre quella di arricchire il proprio corpo di una protezione naturale, che si adatta alla propria fisicità, che non dà alcun punto di fastidio, di compressione, di ingombro… infinitamente lontane le  camicie a scacchi di flanella e i pantaloni di fustagno di qualche anno fa!

Ancora il Gore-Tex® a farla da padrone nel comparto tessuti protettivi (da pioggia, vento, neve e ogni sorta di intemperia climatica); i capi d’abbigliamento realizzati con questa tecnologia sono ideali per trekking, alpinismo, ciclismo e altri sport dove si evita il peso superfluo e si ricerca la massima leggerezza; garantiscono estrema traspirabilità e protezione duratura contro vento e pioggia insieme a leggerezza e minimo ingombro.
Novità per l’estate 2009, il Gore-Tex®Paclite®Shell è il compagno ideale dell’escursionista: tessuti più leggeri e di minore ingombro per un comfort straordinario, dal look innovativo, sono la base per capi d’abbigliamento ideali per trekking, alpinismo, ciclismo e altri sport dove si evita il peso superfluo e si ricerca la massima leggerezza, garantiscono estrema traspirabilità e protezione duratura contro vento e pioggia insieme a leggerezza e minimo ingombro.
Utilizzano una specifica membrana GORE-TEX® con uno strato protettivo sul lato interno composto da una sostanza oleorepellente e carbonio, grazie al quale non è più necessario inserire una fodera separata.

Ottimo anche il Windstopper® Soft Shell, sempre prodotto da Gore, capace di creare, in capi leggeri e comodi, una eccellente barriera contro il vento e il freddo con la massima traspirabilità. La versatilità di questo tessuto lo rende adatto alle più svariate attività outdoor: alpinismo, trekking, ski touring, trail running, mountain bike e molto, molto altro.
L’obiettivo dei capi “a pelle” più attuali è quello di mantenere il più possibile le condizioni ottimali del corpo nelle situazioni più diverse: caldo, freddo, secco, umido, etc, comportandosi e reagendo proprio come ulteriori strati di pelle sul corpo.
Tra le novità più interessanti la linea ACCAPI che propone capi intimi innovativi dedicati a chi svolge attività sportive performanti a temperature non particolarmente rigide con intenso impegno nel movimento e abbondante sudorazione. I capi PRO sono una vera e propria “seconda pelle”, gradevolmente aderenti al corpo, senza cuciture, rapidissimi nel trasporto all’esterno del sudore e nel favorire la sua evaporazione.

Sempre di questa azienda una interessante collezione di calze da trekking; la complessa formulazione di questi capi deriva dalla necessità di contrastare l’intero sistema di sollecitazioni cui il piede deve far fronte nel corso di una impegnativa attività escursionistica. Disegnati attorno al profilo del piede destro e sinistro, offrono grande indossabilità e ottima mobilità articolare. Torsioni, impatti, urti, abrasioni: sono queste le insidie alle quali questa calza risponde con precisione e puntualità assolute. L’attento esame dell’ergonomia del piede e dei punti di criticità derivanti dall’azione sportiva ha portato alla realizzazione di calze in cui nulla è lasciato al caso. Aree “No-brush” tengono in considerazione il rapporto tra piede e calzatura, così come le zone “No-push” affrontano i problemi legati alla camminata e alle asperità del terreno. Il tessuto Nexus aggiunge un eccellente mantenimento della termoregolazione naturale del piede e della più armonica circolazione periferica. 

Pensando ad un ideale vocabolario per l’abbigliamento outdoor, è necessario conoscere alcune indispensabili “parole/chiave”:

LEGGEREZZA è il “must” dell’abbigliamento per camminare, mentre l’obbligo assoluto per tutta la filiera dei capi da indossare, dall’intimo (calzetti compresi) fino al guscio esterno, si sintetizza nei concetti di TRASPIRABILITA’ e IDROREPELLENZA, con diversi livelli – da quello minimo alla totale impermeabilità – a seconda delle fasce di utilizzo.
ASCIUGATURA RAPIDA è l’altro requisito ormai essenziale per l’abbigliamento, garantito dalle nuove fibre idrofughe che non si imbevono e tendono a trasferire verso l’esterno l’umidità.
Questi tessuti, in particolare quelli da indossare a contatto con la pelle, sono in grado di trasferire il sudore corporeo verso l’esterno, dando la sensazione di fresco e asciutto anche negli sforzi più intensi.
PROTEZIONE UV è una caratteristica dei capi “travel” ideali per il viaggio e trekking in climi caldi, ma anche per alcuni capi idonei all’alta quota; un particolare trattamento difende parzialmente la pelle dall’irraggiamento degli ultravioletti.

La leggenda della cipolla, contro ogni tempesta!
Giacche sempre più leggere, come ali di farfalla, e sempre più “toste” quando c’è da guerreggiare con gli elementi! Però, per funzionare, la “filiera” dell’abbigliamento deve essere sempre ben bilanciata e soprattutto armonica: ogni capo indossato deve poter “interagire” con gli strati più esterni: solo così le membrane waterproof di giacche e soprapantaloni saranno in grado di garantire le migliori prestazioni, proteggendo da neve, pioggia e vento senza trasformarsi in scafandri per sudare. Importante impadronirsi di alcune terminologie, per sentirsi “addetti ai lavori”:
SHELL, o “guscio”, è il termine che ha sostituito il nostrano vocabolo “giacca”! è il capo da indossare sopra tutti, che deve rispettare ed esaltare le caratteristiche degli strati interni: traspirabilità e idrorepellenza. Gli Shell si dividono in SOFT e HARD; nulla a che vedere con i film a luci rosse, più semplicemente la prima categoria offre il massimo comfort, leggerezza e comprimibilità, garantendo una buona protezione dagli agenti atmosferici in condizioni “normali” di utilizzo, mentre i capi hard sono indicati per condizioni estreme e dove è necessaria una barriera totale dalle condizioni climatiche: alta quota, freddo, climi particolarmente umidi, etc.
WINDSTOPPER si traduce in capacità del tessuto di impedire il passaggio dell’aria attraverso le fibre; solitamente i capi antivento sono anche in grado di resistere a leggere pioggerelline.
STRETCH è il termine che garantisce massima mobilità nei movimenti, grazie all’elasticità di alcuni tessuti.  

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