Abruzzo, selvaggia Maiella: lo spettacolare Sentiero della Libertà

Un cammino unico tra storia, natura e cultura, con vista imperdibile sulla Maiella: il Sentiero della Libertà è un itinerario spettacolare tra borghi, panorami e montagne abruzzesi

22 settembre 2025 - 11:00

Abruzzo, Sentiero della Libertà: 60 km tra natura e storia

Il Sentiero della Libertà, noto anche come Freedom Trail, è un percorso escursionistico di circa 60 km, suddiviso in tre tappe giornaliere.

Ideato per ricordare la fuga dei prigionieri alleati dal campo di Sulmona durante la Seconda Guerra Mondiale, oggi questo itinerario è parte integrante del patrimonio dei Cammini d’Abruzzo e viene percorso ogni anno da studenti e appassionati di storia e natura.

Attraversando interamente il Parco Nazionale della Maiella, il cammino intreccia storia tragica e bellezza naturale: borghi arroccati, boschi, faggete, valichi e testimonianze resistenti lungo la Linea Gustav.

Camminare lungo questo itinerario significa non solo esplorare un territorio ricco di fascino, ma anche riflettere su ciò che ha significato, per uomini e donne, attraversare quelle montagne al buio, nel gelo, sotto la minaccia delle pattuglie nemiche, per raggiungere la libertà.

È un cammino silenzioso, fatto di storie non sempre raccontate, che oggi si intrecciano con l’erba alta, i muretti a secco, i suoni del bosco.

Prima tappa: da Sulmona a Campo di Giove

La prima tappa inizia dalla città di Sulmona (ex campo Fonte d’Amore o Campo 78), da dove nel settembre 1943 partirono numerosi prigionieri alleati fuggiti dopo l’armistizio.

Il loro itinerario iniziava lungo sentieri sterrati riconosciuti oggi come parte del Sentiero della Libertà.

Si percorre una mulattiera che sale la dorsale del Colle Mitra e attraversa antichi resti preromani, fino a Fonte Pacile, continuando con leggere salite e pianure agricole verso Cansano e la sua Fonte Sulmontina.

Si procede poi lungo la ferrovia Sulmona‑Carpinone fino a Fonte Ramarozzo, attraversando Piano Cerreto e Serra Carpineto, fino a raggiungere Campo di Giove a circa 1.064 m, dopo circa 22 km e un dislivello positivo di circa 630 m

Questa è una tappa impegnativa, adatta ad escursionisti mediamente esperti, che offre panorami spettacolari sulla Valle Peligna e si conclude in un borgo strategico, tappa storica di coloro che cercavano rifugio tra le montagne.

 

Seconda tappa: da Campo di Giove a Palena, tra i boschi e i valichi della Maiella

La seconda tappa è considerata il vero cuore del percorso.

Si parte da Campo di Giove e si punta verso il Guado di Coccia, valico tra il massiccio della Maiella e il Monte Porrara posto ad oltre 1.670 m di altitudine

Il sentiero sale attraverso boschi di cerro e carpino.

Dopo circa mezz’ora si attraversa un canalone entrando in una faggeta che diventa sempre più fitta. A 1.400 m si trova la chiesa rupestre della Madonna di Coccia, edificio religioso-santuario scavato nella roccia, legato alla figura di Celestino V e restaurato nel XVIII secolo

Superato il bosco, il percorso prosegue su pendio erboso fino a incrociare il “Sentiero del Parco”. Si oltrepassa il Guado di Coccia, quindi si scende lungo una mulattiera tra pascoli d’altura, incontrando le rovine dell’eremo di San Nicola di Coccia, testimonianza del culto eremitico

La tappa termina a Palena, borgo affacciato sul versante chietino del Parco. Qui, la chiesa di San Falco e il contesto storico ricordano l’importanza del luogo durante la Resistenza: molti fuggiaschi trovarono aiuto da parte degli abitanti locali.

Terza tappa: da Palena a Casoli, tra colline, memoria e resistenza

La terza tappa conduce verso la valle del Sangro, passando da Taranta Peligna fino a Casoli. Dopo Palena si scende verso il fiume Aventino seguendo antichi sentieri rurali e strade bianche, attraversando boschi misti, pendii e piccoli borghi.

Una significativa sosta viene fatta al Sacrario della Brigata Maiella, posto nei pressi di Taranta Peligna, simbolo commemorativo dedicato ai partigiani abruzzesi decorati con medaglia d’oro al valor militare per la loro resistenza contro le truppe tedesche e fasciste

L’itinerario continua lungo colline e vie interne fino al borgo di Casoli, dove si conclude il cammino.

Casoli fu sede di un comando partigiano e luogo di aggregazione della Brigata Maiella.

Il centro storico e il castello ducale conservano targhe e monumenti in ricordo di quei giorni difficili

Informazioni utili

Il Sentiero della Libertà è un trekking memoriale che unisce la bellezza del paesaggio abruzzese all’impegno civile della memoria storica. Ogni primavera, una marcia simbolica ne ripercorre le tappe, coinvolgendo studenti, guide, storici e semplici appassionati.

Avvertenza importante: controllare nel link qui sotto quali tappe siano aperte e quali chiuse e, nel caso, controllare, tra le tappe aperte, eventuali alternative.

In questo articolo tutte le tappe del Sentiero della Libertà

 

Scopri altri cammini

Seguici sui nostri canali social!
Instagram – Facebook – Telegram

Commenta per primo

POTRESTI ESSERTI PERSO:

Via di Francesco: un cammino tra borghi, natura e spiritualità

Veneto segreto: tre itinerari panoramici tra natura e storie antiche

Piemonte, 4 itinerari panoramici nella meraviglia di fine autunno