5 meravigliosi cammini da fare a settembre: tra natura, borghi e spiritualità

Cinque cammini storici ideali da percorrere a settembre per vivere un viaggio lento tra montagne, colline e coste: percorsi che uniscono natura, storia, borghi e spiritualità

27 agosto 2025 - 9:00

Settembre, il mese ideale per vivere l’esperienza di un cammino

Il mese di settembre è uno dei migliori per chi ama il viaggio lento. È un periodo di confine: l’estate non è ancora del tutto finita, ma l’autunno inizia già a bussare con le sue luci dorate e le temperature più miti.

In montagna i boschi si colorano di sfumature che annunciano la nuova stagione, lungo i litorali la calura estiva si attenua e permette di camminare in riva al mare senza l’afa di luglio e agosto.

È anche un mese in cui i borghi tornano a essere vissuti dai loro abitanti, dopo la frenesia turistica di agosto: bar e piazze ritrovano la loro dimensione quotidiana, le trattorie ripropongono piatti legati alla vendemmia e ai primi raccolti d’autunno, e l’atmosfera diventa più intima, più autentica.

Camminare in settembre significa vivere un tempo sospeso: la luce è ancora intensa, ma meno accecante, e restituisce colori nitidi e profondi.

È il periodo perfetto per dedicarsi ai cammini a tappe, che siano spirituali, storici o naturalistici, perché il clima accompagna senza eccessivi sforzi fisici e le giornate sono ancora abbastanza lunghe da permettere soste e deviazioni.

Tra i molti itinerari che attraversano l’Italia, ne abbiamo scelti cinque che raccontano la varietà della nostra penisola: dalle montagne del Trentino fino alla Sardegna mineraria, ognuno ha una sua anima e un suo ritmo.

Per ciascuno di questi presentiamo una tappa rappresentativa, ideale per chi vuole coglierne lo spirito e l’essenza di questi percorsi, prima di programmare un vero e proprio viaggio.

1 – Il Cammino di San Vili (Trentino-Alto Adige)

Il Cammino di San Vili è uno dei percorsi più affascinanti del Trentino.

Seguendo il tragitto che la tradizione attribuisce a San Vigilio, patrono di Trento, si attraversano paesaggi che cambiano rapidamente: dal cuore urbano del capoluogo ai boschi che si spingono verso le Dolomiti di Brenta, dai villaggi agricoli della Valle dei Laghi fino alle alte vette che conducono a Madonna di Campiglio.

I circa 100 chilometri del cammino si possono affrontare in più tappe, scegliendo tra la variante “alta”, più alpina e impegnativa, e quella “bassa”, più accessibile ma altrettanto suggestiva.

Prima tappa: Trento – Terlago

La prima tappa è un ingresso graduale nel cammino: da Trento, città che custodisce il ricordo del Concilio e un centro storico elegante, si sale verso le campagne e i meleti fino a Terlago.

Qui la natura già si fa protagonista: il lago di Terlago riflette i primi colori di settembre, e le montagne sullo sfondo annunciano i paesaggi alpini che accompagneranno il pellegrino nei giorni successivi.

È una tappa breve ma suggestiva, perfetta per prendere confidenza con il ritmo del cammino.

  • Distanza: ca. 13 km
  • Dislivello: +700 m / -500 m
  • Tempo medio: 3-4 ore

_ La descrizione della tappa su Wikiloc

 

2 – La Via degli Dei (Emilia-Romagna – Toscana)

La Via degli Dei è uno dei cammini più famosi d’Italia, unendo idealmente due città d’arte straordinarie come Bologna e Firenze.

Il percorso si snoda per circa 120 chilometri lungo l’Appennino, ripercorrendo antichi tracciati e attraversando crinali che da secoli collegano le due regioni.

È un itinerario che unisce natura e storia: si incontrano i resti della Flaminia Militare, si cammina lungo sentieri boscosi che aprono improvvisamente su panorami ampi, e si attraversano borghi di montagna che conservano tradizioni antiche.

Terza tappa: da Monzuno – Madonne dei Fornelli

È uno dei tratti più iconici della Via degli Dei. Da Monzuno si sale lungo boschi fitti fino a raggiungere le tracce della Flaminia Militare, con lastre di pietra ancora perfettamente visibili, testimonianza della viabilità romana di duemila anni fa.

Si cammina tra storia e natura, accompagnati dai profumi del sottobosco che in settembre iniziano a ricordare funghi e castagne.

L’arrivo al Passo della Futa regala un’emozione particolare: qui sorge il grande cimitero militare tedesco, che invita a una sosta di raccoglimento e riflessione.

È una tappa che esprime bene la duplice anima del cammino: la bellezza del paesaggio e la profondità della memoria.

  • Distanza: ca. 28 km
  • Dislivello: +1000 m / -600 m
  • Tempo medio: 6-7 ore

_ La descrizione della tappa su Wikiloc

 

3 – Il Cammino di Francesco (Umbria – Lazio)

Pochi itinerari riescono a unire natura e spiritualità come il Cammino di Francesco.

Seguendo le tracce del Santo di Assisi, si percorrono circa 250 chilometri che collegano l’Umbria a Roma, attraversando colline coltivate, boschi silenziosi, eremi, conventi e pievi medievali.

È un cammino che invita alla lentezza e alla riflessione, ma che allo stesso tempo permette di scoprire borghi intatti e paesaggi di straordinaria bellezza.

Tappa Assisi – Spello

Questa breve tappa è un piccolo gioiello del percorso.

Si parte da Assisi, cuore spirituale e artistico, passando accanto alla Basilica di San Francesco e percorrendo i vicoli medievali che raccontano secoli di storia.

Poi si scende dolcemente tra uliveti che colorano i pendii del Subasio, fino a raggiungere Spello, uno dei borghi più belli d’Italia, con le sue mura romane e le case in pietra rosa che si accendono di luce al tramonto.

In settembre il paesaggio è un mosaico di colori caldi, i campi sono pronti per la vendemmia e i borghi tornano a vivere con un ritmo più autentico.

  • Distanza: ca. 19 km
  • Dislivello: +900 m / -850 m
  • Tempo medio: 4 ore

_ La descrizione della tappa su Wikiloc

 

4 – La Via del Sale (Lombardia – Piemonte – Liguria)

La Via del Sale è uno dei cammini storici più suggestivi del nord Italia: un’antica rotta commerciale che univa la pianura padana al mare, percorsa da mercanti che trasportavano il prezioso “oro bianco” verso la Liguria.

Oggi si snoda in un itinerario escursionistico che attraversa paesaggi molto vari, dalle colline dell’Oltrepò Pavese alle creste appenniniche fino alle valli liguri che scendono verso il Mar Tirreno.

In totale misura circa 120 km, da Varzi (PV) fino a Genova, e può essere percorso in 5-7 giorni.

Prima tappa: Varzi – Capanne di Cosola

La prima tappa della Via del Sale è già un assaggio potente del cammino: dal borgo medievale di Varzi, celebre per il salame e le atmosfere antiche, si sale tra castagneti e mulattiere fino ai crinali dell’Appennino.

Il paesaggio si apre su ampi panorami: a nord le colline lombarde, a sud le prime valli liguri.

Settembre è un mese ideale per percorrerla: le giornate sono fresche e limpide, i boschi iniziano a tingersi dei primi colori autunnali e le feste di paese animano i borghi attraversati.

Questa tappa mette subito in evidenza il carattere della Via del Sale: un cammino fatto di fatica, storia e natura, ma anche di incontri autentici con la cultura locale.

  • Distanza: ca. 20 km
  • Dislivello: +1500 m / -400 m
  • Tempo medio: 7-8 ore

_ La descrizione della tappa su Wikiloc

5 – Il Cammino Minerario di Santa Barbara (Sardegna)

Il cammino minerario di Santa Barbara è un anello lungo circa 500 chilometri che attraversa il Sulcis-Iglesiente-Guspinese, nel sud-ovest della Sardegna.

È un percorso unico nel suo genere: non solo natura, ma anche archeologia industriale, memoria storica e spiritualità.

L’itinerario prende il nome da Santa Barbara, patrona dei minatori, e conduce alla scoperta di un territorio in cui la montagna e il mare convivono con le tracce di un passato legato alle miniere di carbone, piombo e zinco.

Si cammina tra paesaggi costieri spettacolari, villaggi minerari abbandonati, laverie, gallerie scavate nella roccia e macchia mediterranea che profuma di lentisco e mirto.

Tappa Nebida – Masua

Uno dei tratti più iconici del cammino, sospeso tra mare e storia. Dal borgo di Nebida si percorre la costa con vedute mozzafiato sul mare turchese, fino ad arrivare al celebre faraglione Pan di Zucchero.

Lungo il percorso si incontrano i resti delle laverie, come la monumentale Laveria Lamarmora, che testimoniano l’intensa attività mineraria che ha segnato la vita di queste comunità.

A settembre il clima è ideale: il mare è ancora caldo, il sole meno aggressivo, e i tramonti tingono la scogliera di colori intensi.

  • Distanza: ca. 6 km
  • Dislivello: +250 m / -300 m
  • Tempo medio: 2-3 ore

_ La descrizione della tappa su Wikiloc

 

 

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