Piemonte, primavera in bici nel Parco dei Lagoni di Mercurago

Il Parco Naturale dei Lagoni di Mercurago è una perla da non perdere per gli appassionati di outdoor e bicicletta. Oltre alle bellezze naturalistiche tutte da scoprire, offre una rete sentieristica ricca che conduce in un territorio bellissimo e poco conosciuto

15 marzo 2024 - 16:00

Arriva la Primavera: in bicicletta nel Parco dei Lagoni di Mercurago

Il Parco Naturale dei Lagoni di Mercurago, sito a Dormelletto in provincia di Novara, venne istituito nel 1980.

Questo per volontà degli  stessi abitanti della zona allo scopo di preservare un’area naturalistica costituita da torbiere, boschi e pascoli riservati all’allevamento dei cavalli purosangue.

Nel 2011 è stato dichiarato Patrimonio dell’Unesco ed è stato inserito tra i 111 siti palafitticoli preistorici presenti nel territorio delle Alpi.

Adagiato sulle colline moreniche, questo parco protegge boschi fittissimi che favoriscono la crescita di funghi, castagne e fioriture delicate di bianchi anemoni e robinie, il cui profumo di miele non può che annunciare l’esplosione della primavera.

La vera peculiarità, però, sono le torbiere e gli stagni, oasi di passaggio per gli uccelli che migrano da nord.

Nel Parco sono stati istituiti sentieri tematici che consentono, a piedi o in bicicletta, di apprezzare l’utilizzo che l’uomo ha fatto del bosco per trarne sostentamento.

La riserva naturale orientata dei canneti di Bosco Solivo è invece un’oasi umida tra le meglio conservate in Italia.

Il più importante degli stagni che lo compongono, a nord di Cascina Bassone, custodisce una preziosissima e rarissima flora palustre oltre che, nei depositi morenici risalenti al wurmiano, la memoria geologica dell’intero Verbano.

 

In bici nella natura incontaminata del parco 

L’itinerario inizierà a partire dal centro visite di Lagone e tenderà a salire per circa 300 metri fino alla partenza del sentiero “Strà Canavera”, a Oleggio Castello.

Dovrete quindi procedere lungo la strada Canavera all’ombra di querce, betulle, castagni e pini silvestri, costeggiando la dorsale morenica che include il rilievo denominato “Motto Lagone” dove si trova anche un’interessante necropoli del V secolo.

Ora, dovrete intraprendere la strada “Stra’ di Sell” per giungere, in meno di 3 Km, nel centro “verde” del parco, fino al lagone, l’unico posto al mondo in cui è stata rinvenuta una particolare specie di funghi: il Crepidotus roseoornatus.

Qui potrete trovare delle zone archeologiche di estremo interesse.

Il tutto vi verrà illustrato da un pannello esplicativo che spiega le caratteristiche principali dell’area.

Rimonterete poi in bicicletta per dirigervi lungo la “Strà d’la Buscarola”.

Costeggerete quindi il prato della “Tubera” dove, se sarete fortunati, potrete ammirare dei bellissimi cavalli purosangue al pascolo.

Di qui dovrete intraprendere una salita che vi condurrà fino al crocevia con la “Stra’ nova dal Pinn”, un tratto abbastanza duro che i più affrontano giù dal sellino.

Girando a sinistra al primo incrocio e, successivamente, a destra, discenderete verso le famose scuderie del Montaccio.

Arrivati a questo punto avrete percorso circa 5 Km.

Entrerete quindi nel parco per un breve tratto per poi giungere a una salita.

Transiterete lungo la “Strà dal Muntasc” e, passato l’incrocio della via privata “Camotto”, procederete verso due piccole alture.

Oltrepassato, infine, l’incrocio con la “Stra’ di Lagon”, dovrete scendere nuovamente verso Lagone per ricongiungervi con la strada di ritorno.

Informazioni utili

Se volete saperne di più su questo parco e sulle alternative escursionistiche che può offrire, allora potete consultare questa pagina.

 

_ Scopri gli altri itinerari e percorsi in Piemonte

 

Seguici sui nostri canali social!
Instagram – Facebook – Telegram

 

Commenta per primo

POTRESTI ESSERTI PERSO:

Siena, trekking primaverile sulle Crete senesi a Isola d’Arbia

Friuli in primavera: tre itinerari in bicicletta dalle Dolomiti alla costa adriatica

Trentino in primavera: 2 itinerari spettacolari nella Valle dei Mocheni