

Dolomiti Friulane: lo spettacolare Sentiero delle Bregoline
Il Sentiero delle Bregoline è uno spettacolare itinerario sulle Dolomiti Friulane tra panorami unici, montagne bellissime, antiche casere e rifugi: un piccolo paradiso naturalistico al fresco delle montagne più belle del mondo
Il Sentiero delle Bregoline, camminare d’estate al fresco delle Dolomiti friulane
Il Parco Naturale delle Dolomiti Friulane è un paradiso per chi ama il trekking estivo.
Il verde brillante dei pascoli, il blu profondo del cielo e il bianco candido delle vette raccontano storie antiche, di natura e di tradizioni.
Tra i numerosi itinerari, il Sentiero delle Bregoline è uno dei percorsi più affascinanti.
Questo sentiero conduce l’escursionista in un mondo silenzioso e selvaggio, lontano dal turismo di massa, dove si possono ammirare pareti rocciose imponenti, fiori alpini rari e panorami che si aprono all’improvviso.
L’esperienza diventa un’immersione totale nella natura, lontano dalle folle di turisti.
L’ambiente incontaminato delle Dolomiti Friulane
Le Dolomiti Friulane sono tra i gruppi dolomitici meno conosciuti e più selvaggi.
Qui, il tempo sembra scorrere più lentamente e la natura conserva il suo volto autentico.
Il Sentiero delle Bregoline si sviluppa proprio nel cuore di quest’area protetta, riconosciuta come Patrimonio Naturale dall’UNESCO, dove vivono specie rare come il Tetrao urogallus major, meglio noto come Gallo Cedrone.
Una specie simbolo dell’ambiente alpino, particolarmente vulnerabile e tutelata dalla Direttiva Uccelli dell’Unione Europea.
Il cuore selvaggio del Parco delle Dolomiti friulane
Il Parco Naturale delle Dolomiti Friulane è una delle aree più incontaminate d’Italia, noto per la sua straordinaria biodiversità e per l’aspetto ancora selvaggio del paesaggio.
Esteso per oltre 36.000 ettari, il parco custodisce cime frastagliate, profonde forre e valloni solcati dai torrenti che hanno modellato la roccia dolomitica nei secoli.
Qui non si trovano impianti di risalita o grandi strutture turistiche: la filosofia che guida la gestione dell’area è quella di mantenere intatto l’ambiente naturale, lasciando al visitatore l’emozione autentica dell’avventura.
Camminando sul Sentiero delle Bregoline, si attraversano così ambienti unici: boschi secolari, praterie d’alta quota, pareti verticali e casere d’alpeggio che testimoniano un’antica presenza umana in equilibrio con la natura.
Ogni stagione regala un volto diverso al parco: la primavera esplode di fioriture, l’estate offre giornate limpide ideali per l’escursionismo, mentre l’autunno tinge di rosso e oro i boschi di faggio e larice, creando paesaggi da cartolina.
Questa atmosfera rende, dunque, il trekking sul Sentiero delle Bregoline un’esperienza che va oltre la semplice camminata: è un viaggio nella parte più autentica delle Dolomiti, dove la natura regna sovrana.
L’itinerario passo dopo passo
Si parte dal parcheggio nei pressi del Ponte del Ciartèr, a Claut, in Val Settimana.
Superato il ponte sul torrente, si imbocca il sentiero CAI nr. 370, che inizia a salire con pendenza moderata lungo un versante occidentale coperto da boschi. Il sentiero attraversa i solchi scavati dai torrenti e regala splendide vedute sulla forra della Val Cerosolin, un angolo dal fascino quasi fiabesco.
L’ambiente, già nella prima parte, è caratterizzato da una biodiversità sorprendente: tra i larici si possono scorgere le tracce degli ungulati, e con un po’ di fortuna, osservare qualche camoscio.
Proseguendo, il sentiero si dirige verso le casere Col d’Aniei e Bregolina Piccola.
Nei pressi del guado sopra la cascata, è frequente incontrare gruppi di camosci che pascolano o si muovono agili tra le rocce.
Dalla Casera Bregolina Piccola si continua verso la Val Pezzeda, fino a raggiungere la Casera Bregolina Grande.
A luglio, questo tratto offre uno spettacolo speciale: la fioritura delle orchidee alpine che punteggiano i prati con colori delicati, in netto contrasto con la roccia dolomitica.
Nei cieli, il protagonista è l’aquila reale, che spesso volteggia alla ricerca di prede. Tra le radure, invece, è possibile scorgere il Gallo Cedrone, che con la sua livrea inconfondibile racconta la ricchezza faunistica di queste montagne.
Panorami, simboli e incontri speciali
Salendo verso la Forcella Savalons, il paesaggio si apre improvvisamente e regala la vista spettacolare del Campanile di Val Montanaia: una guglia rocciosa iconica delle Dolomiti Friulane, amata da escursionisti e alpinisti per la sua forma slanciata.
Questo tratto, oltre a essere tra i più suggestivi dal punto di vista paesaggistico, è anche ideale per l’osservazione dei tetraonidi (la famiglia cui appartiene il Gallo Cedrone) e delle marmotte, che spesso si lasciano scorgere tra prati e pietraie.
Il percorso prosegue nel bosco fino alla Casera Roncada, altro punto d’appoggio utile per una pausa. Da qui, il sentiero scende dolcemente, incrociando di nuovo il CAI 370.
Informazioni utili
- Partenza: Val Cimoliana – Pian Melùth (1163 m)
- Arrivo: Val Settimana – Pont del Ciartèr (867 m)
- Durata: 9–10 ore
- Segnavia: CAI 370
- Periodo consigliato: da giugno a settembre
- Punti d’appoggio: Casera Roncada, Casera Bregolina Grande, Casera Bregolina Piccola
- Fauna osservabile: Gallo Cedrone, camosci, marmotte, aquila reale
_ Scarica la scheda dell’itinerario
_ La pagina ufficiale del Parco Naturale Dolomiti Friulane
_ Il sito del Rifugio Pordenone
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