Piana degli Albanesi

20 maggio 2017 - 12:37

Il paese di Piana degli Albanesi, sede dell’omonima Eparchia, è stato annoverato nel corso dei secoli tra i maggiori centri albanesi d’Italia, al pari dei paesi della zona del Pollino calabrese. Punto di riferimento religioso, politico e sociale dell’intera comunità della Sicilia, il borgo si distingue per essere riuscito a mantenere pressochè intatte le proprie peculiarità etniche, linguistiche e culturali. Prima di iniziare il trekking naturalistico, presso la piazza Vittorio Emanuele di Piana degli Albanesi si consiglia di visitare il museo civico “Nicola Barbato” (Tel. 091.8574796), dove viene custodita un’interessantissima collezione di abiti delle donne del borgo, parte integrante delle tradizioni locali: magistrali capolavori interamente ricamati in oro su seta, declinati in tante versioni.

Grazie ad un sentiero che parte a monte del centro abitato, presso una chiesetta dedicata alla Madonna di Odigitria, è possibile accedere alla Riserva di Serre della Pizzuta. Questo percorso si inerpica lungo il versante meridionale della Riserva raggiungendo quota 1144 in località Portella del Garrone. Da questo luogo maestoso si domina anche il versante settentrionale dell’area protetta, con il complesso montuoso denominato Serre Frassino ed il vallone delle Neviere. In primavera è possibile imbattersi nelle rare fioriture dalle incredibili sfumature di colori. Poco prima di giungere a Portella del Garrone, il sentiero costeggia una zona rimboschita dove si trova l’accesso alla grotta del Garrone. Questa cavità ipogea, termine dell’itinerario, è resa particolare nel suo genere da una prima stanza di notevole dimensioni all’interno della quale filtra la luce del sole.

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