Anello della Madonna della Scala

18 marzo 2020 - 0:19

Dopo la visita alla chiesa bisognerà percorrere un percorso con fondo a
volte sterrato ma prevalentemente ben asfaltato che attraversa la
tipica vegetazione delle Murge. Il percorso si immerge in distese di
prato da foraggio ove spesso si incontrano animali al pascolo.

Frequenti sono le file di balle di fieno posizionate tutte ordinate che
garantiscono foto suggestive. Il percorso non presenta grosse difficoltà
essendo su un fondo molto regolare, anche se a volte sterrato. Il
percorso circolare passa anche nelle vicinanze di un laghetto.

Descrizione:

Il percorso comincia dal piazzale dell’imponente chiesa della Madonna
della Scala, che presenta un porticato molto suggestivo. L’architettura
religiosa che vediamo è di costruzione recente mentre quella originale
risalente al XI secolo, di cui oggi rimane solamente il portale, era di
patrimonio di una grande famiglia nocese. Fu poi ceduta alla famiglia
Lenti che ne prese cura. In particolare la signora Laura Lenti, nel
1950, diede vita ad un lavoro di ampliamento, creando un monastero con
una chiesa molto più grande, quella che oggi vediamo. I primi monaci a
risiedervi furono i Benedettini, che con il loro motto “ora et labora”
resero famosa l’abbazia per la loro attività di restauro di pergamene e
libri antichi.

Visitata la struttura, bisogna uscire dal cancello principale e svoltare
verso sinistra per raggiungere l’incrocio con la SS239. A questo
incrocio svoltare a sinistra in direzione Gioia del Colle e poi subito
alla prima stradina a destra dove vi è una proprietà privata che fa
angolo. Percorsi 350 metri girare sulla stradina sterrata a destra che
taglia in due un grosso prato delineato da muretti a secco, tipici della
Murgia, costruiti con le pietre racimolate durante l’operazione di
ripulimento dei terreni.

La stradina continua gradualmente a diventare più stretta e presenta una
vegetazione lungo lo sterrato più alta e invadente. Questo sterrato,
lungo 1,5 chilometri, termina all’incrocio asfaltato; a questo punto
girare a sinistra e seguire la strada che regala scorci di paesaggio
pianeggiante dove è possibile veder pascolare nei grossi prati coltivati
a foraggio mucche e greggi, nonché grossi stoccaggi di balle di fieno
giallastre tutte ordinate.

Il percorso continua curvando a sinistra per reimmettersi di nuovo sulla
strada principale SS239. Prestando attenzione attraversare la strada e
immettersi nella strada sterrata frontale.

Mantenere la sinistra alle
prime due intersezioni per raggiungere il lago Milecchia che si può
notare a destra del percorso. Dopo il lago ci sono due biforcazioni,
alla prima si svolta a destra, subito dopo bisogna girare a sinistra per
la salita che porta al piazzale della chiesa.

Commenta per primo

POTRESTI ESSERTI PERSO:

Trentino in primavera: 2 itinerari spettacolari nella Valle dei Mocheni

Bormio, 3 meravigliosi itinerari panoramici di primavera

Toscana, Apuane in primavera: 2 itinerari nella meraviglia di roccia