Emilia con le ciaspole nel Frignano: spettacolare salita al Rifugio Giovo

In inverno il Lago Santo e il Monte Giovo diventano luoghi magici, da esplorare con le ciaspole nel selvaggio Parco del Frignano, sull'alto Appennino modenese: una spettacolare esperienza in Emilia sulle racchette da neve

25 febbraio 2024 - 11:00

Emilia d’inverno: con le ciaspole nel Parco del Frignano

Quindicimila ettari di estensione e un territorio che va dai 500 metri sul livello del mare agli oltre 2mila della vetta del Cimone, il monte più alto dell’Appennino Tosco-Emiliano.

Questo è il Parco del Frignano, un vero paradiso per gli escursionisti.

Anche per quelli che amano il trekking invernale, fatto di ciaspole e neve, tanta bianchissima neve.

Camminando sul manto innevato si possono visitare paesaggi da sogno, attraversare foreste nel silenzio interrotto solo dai nostri passi.

Se si è fortunati, guardando in alto si potrà ammirare il volo dell’aquila reale.

Salita panoramica con le ciaspole al Rifugio Giovo

Questo percorso dallo splendido invaso naturale arriva attraverso faggete storiche, passi panoramici e piccoli angoli nascosti.

Si può godere di splendidi panorami, alle pendici di una delle cime più imponenti dell’Appennino Settentrionale, il Monte Giovo (m 1991).

Da lassù il panorama a 360° nelle giornate di sole è un piacere per gli occhi e per lo spirito.

Il punto di partenza dell’itinerario è il parcheggio auto del Lago Santo.

Occorre ricordare che è possibile rifornirsi d’acqua nelle vicinanze del Rifugio Vittoria e noleggiare le ciaspole presso il rifugio stesso.

Il Parco del Frignano d’inverno, tra laghi e rifugi

Si inizia a salire decisi sulla stradina innevata, ma battuta, che porta alle rive del lago stesso.

Da qui, nella splendida cornice del Parco del Frignano si continua a seguire la strada battuta che supera il Rifugio Marchetti.

Si arriva nei pressi del Rifugio Giovo.

In prossimità della breve discesa che conduce al rifugio, si abbandona la strada battuta per piegare decisi verso destra.

Percorriamo un sentiero segnato, ma poco evidente nel primo tratto, che sale costeggiando il pendio e passando nei pressi della linea telefonica.

Risaliamo il pendio con un paio di tornanti fino ad arrivare ad un ampia conca aperta, al cui ingresso, dal bosco, è posto un faggio secolare di notevoli dimensioni.

Si attraversa poi la conca e si prosegue sul sentiero entrando in una piccola macchia a conifere.

Si sale poi decisi per giungere al panoramico Passo della Boccaia (m 1574).

Da qui si apre ampio il panorama e si segue l’indicazione a sinistra per attraversare i Campi di Annibale innevati.

In seguito si piega decisamente a sinistra.

Si arriva alla base di due risalite consecutive, a notevole pendenza, solitamente in parte ghiacciate (prestare attenzione).

In breve, superato l’ultimo tratto in salita, si arriva al pianoro, alle pendici del Giovo.

Da qui è possibile godere di una vista unica che spazia dalla Nuda, al Colle della Bruciata, al Monte Cusna, fino al sistema Monte Gomito-Alpe Tre Potenze e al Monte Cimone.

 

Informazioni utili

Il sito ufficiale del Rifugio Giovo  è ricco di informazioni su eventi ed escursioni, oltreché sull’accoglienza

 

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