Trekking vicino Milano, 5 spettacolari itinerari primaverili e panoramici

A pochi chilometri da Milano la primavera regala paesaggi incontaminati e panorami unici da esplorare a piedi: andiamo incontro alla bella stagione tra laghi e montagne con vista sull'infinito

18 aprile 2024 - 18:00

Trekking di primavera a due passi da Milano: panorami, natura, montagne

A solo pochi chilometri dal capoluogo lombardo si possono raggiungere luoghi incantevoli da percorrere a piedi, veri paradisi per gli appassionati di trekking.

Le località e le meraviglie naturali davvero non mancano.

Potrete affrontare itinerari con vista su laghi e cime, spaziare dalle suggestive piane della Brianza fino alla Valle del Curone e allo splendido Parco Naturale delle Alpi Orobie bergamasche.

Le alternative sono numerose e adatte a qualsiasi livello di difficoltà.

Una cosa di certo non mancherà: i panorami indimenticabili.

Non resta che inforcare gli scarponi, mettersi lo zaino in spalla e partire all’avventura.

1- Galbiate, escursione panoramica sul Balcone della Brianza, il Monte Barro

Questo itinerario vi guiderà fino alla cima del Monte Barro (Lecco) e a godere di un panorama semplicemente incredibile.

Il consiglio è quello di programmare la partenza nel primo pomeriggio.

Giusto in tempo per raggiungere la vetta al tramonto e posizionarsi con la fotocamera puntata al calar del sole.

Questo magnifico monte, denominato anche il “Balcone della Brianza”, separa Lecco dalla Brianza.

In virtù di questa sua particolare posizione e nonostante l’altezza modesta (922 metri), potrete avere una fantastica vista sulla città e sulle montagne lecchesi a est, e sui laghi della Brianza dall’altro, a ovest.

La vista sarà totalmente a 360°.

A ovest potrete ammirare il Monte Cornizzolo, i Corni di Canzo e il Moregallo.

A nord scorgerete il lago di Lecco, mentre sul versante est anche le Grigne, il Monte Due Mani e il Resegone con la città di Lecco.

A sud-ovest, infine, avrete l’occasione di ammirare praticamente tutta la Brianza.

Il consiglio è quello di seguire il percorso 305 che da Galbiate (Lecco) vi condurrà al Monte Barro lungo la cresta sud.

Proprio l’unione tra questo sentiero e il 304 (Monte Barro da Lecco passando per la cresta nord) viene definita come “il sentiero delle creste” del Barro.

Il percorso dura all’incirca un’ora e mezza, è abbastanza impegnativo anche se vi regalerà certamente molte soddisfazioni.

Se volete saperne di più sull’itinerario completo allora potete consultare questa pagina.

Qui invece potrete trovare una mappa interattiva così come ulteriori informazioni tecniche.

2- Alla scoperta delle immaginifiche Piramidi di Montevecchia

Questo itinerario vi porterà a intraprendere in un trekking meraviglioso lungo dolci pendii, ampi terrazzamenti coperti da vigne e rustici che hanno mantenuto il carattere del loro passato.

Ma vi farà incrociare anche la panoramica Montevecchia (Lecco), che si affaccia su Milano e sulle Prealpi del Lario.

Tuttavia, l’attrazione principale in questa porzione di territorio brianzolo sono sicuramente le misteriose piramidi di Montevecchia.

Queste ultime sono collocate nel Parco Regionale di Montevecchia e della Valle del Curone e si tratta di tre colline a gradoni costruite, con molta probabilità, dall’uomo, oggi avvolte dalla vegetazione.

Tutte e tre hanno la stessa inclinazione e dimensioni simili e la cosa più sorprendente che alimenta il loro mistero è che hanno lo stesso orientamento astronomico delle Piramidi di Giza in Egitto.

Questo significa che sarebbero allineate sulla medesima costellazione.

 

Vennero scoperte nel 2001 dall’architetto Vincenzo di Gregorio.

In seguito, vennero effettuate diverse misurazioni da parte di alcuni esperti.

Fu così accertato che le piramidi sono state modellate dagli uomini in quanto la pendenza risulta essere artificiale.

La tesi più accreditata è che un’antica civiltà abbia abitato queste zone e modellato le colline per farle diventare delle vere e proprie piramidi per scopi religiosi e astronomici.

All’interno del Parco sono diversi i sentieri che conducono alle piramidi.

Quello più lungo e affascinante, tuttavia, è il sentiero che parte direttamente da Montevecchia.

Dovrete lasciare l’auto nel parcheggio vicino al cimitero e, da lì, incamminarvi sulla mulattiera che porta fino a Ca’ del Soldato.

Una volta raggiunto il centro del parco, dovrete seguire il sentiero numero 11.

In circa un’ora di cammino, vi porterà fino alla collina dei cipressi passando per un’affascinante stagno e percorrendo tratti di strada asfaltata.

La prima piramide che incontrerete sul percorso è denominata la “Collina dei Cipressi”, appunto perché ben 12 cipressi incorniciano il sentiero e trasmettono sacralità.

Procedendo incapperete anche nella seconda piramide, il “Belvedere Cereda”.

Troverete una collina spoglia, tuttavia, dalla cima, potrete ammirare tutta la valle circostante.

Infine, la terza piramide sarà la più difficile da individuare in virtù del fatto che è totalmente ricoperta da fitta vegetazione e, alle sue pendici, anche da diversi vigneti.

Questa escursione non è troppo impegnativa ed è abbastanza breve, dunque se si è in famiglia può essere l’ideale.

Se cercate altre informazioni sui sentieri del parco potete consultare questa pagina.

3- Lecco, a piedi per lo spettacolare Sentiero Elvezio 

Per questo percorso si rimane sempre nella provincia di Lecco, a Valmadrera, proprio alle pendici del Monte Moregallo.

Uno dei cammini presenti in questa zona è il Sentiero Elvezio.

Si tratta di un percorso capace di riservare scorci indimenticabili e viste incredibili sulle Prealpi orobiche, il lago di Lecco, il Resegone, la Valtellina, il lago di Annone e persino la Pianura Padana.

Lungo la strada potrete incappare nelle tipiche “casote”, ovvero esempi di architettura rurale del passato, fondamentali per la vita agricola che caratterizzava questo territorio.

Potrete iniziare il cammino percorrendo le vie della città di Valmadrera fino a imboccare prima una mulattiera e, in seguito, un magnifico sentiero immerso nei boschi che vi condurrà al Sasso di Preguda.

Giunti a Preguda, troverete un grande prato su cui riposare, godervi il panorama e ammirare una chiesetta risalente alla fine del XIX secolo.

Questa venne costruita su un masso erratico, trasportato dai ghiacciai durante l’ultima glaciazione.

Riprenderete quindi il Sentiero Elvezio fino ad arrivare alla località di San Tomaso.

Lungo l’intero percorso potrete godere di un’ampia vista che non scorderete facilmente.

All’arrivo a San Tomaso, avrete la possibilità di sdraiarvi in un immenso prato vicino a una piccola chiesetta.

Si può anche consumare un dolce o un caffè in un agriturismo locale.

Da San Tomaso dovrete infine intraprendere una mulattiera che vi ricondurrà a Valmadrera passando per il bosco.

Se siete interessati ad altri percorsi nei dintorni di Valmadrera allora potete sbirciare su questa pagina.

4- Trekking nel Parco delle Orobie al lago Barbellino

Siamo nel meraviglioso Parco delle Orobie Bergamasche.

L’itinerario vi porterà fino al rifugio Curò e al lago Barbellino, in Val Seriana.

Questo sentiero si presta bene anche per le famiglie vista l’esigua difficoltà tecnica del percorso.

Ad ogni modo è bene tenere a mente che la distanza da percorrere è piuttosto importante, specie per i più piccoli.

Si tratta, infatti, di 14 Km di percorso a cui si aggiunge un dislivello di circa 1000 metri.

Il punto di partenza è fissato nella località di Valbondione dove potrete parcheggiare l’auto in uno dei comodi posteggi del centro.

Il percorso risalirà la testata della valle con una pendenza dolce e uniforme fino a che non raggiungerete le pareti rocciose che attraverserete nel tratto finale molto panoramico e suggestivo.

Alla fine della salita troverete un ostello, il Rifugio Curò.

Il lago si aprirà davanti a voi circondato da imponenti montagne che si inalzano fino a 3000 metri.

Il lago del Barbellino, situato a un’altezza di 1862 metri, è il più grande lago artificiale delle Orobie.

Il colore dell’acqua è verdastro ed è circondato da montagne imponenti.

Tra queste il Pizzo Coca, alto 3050 metri.

Se desidererete prolungare l’escursione, aggiungendo quasi un’ora di cammino, potrete dirigervi verso l’incantevole lago naturale di Barbellino.

Il corrispettivo rifugio che sorge alle pendici del Pizzo Strinato e del Pizzo Torena.

Per il rientro dovrete percorrere a ritroso il sentiero dell’andata.

Se volete saperne di più su ulteriori trekking a Valbondione e dintorni allora potete consultare questo sito.

5- Bergamo, a piedi verso le “Maldive bergamasche”

Rimaniamo nei dintorni di Bergamo per intraprendere un trekking verso un luogo davvero suggestivo.

Si tratta delle Cascate della Val Vertova, note anche come le “Maldive bergamasche”.

Questo per via del colore delle acque delle piscine naturali e della rigogliosa vegetazione circostante.

Vi troverete a passeggiare lungo passerelle sospese sull’acqua, marmitte giganti e scalette di legno.

Completamente immersi in una natura verdeggiante arricchita da cascate e ruscelli.

I sentieri qui sono diversi.

Dalla passeggiata che porta a pochi passi dalle cascate fino al Sentiero 529 diretto al Monte Alben.

Il sentiero proposto comincia dalla località di Cà Rosèt (a meno di 3 Km da Vertova) dove potrete lasciare l’auto al’interno del parcheggio comunale.

Da lì dovrete imboccare la mulattiera che costeggia il torrente.

Dopo averlo guadato per un paio di volte, raggiungerete il ponticello all’altezza dell’immissione del torrente Sterladech.

Lì sarà possibile ammirare le splendide Cascate della Val Vertova.

Proseguendo per altri 20 minuti di cammino, al bivio tra il sentiero 527 e il sentiero 525 A, dovrete mantenere la destra per raggiungere un cancelletto metallico.

A quel punto dovrete riprendere il sentiero 527 e proseguire per altri 30 minuti fino ad arrivare alle sorgenti.

Se cercate altri percorsi in Val Vertova allora potete consultare la pagina ufficiale.

 

 

 

 

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