The panorama of Piz Bernina
Alta, aspra, sorprendentemente selvaggia: la Valmalenco è una delle valli più affascinanti della Lombardia per chi ama il trekking d’alta quota.
Situata a nord di Sondrio e incastonata tra le Alpi Retiche, questa valle laterale della Valtellina offre un concentrato di montagne maestose, laghi glaciali, rifugi panoramici e ghiacciai ancora raggiungibili a piedi.
A differenza di località più note e affollate, la Valmalenco conserva un’anima autentica e una rete escursionistica che permette di esplorare ambienti d’alta montagna anche senza affrontare percorsi alpinistici.
In questo articolo ti proponiamo cinque itinerari sopra i 2000 metri, tutti all’interno della stessa valle, per scoprire la bellezza del camminare in quota tra le vette del Bernina, del Disgrazia e del Pizzo Scalino.
Raggiungere il Rifugio Marco e Rosa è più di un’escursione: è un piccolo viaggio nell’alpinismo classico delle Alpi Retiche.
Si parte da Campo Moro e si affronta un lungo avvicinamento che attraversa prima il Rifugio Carate e poi il Rifugio Marinelli Bombardieri, ultimo punto di appoggio prima dell’ingresso in ambiente glaciale.
Da qui si sale tra nevai e morene, superando il Passo Marinelli Occidentale e percorrendo tratti attrezzati e tracciati a volte su terreno instabile.
Il rifugio, a 3597 metri di quota, sorge su uno sperone roccioso tra Italia e Svizzera, con vista sulle nevi del Bernina e sul massiccio del Palü.
Ph.: Gettyimages/pierluigipalazzi
È un’escursione per escursionisti esperti e ben allenati, da affrontare solo con meteo stabile e passo sicuro, ma il senso di conquista che si prova in cima è difficile da descrivere.
_ Tutti i dettagli sulla pagina ufficiale del Rifugio
Se cerchi un’escursione in quota ma accessibile, il giro dei laghi artificiali di Campo Moro e Gera è un’opzione perfetta.
L’ambiente è grandioso, segnato dalla presenza delle dighe e dalle ampie conche glaciali, ma il sentiero è ben segnato e privo di difficoltà tecniche.
Si parte dalla diga di Campo Moro, salendo dolcemente verso il Rifugio Zoia e poi al Rifugio Bignami, splendida terrazza sul ghiacciaio del Fellaria.
Ph.: Gettyimages/Riccardo Beretta
Lungo il percorso si cammina tra pascoli, ruscelli e ponti sospesi, seguendo un anello che permette di costeggiare entrambe le dighe in un contesto sorprendente, dove l’intervento umano si fonde con la potenza della natura alpina.
L’escursione, nonostante la quota compresa tra i 2000 e i 2300 metri, è adatta anche a famiglie con bambini abituati a camminare.
_ La pagina ufficiale del Rifugio Zoia
_ Il sito del Rifugio Bignami
Quello al Rifugio Longoni è uno dei percorsi più frequentati della Valmalenco, grazie alla sua varietà di paesaggi e alla presenza del pittoresco Lago Palù.
Si parte dal piccolo abitato di San Giuseppe o dagli impianti di risalita, e si risale una mulattiera immersa nel bosco fino a raggiungere il lago, che appare all’improvviso come uno specchio turchese incastonato tra le montagne.
Ph.: Gettyimages/CalypsoArt
Da qui si prosegue in ambiente più aperto, salendo verso il Rifugio Longoni, posto su una balconata naturale tra pietraie e praterie d’alta quota.
La vista spazia sul Monte Disgrazia e sul gruppo del Bernina, mentre tutto attorno si estende un ambiente alpino autentico, frequentato da marmotte, rapaci e camosci.
È un’escursione di media difficoltà, ideale per chi vuole un assaggio di alta quota senza affrontare tratti esposti o tecnici.
_ Tutti i dettagli sul sito ufficiale del Rifugio Longoni
Il sentiero glaciologico Luigi Marson è un percorso affascinante che permette di camminare fino alla fronte del Ghiacciaio del Fellaria, uno dei pochi ghiacciai alpini ancora facilmente accessibili a piedi.
Si parte dal Rifugio Bignami, raggiungibile da Campo Moro con una salita di poco più di un’ora.
Da lì si entra in un paesaggio scolpito dall’azione millenaria dei ghiacci: morene, torbiere, rocce levigate e piccoli laghi glaciali accompagnano il cammino verso la lingua terminale del ghiacciaio.
Ph.: Gettyimages/Naeblys
Lungo il percorso, pannelli informativi raccontano l’evoluzione del clima, la ritirata dei ghiacci e le trasformazioni in corso in alta montagna.
Un’escursione di grande valore naturalistico ed educativo, alla portata di tutti gli escursionisti abituati a camminare su sentieri d’alta quota.
_ Qualche informazione sul sentiero glaciologico Luigi Marson
Il Pizzo Scalino è una delle montagne simbolo della Valmalenco: una piramide perfetta che si staglia sopra le dighe di Campo Moro e domina il paesaggio con la sua forma inconfondibile.
L’anello escursionistico che ne percorre le pendici è un itinerario affascinante e vario, che attraversa pascoli, valloni solitari e tratti di pietraia in quota.
ùSi parte da Campo Moro e si risale la Valle di Scerscen, toccando alpeggi e radure, fino a superare i 2700 metri, dove il paesaggio diventa lunare e la vegetazione lascia spazio solo a rocce e licheni.
Ph.: Gettyimages/Moiola Domenico
Il sentiero continua in traverso sul versante nord, per poi ridiscendere verso la diga chiudendo un grande arco che abbraccia la montagna.
È un’escursione lunga e impegnativa, riservata a camminatori esperti, ma tra le più belle e complete di tutta la valle.
_ Info e mappe sul sito Valtellina Outdoor
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