Apuane, Sentieri di Pace: Sant’Anna di Stazzema e i luoghi della zona bianca

Sulle estreme propaggini meridionali delle Alpi Apuane si respira il silenzio, quel silenzio che il 12 agosto 1944 venne rotto dalle grida disperate di uomini, donne e bambini

28 gennaio 2021 - 10:17

Sant’Anna di Stazzema, l’orrore della storia

A Sant’Anna 560 civili caddero vittima di una delle stragi nazifasciste più cruente della seconda guerra mondiale.

Eppure il comando tedesco aveva definito il borgo “zona bianca”, ossia località sicura per accogliere sfollati.

Nel 2000 quest’area è stata riconosciuta Parco Nazionale della Pace dal Parlamento italiano.

L’escursione ad anello (nr 2: arancione) inizia dalla piccola chiesa di Sant’Anna (sec. XVI), dove nella piazza antistante furono trucidati 132 innocenti.

La prima meta dell’itinerario è la borgata di Pero (669 m), per risalire poi a quelle di Vinci e Vaccareccia (730 m).

Era la mattina del 12 agosto 1944 quando a Vaccareccia giunse una pattuglia di soldati della “Reichsführer-SS”.

Setacciarono le case e condussero gli abitanti in una stalla per fucilarli.

 

Verso il Monumento Ossario

L’itinerario prosegue per giungere al punto panoramico della Focetta (764 m) .

Da qui si prosegue fino alla fonte di Valleripe, su strada carrabile e sentiero escursionistico che richiede un po’ di attenzione.

L’ulteriore tappa è il Monumento Ossario (716 m) che domina la pianura ed il litorale circostanti.

Realizzato su progetto dell’architetto Tito Salvatori, è formato da una torre in pietra alta 12 metri e quattro arcate alla base.

Dopo una sosta di riflessione, si continua verso il Museo Storico della Resistenza, seguendo la cosiddetta Via Crucis.

Si tratta di un sentiero lastricato, con formelle di bronzo, realizzate da insigni artisti, che collega il Calvario di Cristo all’eccidio e, simbolicamente, ad ogni martire della guerra e della violenza, di ogni luogo e tempo.

L’itinerario ad anello si chiude con il ritorno alla piazza della chiesa.

Altri itinerari ad anello consentono di visitare altre borgate di Sant’Anna di Stazzema, anch’esse testimoni della barbarie dell’eccidio.

In alternativa, anche le località di Le Case, Franchi, Sennari e altre sono raggiungibili sempre attraverso il punto base della chiesa, così come il belvedere con l’area attrezzata limitrofa.

Ricordiamo che si accede a Sant’Anna di Stazzema grazie ad una strada panoramica (10 km circa), che si snoda attraverso le colline versiliesi, toccando Monteggiori e La Culla, oppure attraverso le antiche mulattiere da Farnocchia, da Capriglia- Capezzano e da Valdicastello, dov’è il collegamento con la via Francigena pedemontana.

 

Il Museo Storico della Resistenza a Sant’Anna di Stazzema

L’impianto inaugurato nel 1982 dal Presidente della Repubblica Sandro Pertini, venne trasformato nell’attuale Museo nel 1991.

La sala al piano terra, dotata di strumentazione audio-video, ospita attività didattiche, conferenze e incontri, mentre quella attigua raccoglie un’importante biografia degli avvenimenti storici del secondo conflitto mondiale, con particolare riguardo agli eventi bellici in Versilia.

All’esterno, sulla facciata, a fianco alla lapide con l’ode di Calamandrei a Kesserling, è posta una riproduzione scultorea di un particolare di “Guernica” di Picasso.

L’allestimento dello spazio museale è immaginato come l’articolarsi di una visione globale nel rapporto spaziale tra interno ed esterno, tra il Museo e il Monumento Ossario che si erge sul colle di Cava, raggiungibile con un percorso pedonale lastricato.

Il Museo garantisce un servizio costante di informazione per i visitatori e svolge, durante l’intero anno, attività didattica per scuole di ogni ordine e grado.

I Gruppi devono concordare la data di visita.

Su richiesta è possibile avere la partecipazione di un superstite che racconterà la sua esperienza.

Grazie alla disponibilità dell’UOEI di Pietrasanta, si possono percorrere i sentieri della memoria con descrizioni dei luoghi di strage (servizio gratuito su prenotazione).

 

Informazioni Utili:

 

 

 

 

 

Parco regionale Alpi Apuane

 

Telefono: 0585 799448
Mail:  info@parcapuane.it
Sito Web: www.parcapuane.it

 

 

 

 

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