Toscana, trekking dalla Cisa a Pontremoli: borghi antichi, fiumi e cascate

Borghi medievali, foreste silenziose, fiumi e cascate d'acqua cristallina: un trekking alla scoperta della Lunigiana, tra storia, natura e panorami unici.

28 luglio 2022 - 12:30

Trekking in Lunigiana, tra storia e natura

La Lunigiana è terra di confine tra Toscana, Liguria ed Emilia.

Come tale offre itinerari che sono nati, ancor prima che per gli escursionisti, per attraversare queste montagne e collegare i borghi.

Battute per secoli da pellegrini, mercanti e soldati , oggi sono a disposizione di chi vuole fare trekking per conoscere davvero il territorio.

Questo è il caso delll’itinerario dal Passo della Cisa fino a Pontremoli, una ventina di chilometri per 5 ore di cammino alla scoperta della Lunigiana incontaminata e anche tappa della Francigena toscana.

Il Passo della Cisa, panorami toscani e liguri

Si segue subito la chiara segnaletica “V.F.” salendo sulla sinistra della scalinata che conduce al Santuario della Madonna della Guardia (segnavia ‘00’).

Facendo attenzione a non mancare il bivio, si svolta dopo pochi metri a sinistra.

Ci inoltriamo in un bosco di faggi e pini che ci porterà, in circa un’ora, al Passo del Righedo.

Dal Passo, si scende lungo la strada principale sino al primo tornate dove svoltiamo a sinistra della cabina elettrica imboccando una strada sterrata.

La strada diventa sentiero e conduce per prati al Monte Cucchero.

Si tratta di un meraviglioso punto panoramico sull’alta Valle di Magra, la Vallata di Gravagna e sullo sfondo il Groppo del Vescovo davanti alla Catena dell’Orsaro.

Scendiamo di nuovo tra carpini e cerri fino al piccolo abitato di Cavezzana D’Antena, svoltando dopo la prima casa (non dopo aver visitato il piazzale della chiesa a pochi passi) a sinistra.

Dopo circa un’ora e mezza di cammino dal Passo del Righedo raggiungiamo un altro piccolo villaggio, Groppoli.

Si continua a scendere trovandoci a guadare poco dopo aver attraversato la strada asfaltata il torrente Ciavasola.

Qualora le condizioni non consentissero il guado, occorre seguire la strada provinciale appena incrociata, fino al paese di Molinello.

Si torna così al nostro sentiero dopo essere risaliti fino alla frazione di Previdè.

Da Previdè, attraversando il paese, si prosegue per campi in parte abbandonati, per raggiungere in poco tempo la frazione di Groppodalosio Inferiore.

Ponti medievali, fiumi, cascate e foreste fino a Pontremoli

Si scende a destra, verso il Fiume Magra che attraverseremo sopra il bellissimo ponte ad arcata unica risalente al XIV secolo.

Si prosegue per un castagneto, poi si risale in un fantastico ambiente selvaggio, fino a sfiorare il paese di Casalina.

In cima al paese, a fianco del canale detto “della Gaelsa ”, si trova un vecchio oratorio adibito a mulino con soprastante vascone per la riserva di acqua.

Si scende per un brevissimo tratto fino al cimitero, subito dopo il quale si svolta a sinistra salendo lungo una bella mulattiera sino alla frazione di Toplecca Superiore.

Dopo aver incontrato una piccola edicola in pietra, ci inoltriamo nel castagneto, salendo fino a una piccola cappella in muratura in località Crocetta.

Qui il panorama su tutta la Lunigiana è veramente spettacolare.

Una sita unica sia nelle giornate limpide che portano l’occhio lontanissimo, quasi a cercare il mare, sia in quelle dove la nebbia bassa, sotto di noi, riempie tutte le pieghe dei rilievi.

Da qui, si inizia la discesa sino al paese di Arzengio.

Incontriamo lungo il percorso le stazioni della Via Crucis.

Si gira a sinistra del nucleo abitato attraversando poi la strada asfaltata e seguendo una mulattiera, raggiungendo così la città di Pontremoli in prossimità del vecchio ospedale.

 

Informazioni utili

Il modo più ecologico per arrivare al punto di partenza dell’itinerario è il treno  – Linea FS Parma-La Spezia – fino alla stazione di Berceto. Da Berceto si può prenotare il Prontobus per la Cisa (800-977900).

Tutte le informazioni sul ProntoBus a questa pagina

 

 

 

 

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