Trentino, Dolomiti in Val di Fiemme: 3 itinerari di trekking da non perdere

Tre suggerimenti per camminare in Val di Fiemme, una delle più belle valli dolomitiche, famosa per le sue vette e le sue foreste, oltreché per le antiche tradizioni di chi la abita da millenni.

18 marzo 2022 - 9:16

Tre itinerari in Val di Fiemme, tra le montagne più belle del mondo

Le Dolomiti sono state dichiarate Patrimonio Naturale dell’Umanità ma indipendentemente dai sigilli ufficiali sono tra le montagne più belle al mondo.

Vette e montagne incontaminate, panorami indimenticabili, tradizioni del gusto e dell’artigianato uniche.

Insomma, un vero e proprio paradiso per gli amanti del viaggio lento.

E proprio a loro la Val di Fiemme, una delle più belle valli dolomitiche, regala una rete di sentieri ed escursioni per tutti i gusti e alla portata di ciascuno.

Ecco allora tre suggerimenti di itinerari di difficoltà medio-facile per ammirare alcuni dei luoghi più caratteristici della Valle.

Gambe in spalla, si parte!

 

1 Il Dos Brozìn, la ricchezza della biodiversità

Il Brozin è un piccolo scrigno di biodiversità, ricco com’è di importanti specie di piante e fiori.

Raccomandiamo a tutti di salvaguardare questa piccola oasi, con un comportamento rispettoso della natura.

Dal Castello di Fiemme si percorre Via Trento per poi giungere al capitello dell’Ancona (icona del 1492) dal quale si prosegue a monte della segheria.

Giunti all’altezza della strada che scende in località Predaia si prende a destra per salire al Dos Brozìn dal quale si scende per giungere nei pressi di un’altra segheria.

Si prosegue in salita in località Cavazagne e successivamente si scende per attraversare il ponte detto “dei cavalli”, sulla bretella di fondovalle, per giungere in paese attraverso Via Stazione e Via Borno.

Tempo di percorrenza: 2,30 ore
Difficoltà: media

_ Link Utili: il Castello di Fiemme

2 Trekking ai Laghetti di Colbricon

Il Colbricon è tristemente famoso per esser stato teatro nella Grande Guerra di sanguinose carneficine tra italiani e austriaci, che qui sulla linea di fronte del Lagorai si contendevano queste aspre e selvagge cime.

Oggi di quelle vicende rimane la memoria storica, mentre il paesaggio dolomitico regala squarci di pura bellezza.

Dagli splendidi laghetti di Colbricon si può inoltre godere di una vista scenografica sulle Pale di San Martino.

Itinerario breve: da Malga Rolle (1.900 m) si prende il semplice sentiero n° 348 che, inoltrandosi nel rado bosco di larici, porta ai Laghetti di Colbricon (1.922 m). Rientro per lo stesso sentiero.

Durante il cammino vedremo straordinari scorci sul Cimon de la Pala e sulla grande foresta di Paneveggio.

Itinerario lungo: da Località Pulesi (all’inizio della diga di Fortebuso-1.460 m) imboccare il Sentiero della Pace n° 337 in direzione Passo del Colbricon (1.908 m) dove si trovano anche gli omonimi laghetti.

Rientro per lo stesso percorso.

Dislivello: 22 m partendo da Malga Rolle, 400 m partendo dai Pulesi.
Tempo di percorrenza: 2 ore da Malga Rolle, 4 ore dai Pulesi A/R

_ Link utili: Malga Rolle

3 Escursione al Rifugio Torre di Pisa, tutte le Dolomiti a colpo d’occhio

Il Rifugio Torre di Pisa regala un panorama spettacolare sulle cime dolomitiche (Antelao, Pelmo, Civetta, Pale di San Martino), sulla Catena del Lagorai, sul massiccio granitico della Cima d’Asta fino alle montagne del Trentino Occidentale tra le quali il Gruppo del Brenta, la Presanella e il gruppo dell’Ortles Cevedale.

Ci sono due punti di partenza per questa escursione:

1. La seggiovia Latemar a Pampeago
2. Gli impianti di risalita Latemar 2200 a Predazzo

Da Pampeago si prende la seggiovia Latemar (aperta da metà giugno a inizio settembre).

Dall’arrivo della seggiovia  (2010 m.) si imbocca il sentiero n° 521 in direzione Passo Feudo (2.175 m.).

Il Passo Feudo è raggiungibile anche con la cabinovia di Predazzo e la seggiovia Gardonè – Passo Feudo (aperti da metà giugno a metà settembre).

Dal Passo si segue il sentiero n° 516 che porta al rifugio Torre di Pisa (2.671 m.).

Appena superato il rifugio, proseguendo sul sentiero n.516 si può ammirare sulla sinistra la Torre di Pisa, uno sperone di roccia che pende come l’omonima torre toscana.

Si prosegue sul sentiero n.516 fino alla Forcella dei Camosci, (2.590 m) qui si prende sulla sinistra il sentiero n° 18 che scende fino alla seggiovia Oberholz.

Per rientrare a Passo Feudo seguire il sentiero n.22, per rientrare a Pampeago seguire il sentiero n.23 fino a Malga La Mens e poi su strada asfaltata fino alla seggiovia Latemar.

Dislivello: da Pampeago 660 m, dal Passo Feudo 500 m
Tempo di percorrenza: per entrambe le tratte 4-5 ore

_ Link utili: gli impianti di risalita in Val di Fiemme

 

 

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