Estate in Valle d’Aosta: il museo a cielo aperto del Mont Fallère

Nel cuore della Valle d’Aosta, a pochi chilometri dal capoluogo, parte uno dei trekking più sorprendenti dell’arco alpino. L’escursione al Rifugio Mont Fallère unisce natura e arte in un itinerario che attraversa boschi, alpeggi e valloni scolpiti da uno dei più celebri artisti locali

28 luglio 2025 - 13:30

Estate in Valle d’Aosta: Mont Fallère, dove il trekking incontra la scultura

Nel cuore delle Alpi valdostane, a breve distanza dal capoluogo Aosta, si nasconde un’escursione capace di stupire anche gli escursionisti più esperti.

Il trekking al Rifugio Mont Fallère, nel comune di Saint-Pierre, non è soltanto un itinerario panoramico tra alpeggi, laghi e cime sopra i 3000 metri.

È un vero e proprio viaggio nell’arte, grazie alla presenza di decine di sculture in legno che accompagnano il cammino fin quasi al rifugio.

Un rifugio che è anche una galleria d’arte

Situato a 2.385 metri, ai piedi dell’imponente versante occidentale del Mont Fallère (3.061 m), il rifugio non si limita a offrire accoglienza agli escursionisti. È il cuore pulsante di un progetto artistico e culturale ideato da Siro Viérin, scultore valdostano che ha trasformato la montagna in uno scenario incantato.

Le sue sculture lignee, realizzate direttamente lungo il sentiero o installate nei pressi della struttura, raffigurano animali alpini, personaggi fiabeschi, mestieri tradizionali e scene di vita contadina, fondendo creatività e tradizione.

Camminare verso il rifugio diventa così un’esperienza coinvolgente, in cui l’arte dialoga con il paesaggio naturale in modo sorprendente.

Non è raro vedere bambini e adulti fermarsi ad ammirare marmotte, gufi, aquile e persino streghe scolpite con uno stile inconfondibile, capace di evocare il lato più autentico e giocoso della montagna.

Il lago delle rane e le vette che si specchiano

A pochi minuti dal rifugio si trova un altro gioiello nascosto: il Lac des Grenouilles, un piccolo lago alpino incastonato a quota 2.367 m.

Il nome – “lago delle rane” – è già di per sé evocativo, ma è la sua posizione a colpire: da qui, lo sguardo spazia su un ampio panorama che comprende le vette del Gran Paradiso, della Grivola e, nelle giornate più limpide, perfino il Monte Bianco.

Una sosta sulle sue rive è il modo perfetto per concludere l’escursione, respirando a pieni polmoni l’aria sottile e ammirando il gioco di riflessi sull’acqua.

Perché andarci

Il trekking al Mont Fallère è molto più di una semplice gita in montagna: è un’esperienza immersiva che unisce natura, arte, sapori autentici e paesaggi spettacolari in un unico itinerario.

Ideale per una giornata all’aria aperta, per chi ama camminare, ma anche per chi cerca un’avventura culturale fuori dagli schemi, lontana dai sentieri più battuti.

Il Rifugio Mont Fallère accoglie gli escursionisti con piatti genuini della tradizione valdostana, da gustare in un ambiente familiare e creativo.

Un rifugio dove dormire tra le stelle e le sculture, un lago dove le rane si specchiano nelle nuvole, e una valle che ancora sa raccontare storie con il legno e la pietra.

L’itinerario: da Villette al Rifugio Mont Fallère

Il punto di partenza dell’escursione si trova nella frazione di Villette (1.770 m), nel comune di Saint-Pierre. Qui ha inizio una stradina asfaltata che si dirige verso ovest, per poi trasformarsi rapidamente in uno sterrato chiuso al traffico, immerso nel silenzio dei pascoli.

Il primo tratto sale dolcemente fino a un alpeggio a 1.857 metri, dove si abbandona la pista pianeggiante sulla sinistra per proseguire in leggera salita. Dopo aver superato un breve dislivello, si svolta a sinistra, ignorando una diramazione sulla destra.

Il sentiero, sempre evidente, attraversa l’Alpe Pesse (2.003 m), quindi prosegue fino a un bivio a circa 2.025 m. Qui si prende a nord-est, verso i Grand’Arpilles (2.120 m), un altro alpeggio panoramico immerso nel verde dei pascoli.

Superato questo tratto, si segue una interpoderale che piega gradualmente verso destra, portando l’escursionista all’imbocco del vallone occidentale del Mont Fallère.

È qui che comincia la parte più suggestiva dell’itinerario: le prime sculture lignee fanno la loro comparsa tra i cespugli di rododendro e le rocce, sorprendendo chi cammina con improvvisi colpi di scena visivi.

Il sentiero si mantiene in costa, con pendenza moderata e senza deviazioni rilevanti. Dopo circa 2 ore e mezza (3 se con passo tranquillo), si raggiunge infine il Rifugio Mont Fallère, in una conca aperta e soleggiata, dove il paesaggio si allarga a perdita d’occhio.

Tra cultura alpina e sapori di montagna

Oltre alla bellezza naturale e artistica, questo trekking offre un’occasione preziosa per avvicinarsi alla cultura alpina della Valle d’Aosta. Durante il percorso è frequente incontrare pastori e contadini al lavoro, soprattutto nella stagione estiva, quando gli alpeggi prendono vita e la transumanza anima le vallate con campanacci e canti in patois.

Molti alpeggi lungo il percorso vendono formaggi freschi, burro d’alpeggio e altre specialità locali, come il pane nero cotto nei forni a legna o piccoli salumi prodotti in loco. Una volta al rifugio, è possibile assaporare piatti tradizionali cucinati con materie prime del territorio: polenta, spezzatino, zuppe d’orzo e dolci fatti in casa.

Chi ha tempo può completare la giornata con una visita ai castelli di Saint-Pierre o Sarriod de la Tour, o fermarsi in una delle cantine vinicole della zona, dove si producono ottimi bianchi e rossi di montagna.

Per chi ama camminare con tutti i sensi, il Mont Fallère offre un’esperienza a 360 gradi, dove arte, natura e gusto convivono in perfetto equilibrio.

 

Informazioni utili

Il sito ufficiale del Rifugio Mont Fallère

In primavera, estate e autunno il rifugio può essere raggiunto anche in mountain bike (percorso di circa 6 km lungo la strada poderale).

Il GPX dell’itinerario

 

_ Scopri gli altri itinerari e percorsi in Valle d’Aosta

Seguici sui nostri canali social!
Instagram –  Facebook – Telegram

 

Commenta per primo

POTRESTI ESSERTI PERSO:

Valle d’Aosta, Val Ferret spettacolare: 2 itinerari con le ciaspole

Val d’Aosta, Val D’Ayas: lo spettacolo del Rosa a inizio autunno

Gli itinerari più amati in Italia dell’estate 2025