Piemonte, con le ciaspole nella meraviglia del Rifugio Crosta, Val d’Ossola

In inverno l'Alpe Solcio diventa un luogo selvaggio e magico, da esplorare a passo lento con le ciaspole: un itinerario spettacolare e panoramico fino al Rifugio Crosta

25 gennaio 2024 - 10:00

Val d’Ossola d’inverno: salita spettacolare con le ciaspole al Rifugio Crosta

L’Alpe Solcio, coperta da un bel manto nevoso già a inizio novembre, offre ai ciaspolatori una bella escursione verso il Rifugio Crosta, aperto tutto l’anno.

Si tratta di un ampio alpeggio ai piedi di un vallone solitario e selvaggio.

Si ritiene che l’origine del nome derivi dal latino sulcus e dal dialetto solch che significano appunto solco e che ne descrivono bene le caratteristiche.

Si tratta infatti di una vera e propria insenatura su cui si erge il Monte Cistella, una delle montagne più belle dell’Ossola, celebrata da poeti e scrittori.

Tra gli anni 20 e 30 del Novecento ebbe inizio la costruzione di quello che oggi è il Rifugio Crosta, ma che in origine doveva essere un albergo intitolato proprio al Monte Cistella.

Nel 1947 l’edificio venne invece acquistato dalla sezione del Cai di Gallarate, ribattezzato “Domus Nostra” e in seguito dedicato a Pietro Crosta, ex presidente della sezione e che si era impegnato nell’acquisto.

Il rifugio e l’alpe sono punto di riferimento e interessante meta per scialpinisti e ciaspolatori durante l’inverno e base per escursioni al Monte Cistella (2880 m) e al Pizzo Diei (2906 m), oltre ai trekking verso i Parchi Veglia e Devero, d’estate.

 

L’itinerario con le ciaspole: salita all’Alpe Solcio e Rifugio Crosta

Da Varzo, risalire in direzione di San Domenico fino a giungere al parcheggio sulla destra poco oltre Maulone di Sotto (m 937).

Da qui parte una strada esposta a Sud chiusa al traffico con indicazioni Alpe Solcio, nel Parco Naturale Veglia – Devero.

D’inverno il percorso è solitamente innevato e battuto.

Dopo un breve tratto nel fitto bosco di conifere, si arriva a Maulone di Sopra.

Si superano splendidi alpeggi fino a raggiungere Salera, belvedere sulla Val Divedro e sul trittico dei 4000 Svizzeri di Weissmies, Lagginhorn e Fletschorn.

Da qui si sale fino a Calantigine e successivamente all’Alpe Solcio e al Rifugio Crosta in un ambiente sempre aperto, solare e che infonde pace e serenità.

Il ritorno avviene per lo stesso percorso con possibilità di scegliere scorciatoie più ripide.

Il rifugio si raggiunge anche da San Domenico, attraverso l’Alpe Dorcia e l’Alpe Balzo ma l’itinerario presenta talvolta tratti a rischio valanga.

 

Informazioni utili

Il sito ufficiale del Rifugio Crosta è ricco di informazioni su escursioni e modalità per prenotare il pernottamento.

Il rifugio resta aperto per tutta la stagione invernale, da dicembre fino al 23 Aprile 2023, con chiusura il martedì ed il mercoledì.

Tra le altre informazioni utili, il sito dedica una pagina agli aggiornamenti sulle condizioni degli itinerari, che d’inverno è fondamentale.

 

 

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