Piemonte in primavera, trekking con vista sul Lago Maggiore

In primavera il Lago Maggiore diventa uno spettacolo d'acqua colorato dalle mille fioriture delle sue sponde e delle sue isole: andiamo alla scoperta di questa meraviglia tra borghi, tradizioni e riserve naturali

17 aprile 2024 - 14:00

Primavera in Piemonte: trekking sul Lago Maggiore

In primavera il Lago Maggiore si trasforma in una meraviglia fiorita.

Storie antiche e borghi bellissimi si alternano ad angoli di natura incontaminata, da percorrere su sentieri ben segnalati.

Uno degli itinerari storici segue la cosiddetta Via Napoleonica.

A suo tempo, da Milano risaliva il Lago Maggiore sulla sponda piemontese.

Dopo s’inoltrava nella Val d’Ossola, verso il Passo del Sempione.

Prima di intraprendere l’escursione è vivamente consigliata una visita al centro di Arona.

Ma anche dei suoi immediati dintorni, in particolare la Rocca Borromea e il Sacro Monte di San Carlo

Il cammino è abbastanza impegnativo.

Si sviluppa per 33 Km per una durata di circa 10 ore.

I passaggi all’interno di alcune riserve naturali così come la bellezza di località come Stresa sapranno certamente ripagarvi della fatica spesa.

Trekking vista Lago Maggiore: dal Colosso di San Carlo fino al Golfo Borromeo

Il percorso parte dal Colosso di San Carlo, più comunemente definito “San Carlone”.

Da lì ci si dovrà incamminare verso la località Dagnente.

Da qui a Meina, passeggiando prevalentemente su strade asfaltate attraverso zone residenziali.

Dovrete prestare particolare attenzione al traffico veicolare, essendo strade per lo più prive di marciapiedi o spazi per un transito pedonale.

A Meina può valere la pena una deviazione dal centro per visitare il Museo di Meina, ospitato nella storica Villa Faraggiana.

Alternando tratti boscosi a brevi scorci sul lago, giungerete rapidamente a Lesa, dove guadagnerete un po’ di quota.

Lì potrete ammirare panorami meravigliosi e vedere splendide ville storiche storiche ottocentesche.

Anche qui, si consiglia una deviazione per la visita al Museo Manzoniano.

Attraversando ancora zone residenziali e alcune aree agricole arriverete a Belgirate.

Qui potrete far visita alla maestosa Chiesa di Santa Maria, risalente all’XI secolo, dalla quale potrete godere di un ampio panorama sul basso Verbano.

Rapidamente salirete di quota per poi proseguire alti sul lago verso Stresa e le sue frazioni.

Al limite di una radura incontrerete poi il piccolo oratorio di San Paolo.

Nelle sue vicinanze furono ritrovate alcune monete dell’epoca imperiale romana e un masso con alcune coppelle, segni di un’antica frequentazione dell’area.

La mulattiera proseguirà fino a Magognino, per poi scendere al piccolo cimitero frazionale che ospita anche la Chiesa di Sant’Albino.

A questo punto si scende leggermente, sempre su sentieri e mulattiere.

Si arriva a Passera e quindi Stresa, passando alle spalle di Villa Pallavicino che ospita un parco botanico-faunistico tutto da visitare.

A Stresa l’itinerario percorre il lungo lago, ma è consigliata una visita al centro storico.

Si superano i grandi alberghi di lusso della riviera stresiana.

Per un breve tratto dovrete percorrere la strada statale del Sempione fino all’Hotel Villa Aminta.

Giunti lì, si sale rapidamente.

Ci si immerge in un mondo rurale fortemente in contrasto con il lusso turistico del lago.

Su sentiero in falso piano, tra prati e boschi,  arriverete alla prima frazione di Baveno, Roncaro, e da lì dovrete scendere sul lungo lago.

L’itinerario tocca il cuore turistico-culturale della cittadina.

Da non perdere la Chiesa di San Gervasio e Protasio, il Battistero e il Museo Granum, dedicato al Granito Rosa di Baveno e al lavoro degli scalpellini.

Dovrete quindi proseguire verso la frazione di Oltrefiume, che sorge proprio ai piedi delle cave del pregiato granito.

A quel punto continuerete in direzione nord, abbandonando progressivamente l’area abitata.

Una breve salita conduce al colle che ospita la Torre di Feriolo, postazione di epoca medioevale a controllo del lago e dello sbocco dell’Ossola.

Si scende quindi a Feriolo.

Lungo l’itinerario ciclo-pedonale si attraversa la Riserva Naturale di Fondotoce.

Lasciata la Riserva, dovrete salire fino al borgo di Cavandone, nota per il suo tasso secolare.

Quindi, su una comoda mulattiera, ridiscendere verso la sponda del Lago Maggiore, nel centro abitato di Suna.

 

Informazioni utili

Se desiderate avere qualche informazione in più sul percorso allora potete consultare questa pagina.

Il sito ufficiale di Parco Pallavicino

Per chi decidesse di farsi un giro in battello sul Lago in questa pagina tutte le informazioni

Una pagina dedicata alla Riserva naturale di Fondotoce, con suggerimenti anche per escursioni a piedi e in bicicletta

 

 

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