Dolomiti venete con le ciaspole: 3 itinerari spettacolari

L’inverno trasforma le Dolomiti venete in scenari silenziosi e magici, da esplorare con le ciaspole tra foreste innevate e panorami indimenticabili

31 dicembre 2025 - 13:25


Dolomiti venete d’inverno: 3 itinerari spettacolari e panoramici

L’inverno nelle Dolomiti Venete è pieno di fascino.

La neve attenua i rumori, modella il paesaggio e restituisce una dimensione più intima dell’alta quota.

Camminare con le racchette da neve permette di attraversare ambienti bellissimi.

Dai dolci pendii delle Piccole Dolomiti, ideali per escursioni rilassanti, alle grandi conche d’alta quota del Passo Giau, dove lo sguardo si perde tra alcune delle cime più famose delle Dolomiti.

Fino agli spettacolari bastioni rocciosi delle 5 Torri, simbolo dell’area ampezzana.

1 – 5 Torri spettacolari, un itinerario ideale per le prime ciaspolate

Muoversi con le ciaspole tra le 5 Torri significa camminare in uno degli scenari più famosi delle Dolomiti.

Questo itinerario, semplice e molto panoramico, è particolarmente indicato per chi affronta le prime esperienze con le racchette da neve e richiede circa due ore e mezza di cammino complessivo.

Il punto di partenza è il piazzale della seggiovia delle 5 Torri, accanto a Baita Bai de Dones, a quota 1889 metri.

Utilizzando l’impianto di risalita si raggiunge in pochi minuti il Rifugio Scoiattoli, a 2255 metri, vera e propria terrazza naturale affacciata sulle 5 Torri e sulla conca ampezzana.

Da qui si prosegue lungo una traccia pianeggiante in direzione delle torri, senza affrontare dislivelli in salita, fino a deviare verso sinistra in prossimità della Torre Inglese, dove inizia la discesa.

Il percorso passa tra la Quarta Alta e la Quarta Bassa, raggiungendo il Rifugio Cinque Torri, che pur essendo chiuso in inverno rimane un punto di riferimento molto frequentato per la posizione panoramica privilegiata.

Da qui si imbocca un sentiero che scende verso nord, attraversando un suggestivo bosco, fino a tornare al parcheggio di Bai de Dones.

L’escursione presenta un dislivello complessivo di circa 550 metri, sviluppato prevalentemente in discesa, ed è consigliata da dicembre a marzo con normale attrezzatura invernale, composta da ciaspole, bastoncini e abbigliamento adeguato alle condizioni climatiche.

_ Il sito ufficiale degli impianti delle 5 Torri

2 – Da Malga Boffetal al Rifugio Campogrosso, nel cuore delle Piccole Dolomiti venete

Le Piccole Dolomiti venete, con le loro pareti rocciose imponenti, sono una meraviglia della natura.

Situate tra Veneto e Trentino, rappresentano una meta ideale per le ciaspolate grazie ai dislivelli contenuti e alla varietà del paesaggio.

Questa ciaspolata si sviluppa in uno degli ambienti più suggestivi delle Piccole Dolomiti, ai piedi delle pareti del Pasubio.

Il punto di partenza è il Passo Pian delle Fugazze, facilmente raggiungibile in auto da Schio, dove è possibile parcheggiare comodamente nei pressi degli alberghi.

Dal passo si procede a piedi seguendo la strada in direzione di Campogrosso e Camposilvano; dopo circa mezzo chilometro si incontra un bivio dove si prende la deviazione a sinistra.

La strada asfaltata, in inverno costantemente innevata e non soggetta a sgombero, viene solitamente battuta dal gatto delle nevi e offre un avvio tranquillo e regolare all’escursione.

Dopo circa un chilometro e mezzo si raggiunge l’imbocco del sentiero CAI 173, che sale inizialmente con una pendenza più sostenuta all’interno di un bosco di faggi.

Superato questo primo tratto, il pendio si addolcisce e il paesaggio si apre sui prati innevati di Malga Boffetal, che viene raggiunta senza difficoltà.

Oltre la malga il percorso diventa quasi pianeggiante.antenendo la sinistra a un bivio, si prosegue in un ambiente sempre più spettacolare, tra grandi massi franati dalle pareti del Sengio Alto e nuovi tratti di bosco.

L’itinerario si conclude con una breve salita seguita da una leggera discesa che conduce al Rifugio Campogrosso, a quota 1457 metri.

Il dislivello complessivo è di circa 300 metri e il tempo di percorrenza varia da un’ora e mezza a due ore.

Si tratta di un percorso generalmente ben tracciato anche in presenza di neve abbondante, ad eccezione dei giorni immediatamente successivi a forti nevicate.

_Informazioni e altri spunti sul sito ufficiale del Rifugio

3 – Ciaspolata alla Forcella Giau e sull’altopiano di Mondeval

L’escursione alla Forcella Giau è una delle più affascinanti delle Dolomiti Ampezzane per ampiezza degli spazi e varietà del paesaggio.

Il punto di partenza si trova lungo la strada che da Cortina d’Ampezzo sale al Passo Giau, dove un ampio parcheggio consente di lasciare l’auto.

Fin dai primi passi, il percorso si sviluppa in un ambiente aperto e luminoso, caratterizzato da ampi pendii innevati che rendono la salita piacevole e mai monotona.

La prima parte dell’itinerario sale dolcemente, per poi affrontare un tratto più ripido che conduce alla Forcella Giau.

Da qui lo sguardo si apre sull’altopiano di Mondeval, un vasto spazio sospeso tra le imponenti pareti nord del Monte Pelmo e del Monte Civetta, mentre sulla sinistra si staglia la lunga muraglia rocciosa dei Lastoni de Formin.

Questa zona è nota non solo per la sua straordinaria bellezza paesaggistica, ma anche per la sua importanza storica.

Proprio qui sono stati rinvenuti i resti di un cacciatore del Mesolitico risalenti a circa settemila anni fa, oggi conservati nel museo di Selva di Cadore.

Dalla forcella è possibile scegliere se limitarsi a una cima panoramica facilmente raggiungibile lungo il crinale di destra.

O proseguire, per escursionisti più allenati, verso la Cima di Mondeval a 2455 metri, allungando sensibilmente il percorso.

Il rientro avviene lungo un itinerario ad anello che passa sotto le pareti dei Lastoni de Formin, inizialmente tra grandi massi affioranti dalla neve e successivamente attraverso un bosco di abeti e larici.

Il dislivello varia dai 450 metri per l’escursione più breve ai 680 metri per la salita a Mondeval, con tempi complessivi che vanno dalle tre alle cinque ore.

_ Il Passo Giau sul sito dell’Ente turismo

 

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