Oltre alle immagini delle montagne, dei cieli stellati e dei tramonti di fuoco sulle creste montane più alte della terra, da questo genere di esperienze si portano indietro nuove consapevolezze e il ricordo di persone che sono in pace con se stesse e che non desiderano essere ciò che non sono.
Questa è la migliore di tutte le compagnie e rappresenta uno dei motivi principali che invita a ritornare in Nepal, ancora una volta.
I panorami sono stupendi, non bisogna essere alpinisti per affrontare l’anello di 15 giorni che può essere portato a 20 – 21 giorni se si affrontano alcune salite, come il quinto lago di Gokyo o la cima del Chukkung Ri.
I tre passi sono di alta montagna, superano i 5300 metri, quindi sono impegnativi, è importante avere un minimo di esperienza su traversate di ghiacciai.
Località di partenza: LuklaLocalità di arrivo: Phakding (2610 m)Dislivello: + 210 – 360 metriTempo di percorrenza: 3 ore
Il primo giorno del trekking è caratterizzato dalla percorrenza di un sentiero con dislivelli modesti.
Superato il kani, l’arco cerimoniale, si attraversa l’altopiano di Lukla e si scende in modo piuttosto ripido al villaggio di Thalsharoa, con in alto sulla collina il gompa di Cheplung (2700 m). Da qui la vista si allarga sul fondovalle, dove scorre impetuoso il fiume Dudh Kosi.
La discesa prosegue fino al fiume Thado Kosi Khola, che si attraversa su un ponte sospeso.
Ora il percorso è in leggera salita e oltrepassa il villaggio di Ghat (2590 m), diversi muri mani, ruote di preghiera e chorten, per poi giungere al villaggio di Chhuthawa (2591 m). Seguendo il percorso in salita si giunge al villaggio di Phakding (2610 m).
Località di partenza: Phakding (2610 m)Località di arrivo: Namche Bazaar (3440 m)Dislivello: + 1210 – 520 metriTempo di percorrenza: 6 ore
Da Phakding il sentiero segue la valle del Dudh Kosi in direzione nord, risalendo lungo la sponda occidentale dell’omonimo fiume.
Superato il villaggio di Zamfute si prosegue lungo la valle e, all’estremità del villaggio, si risale sul crinale fino al villaggio di Toktok, dal quale si gode di magnifici panorami sulle valli del Dudh Kosi. Il sentiero prosegue salendo ripidamente fino a Benkar (2710 m).
Da questo villaggio si prosegue verso nord, attraversando foreste di pini, rododendri, magnolie e abeti giganti.
I tipici ponti sospesi permettono di ritornare sulla sponda orientale del Dudh Kosi e giungere al villaggio di Chumoa (2820 m) e al Monjo Khola.
Si arriva al villaggio di Monjo (2840 m), dopo il quale si entra nel Sagarmatha National Park, costituito nel 1976 per salvaguardare le aree circostanti il monte Everest.
Dopo l’ingresso nel parco, il sentiero costeggia una grande parete di granito con incisi i mantra in caratteri tibetani. Un ponte sospeso permette di spostarsi sulla riva occidentale del Dudh Kosi e proseguire per il villaggio di Jorsale (2830 m).
Con un altro ponte sospeso si riattraversa il Dudh Kosi e si segue la sponda del fiume, attraversando una foresta fino alla confluenza tra i fiumi Bhote Kosi e Dudh Kosi.
Qui si attraversa un vertiginoso ponte sospeso che collega direttamente al ripido sentiero che conduce a Namche Bazaar e lungo il quale è importante camminare molto lentamente per dare tempo al corpo di acclimatarsi.
Prima di arrivare a Namche Bazaar è possibile intravedere la cima del Monte Everest (8848 m) sopra le bianche creste del Nuptse (7861 m).
Attraversando alcune pinete il sentiero giunge a Namche Bazaar (3440 m), centro amministrativo della regione del Khumbu e sede del Sagarmatha National Park.
Località di partenza e arrivo: Namche Bazaar (3440 m)Dislivello: + – 480 metriTempo di percorrenza: 3 ore
Giornata di acclimatamento per prevenire i sintomi del mal di montagna. Da Namche Bazaar è possibile affrontare numerose camminate per visitare i villaggi sherpa di Shyangboche, Khunde e Khumjung.
Sopra il gompa di Namche Bazaar si segue il sentiero che risale un ripido pendio caratterizzato da numerosi tornanti, fino al villaggio di Zarok.
Continuando a salire si arriva alla pista di atterraggio di Shyangboche, per poi giungere al villaggio di Khunde (3840 m), sede dell’ospedale sovvenzionato dall’Himalayan Trust e del tempio buddista di Khunde Chamkang.
Seguendo il sentiero a est si raggiunge il villaggio di Khumjung (3780), il più grande del Khumbu, adagiato ai piedi della vetta sacra del Khumbila (5761) e sede della scuola fondata da sir Edmund Hillary nel 1961.
Dal villaggio è possibile osservare l’Everest, il Lhotse (8516 m), il Thamserku (6623 m), il Kangtega (6782 m) e a est l’Ama Dablam (6856 m). Prendendo il sentiero alle spalle della scuola, si ritorna a Namche Bazaar.
Località di partenza: Namche Bazaar (3440 m)Località di arrivo: Thame (3820 m)Difficoltà: + 520 – 500 metriTempo di percorrenza: 5 ore
Da Namche Bazar si prende il sentiero presso l’omonimo gompa, risalendo intorno alla cresta e superando il bivio per Shyangboche.
Da qui ci si addentra in una foresta, fino ad arrivare allo stupa di Phurte (3390 m) e, sempre procedendo lungo il sentiero, ora a tratti boschivo, si supera sulla destra un enorme masso con un dipinto del Guru Rinpoche, oltre il quale si attraversa un ruscello e si giunge allo stupa di Tesho.
Proseguendo in direzione ovest si giunge a Thamo (3440 m), sede dell’importante monastero di Khari. P
roseguendo sul sentiero in salita e oltrepassando il villaggio di Thomde, si continua verso ovest fino ad arrivare al villaggio di Somde (3580 m).
Salendo e scendendo lungo il sentiero sterrato si affianca sulla destra una parete di roccia con grandi dipinti murali e si attraversa il fiume Bothe Kosi su un piccolo ponte, oltre il quale si arriva al villaggio di Thame (3820 m), che sorge in un ampia valle alluvionale e dalla quale si gode di una buona vista sulle vette innevate del Kongde Ri (6187 m).
Dal villaggio è possibile arrivare al gompa di Thame (3970 m) percorrendo il sentiero in salita che si snoda tra muri mani e chorten.
Località di partenza: Thame (3820 m)Località di arrivo: Lungden (4380 m)Dislivello: + 640 – 60 metriTempo di percorrenza: 4 – 5 ore
Da Thame si risale brevemente la morena e si continua lungo la valle del Langmuche Khola, fiancheggiando il fiume Bhote Khosi.
Si percorre così il sentiero che porta al Nangpa La, il passo sul confine con il Tibet, incontrando numerose carovane di Yak cariche di mercanzie per il mercato di Namche Bazaar.
Si attraversano i piccoli villaggi di Tarngga e di Marulung (4200 m), situato sulla sponda orientale del Bhote Kosi e dal quale si lascia il sentiero principale della valle per salire a Lungden, il pascolo estivo ai piedi del valico di Renjo La (5345 m).
Località di partenza: Lungden (4380 m)Località di arrivo: Renjo La – Gokio (4790 m)Dislivello: + 1000 – 570 metriTempo di percorrenza: 6 ore
Risaliti i pendii morenici lungo il versante settentrionale della vallata sopra Lungden, ci si inoltra sul sentiero che si snoda nella valle e costeggia la sponda meridionale lago Angladumba Tsho, ai piedi di un gruppo di cime innevate.
Una ripida salita lungo un sentiero detritico conduce al valico di Renjo La (5360 m) da dove si ha un panorama spettacolare delle pendici del Cho Oyu (8201 m), dell’Everest e del Makalu (8481 m) e le acque turchesi dei laghi sottostanti.
Dopo aver superato il valico, si scende ripidamente su un sentiero tortuoso sino al fondo valle e costeggiando il lago Dudh Pokharu, si giunge al villaggio di Gokio (4790 m), situato tra il lago e la morena del ghiacciaio Ngozumpa, ricoperto di detriti.
Località di partenza e arrivoGokio (4790 m)Dislivello+ – 200 metriTempo di percorrenza5 ore Per compiere l’escursione ai laghi sacri, dal villaggio di Gokio si procede in direzione nord, lungo la morena laterale del ghiacciaio Ngozumpa. Il primo lago che s’incontra è il Thonak Tsho (4870 m) e procedendo sul sentiero che sale sulla collina si arriva al Ngozumpa Tsho (4980 m), il quinto lago sacro ai piedi del Cho Oyu.
Località di partenzaGokio (4790 m)Località di arrivoGokio Ri (5360 m)Dislivello+ – 570 metriTempo di percorrenza4 ore Per intraprendere la scalata al Gokio Ri, si segue il sentiero che attraversa il torrente all’estremità nord del villaggio di Gokyo, risalendo fino alla cima, dalla quale si ha una delle viste più spettacolari del Nepal. In condizioni ottimali è possibile ammirare alcuni dei giganti della catena Himalayana, tra i quali il Cho Oyu, l’Everest, il Lhotse e il Makalu.
Località di partenzaGokio (4790 m)Località di arrivoTagnag (4700 m)Dislivello+ 100 – 160 metriTempo di percorrenza2 ore
Lasciato il villaggio di Gokio, si attraversa il ghiacciaio Ngozumpa in direzione sud-est, giungendo al villaggio di Tagnag (4700 m).
Località di partenzaTagnag (4700 m)Località di arrivoCho La (5360 m) – Lobuche (4910 m)Dislivello+ 960 – 550 metriTempo di percorrenza7 ore
La traversata del valico di Cho La (5360 m), solitamente innevato e abbastanza ripido, rende questo percorso d’alta quota particolarmente impegnativo, ma non difficile.
Dal villaggio di Tagnag si procede avanzando in salita lungo un ripido ghiaione formato da enormi pietre e lastre di ghiaccio, che conduce al valico di Cho La, dal quale si può ammirare un bellissimo panorama, Cholatse (6440 m) e Ama Dablam a sud-est, Kyajo Ri (6186 m) e Pharilapche (6017 m) a ovest.
Si discende verso ovest lungo il facile ghiacciaio mentre l’Ama Dablam appare sullo sfondo e poi, per balze rocciose, si arriva al villaggio di Dzonglha (4830 m).
Si segue il sentiero pianeggiante che s’immette nella valle del ghiacciaio del Khumbu, svoltando lungo il versante occidentale della valle fino al villaggio di Lobuche (4910 m).
Località di partenza: Lobuche (4910 m)Località di arrivo: Gorak Shep (5160 m)Dislivello: + 250 – 30 metriTempo di percorrenza: 2 ore
Dal villaggio di Lobuche il sentiero prosegue in leggera salita costeggiando una morena glaciale, per poi attraversare diverse morene laterali, seguendone il repentino spostamento.
Dopo una svolta del sentiero, appare la vetta piramidale del Pumori (7165 m) con alla base il Kala Pattar (5545 m). Una leggera discesa conduce alla piana del villaggio di Gorak Shep (5160 m).
Località di partenza e arrivo: Gorak Shep (5160 m)Dislivello: + – 385 metriTempo di percorrenza: 4 ore
Per intraprendere la scalata del Kala Pattar ad ammirare in uno dei panorami montani più straordinari del mondo, occorre partire alle prime luci dell’alba e seguire il percorso che dal villaggio di Gorak Shep sale lungo la cresta.
Arrivati in vetta, si ha una vista a 360 gradi sui giganti Himalayani.
Il Pumori, il Nuptse, il Lhotse, l’Ama Dablam e il versante meridionale dell’Everest fanno da sfondo a questo incredibile panorama che rimarrà indelebile nel vostro cuore.
Località di partenza: Gorak Shep (5160 m)Località di arrivo: Lobuche (4930 m)Dislivello: + 60 – 290 metriTempo di percorrenza: 2 ore
Si ritorna facilmente a Lobuche, passando per una valle nascosta ai piedi del ghiacciaio di Lobuche, dove si erge la piramide di vetro del centro ricerca scientifica d’alta quota Ev-K2-CNR (5050 m), gestito dal Comitato CNR congiuntamente al Nepal Academy of Science and Technology e dedicato al professor Ardito Desio.
Località di partenza: Lobuche (4930 m)Località di arrivo: Chhukkung (4730 mDislivello: + 830 – 700 metriTempo di percorrenza: 7 ore
Da Lobuche, invece di scendere lungo la via classica, si attraversa il ghiacciaio del Khumbu e si prosegue sul sentiero inizialmente compatto per poi risalire sui ghiaiosi pendii opposti, che conducono al valico di Kongma La (5535 m).
Dalla cima la vista spazia dal gruppo del Nuptse a quello del Lhotse, in un paesaggio lunare.
Da qui il sentiero scende lungo un pendio detritico, costeggiando una serie di laghi ghiacciati e scendendo verso Bibre (4570 m), nella valle dell’Imja Khola. Seguendo il fiume in leggera salita, si giunge al solitario villaggio estivo di Chhukkung (4730 m).
Località di partenza: Chhukkung (4730 m)Località di arrivo: Campo Base Island Peak BC (4970 m)Dislivello: + 250 – 30 metriTempo di percorrenza: 3 ore
Dal villaggio di Chhukkung si continua lungo la valle dell’Imja Khola e, costeggiando il lago Imja Tsho, si giunge al campo base dell’Island Peak (4970 m), una cima isolata alla base del Lhotse Shar (8393 m).
Località di partenza: Chhukkung (4730 m)Località di arrivo: Tenboche (3820 m)Dislivello: + 220 + 1010 metriTempo di percorrenza: 6 ore
Si ritorna al villaggio di Chhukkung, dal quale si segue il percorso in discesa fino a Dingboche (4360 m), villaggio situato ai piedi della parete nord dell’Ama Dablam e, continuando la discesa lungo un arido paesaggio, si attraversano i villaggi di Orsho, Shomare (4100 m) e Pangboche (3860 m), sede del gompa di Pangboche, il monastero più antico del Khumbu.
Da qui si prosegue per Deboche, oltre il quale il sentiero ritorna a salire attraverso una foresta di rododendri nani e conifere, per giungere infine al villaggio di Tengboche (3820 m), sede dell’importante gompa di Tengboche.
Località di partenza: Tenboche (3820 m)Località di arrivo: Namche Bazar (3440 m)Dislivello: + 320 – 740 metriTempo di percorrenza: 5 ore
Si lascia il villaggio alle spalle, oltrepassando alcuni chorten e procedendo sul sentiero lungo una ripida discesa, incrociando alcune ruote di preghiera alimentate ad acqua, sino al ponte sospeso sul fiume, oltre al quale si giunge a Phunki Tenga (3250 m).
Da qui il sentiero per il villaggio di Lawichasa risale su gradini di pietra e continua a salire dolcemente fino a Sanasa (3600 m) e, infine, a Kyangjuma (3550 m).
Il sentiero procede pianeggiante, superando speroni di roccia e seguendo il crinale deforestato in direzione sud, fino a Chhorkung, per poi camminare in leggera discesa fino al colle sovrastante Namche Bazaar. Dopo una breve discesa si raggiunge il centro del villaggio.
Località di partenza: Namche Bazar (3440 m)Località di arrivo: Lukla (2840 m)Dislivello: + 380 – 760 metriTempo di percorrenza: 6 ore
Si riprende il cammino in discesa, perdendo velocemente dislivello e, dopo aver attraversato il vertiginoso ponte sospeso sul fiume, si prosegue fino a Jorsale, da dove si risale e, poco prima di raggiungere Monjo, si esce dal Sagarmatha National Park.
Il percorso che conduce a Lukla non è particolarmente impegnativo e passa per i villaggi di Benkar, Phakding, Nurning e Chheblung, fino ad arrivare a destinazione.