Arriva la neve? Le nuove previsioni indicano due date chiave per l’inizio dell’inverno

L’arrivo di una perturbazione atlantica apre la porta alle prime nevicate ad inizio dicembre: fiocchi sulle Alpi centro-orientali e sull’Appennino settentrionale, localmente fin sotto i 400 metri. Vediamo le reali prospettive per chi aspetta la neve

27 novembre 2025 - 17:39

Un finale di novembre invernale e due date che mettono in difficoltà i modelli

Il mese di novembre si chiude con un clima tipico dell’inizio dell’inverno: freddo, instabilità e passaggi perturbati che stanno interessando gran parte della penisola.

Secondo le ultime previsioni di Luca Lombroso, meteorologo di Meteored Italia, l’arrivo della neve è un’ipotesi concreta sulle montagne, ma non mancano incertezze legate a due giorni cruciali: domenica 30 novembre e lunedì 1 dicembre.

Le temperature sono già su valori pienamente invernali: al nord le massime di inizio settimana sono rimaste quasi ovunque sotto i 10°C, con poche eccezioni come Trieste (12°C) e la Liguria, mentre al centro non si sono superati i 20°C, raggiunti soltanto in qualche località del Sud.

Nonostante il freddo, chi sperava nella neve in pianura al Nord è rimasto deluso: finora non si sono create le condizioni necessarie.

La situazione atmosferica

Un promontorio dell’anticiclone delle Azzorre si allunga verso l’Europa occidentale e il nord delle Alpi, spingendo più a nord le perturbazioni atlantiche. Nel Mediterraneo rimane invece un’area di bassa pressione complessa, responsabile del tempo instabile che persiste su molte regioni.

Lombroso spiega che: “Al nord la pressione risulterà in aumento e l’influenza della ritornante orientale tenderà ad esaurirsi, mentre al sud e marginalmente al centro questa circolazione causerà ancora tempo instabile perturbato”.

Le masse d’aria mostrano un quadro articolato: nessuna irruzione artica, aria marittima subtropicale al centro-sud e aria fredda polare marittima al Nord.

Il risultato è un mix di instabilità e temperature fredde, ma non eccezionalmente anomale.

Le zone maggiormente esposte al maltempo nei prossimi giorni resteranno quelle del Sud, con accumuli di precipitazioni che secondo ECMWF potrebbero superare i 100 mm nell’area di Napoli.

Venerdì e sabato: freddo al Nord, instabilità al Sud

_ Nord: mattine gelide ma tempo più stabile:

Venerdì e sabato al Nord il tempo sarà invernale, con brinate, gelate diffuse e quasi totale assenza di nebbia. Le temperature minime scenderanno fino a -4/-5°C, mentre le massime si assesteranno tra 6 e 8°C.

_ Centro e Sardegna: migliora, ultimi fiocchi in Appennino: l’atmosfera tende a stabilizzarsi, con residue piogge tra sud Abruzzo e Molise e qualche ultimo fiocco di neve sulle cime appenniniche.

_ Sud, piogge e temporali: venerdì piogge e temporali interesseranno soprattutto Puglia, Basilicata, Calabria e le coste tirreniche della Sicilia. Domenica è atteso un miglioramento generale.

 

Domenica e lunedì: nuova perturbazione e neve a quote basse sulle montagne

Una nuova perturbazione atlantica è attesa tra domenica 30 novembre e lunedì 1 dicembre.

Sarà il passaggio che potrebbe portare le nevicate più significative di questo inizio d’inverno, seppur senza interessare le pianure del Nord.

_ Nord ovest, fenomeni scarsi: il fronte toccherà solo marginalmente Piemonte e Valle d’Aosta, che dovrebbero rimanere in gran parte asciutti.

_ Nord est e Appennino settentrionale, neve a bassa quota:

Nevicate intense, anche se di breve durata, interesseranno le Alpi centro-orientali e l’Appennino Tosco-Emiliano, con neve:

  • a 400–600 m nelle valli alpine;
  • fino a 200–400 m sull’Appennino emiliano occidentale.

Il fronte lascerà l’area nel corso di lunedì.

_ Centro, fenomeni rapidi ma intensi:

Domenica la perturbazione colpirà la Sardegna, per poi spostarsi su Toscana, Lazio e Campania, dove non si escludono temporali.

Lunedì il maltempo interesserà le adriatiche, accompagnato da tramontana e maestrale che agiteranno i mari e apriranno schiarite sulle regioni tirreniche.

_ Sud e Sicilia, instabilità in arrivo: lunedì pomeriggio la perturbazione raggiungerà il resto del Sud e la Sicilia, con piogge diffuse e rovesci.

Che neve aspettarsi davvero?

Secondo il meteorologo Luca Lombroso di Meteored, al momento non ci sono le condizioni per nevicate in pianura al nord, nemmeno con l’arrivo della perturbazione di domenica-lunedì.

Le prospettive per le località montane restano comunque interessanti: le Alpi centro-orientali e l’Appennino settentrionale vedranno i primi accumuli significativi della stagione, seppur non eccezionali.

La tendenza resta quella di un inizio inverno dinamico, con frequenti passaggi perturbati e temperature pienamente invernali, ma non rigidissime.

Per capire se dicembre porterà neve più abbondante e a quote ancora più basse, sarà necessario monitorare i prossimi aggiornamenti dei modelli.

 

 

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