
Arti e tradizioni popolari a Udine:un museo tutto da scoprire

Il progetto di una realtà museale etnografica, cui Gaetano Perusini, sostenuto dall’Amministrazione, aveva dato corpo nel 1963, si ripresenta rinnovato in alcune impostazioni di fondo, nel percorso e nelle potenzialità degli spazi con nuove modalità di comunicazione.
L’esposizione permanente udinese intende far tesoro della trascorsa opera di molti studiosi friulani, proseguendo nella ricerca a partire dal proprio vasto e multiforme patrimonio.
Il Museo ha compiti primari di raccolta, conservazione e valorizzazione ed è il luogo che cerca di interpretare, costruendo finestre di senso, il messaggio degli oggetti donati nel corso di decenni.
Gli oggetti testimoniano o veicolano contenuti che di per sé, privi di contestualizzazioni o chiavi di lettura, rimangono muti. L’importanza degli oggetti e i loro significati prendono forma nel costante dialogo fra le proposte del Museo e la domanda del visitatore fino a raccontare la vita attraverso gli stessi.
Le stanze, pur nella loro precisa offerta tematica intendono poter dialogare a 360° con chi le visita. Per questo, oltre ai documenti e ai linguaggi della scrittura, è stata scelta una comunicazione attraverso fotografie fra passato e presente e sussidi audiovisivi.
Nel programma museale non mancherà poi l’occasione, in precisi spazi, di una partecipazione più diretta e narrativa da parte del visitatore, mostre temporanee e una fitta rete di network che coinvolga realtà simili sia in Italia che all’estero, con un occhio di riguardo per le vicine Austria e Slovenia. Sarà compito, infine, della didattica attrarre i bambini, fruitori privilegiati, mentre iniziative mirate intendono incontrare le richieste di un pubblico variegato.
Un museo, quindi, in progressiva evoluzione, che può presentarsi come uno spazio aperto alla domanda della città, per riportare l’attenzione sui molteplici rivoli del ricco patrimonio della cultura popolare friulana.
LE COLLEZIONI
Il patrimonio del Museo Etnografico del Friuli, così come lo si vede oggi, è il frutto di uno stratificarsi di lasciti e donazioni molto diversificati per campi di interesse e provenienze. A partire dalla fine dell’ottocento, provengono i primi fondi, integrati da elargizioni occasionali o specifiche. Infatti, accanto ai molti beni, è stato significativo il frutto delle esperienze “sul campo” di ricercatori delle tradizioni popolari friulane.
Le figure preminenti sono da una parte quelle di Gaetano Perusini (1910-1977) e Lea D’Orlandi (1894 – 1960); dall’altra dei coniugi Luigi (1911 – 1981) e Andreina Nicoloso Ciceri (1920-2000). Perusini e D’Orlandi si sono dedicati congiuntamente allo studio del costume popolare, attraverso la ricerca e la raccolta di testimonianze.
I materiali ottenuti fanno parte della “collezione Perusini”, depositata dal Sovrano Militare Ordine di Malta presso il Museo. Si tratta di un corpus collezionistico unico per la storia dell’abbigliamento tradizionale in Friuli. La D’Orlandi, con il suo infaticabile lavoro di raccolta “orale” intorno agli usi e costumi, confluiti in un ricco e sistematico schedario, ha proseguito la capillare indagine già di Valentino Ostermann.
La Collezione Ciceri copre invece un campo di studio molto vasto, specchio di istintiva curiosità e interessi più mirati e metodici. La raccolta è confluita nel Museo udinese, integrando significativamente filoni già presenti (musica tradizionale, forme della religiosità, tradizione del mobile…).
Info
Palazzo Giacomelli
Via Grazzano 1 33100 Udine
Tel. +39.0432.271920—Fax. +39.0432271907
Orari
Invernale, da Martedì a Domenica
dalle ore 10.30 alle 17.00
Estivo, da Martedì a Domenica
dalle ore 10.30 alle 19.00
Biglietti d’ingresso
* Intero ¤ 5.00
* Ridotto ¤ 2.50
* Ridotti scolaresche ¤ 1.00
Informazioni visite guidate
Sistema Museo, dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 17.00
Tel 199151123
Prenotazioni per scuole e didattica
Numero verde 800.961.993
Laboratori tematici e visita didattica
4 ¤ cad. + biglietto d’ingresso
infoline@sistemamuseo.it
www.sistemamuseo.it
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