
Cammini Aperti: attraverso l’Italia a passo lento

Lo scorso fine settimana, qualcosa di speciale ha attraversato l’Italia. Non un corteo, non una maratona, ma una moltitudine di passi, sorrisi ed emozioni: 3.000 persone in cammino. È l’anima di “Cammini Aperti”, l’iniziativa nazionale che il 10 e l’11 maggio ha trasformato i sentieri in un’esperienza collettiva di scoperta e connessione
“Cammini Aperti” ha mantenuto la promessa racchiusa nel suo nome: aprire i cammini. Aprirli a nuovi sguardi, a nuovi viaggi, a nuovi desideri. Per molti è stata l’occasione di sperimentare, anche solo per un giorno, la potenza trasformativa del cammino che sempre più sta dimostrando di essere un potente “life-change-experience”.
L’evento, promosso dal Ministero del Turismo con la Regione Umbria capofila e il sostegno del Fondo sviluppo e coesione del Ministero della Cultura, ha ricevuto il patrocinio di Enit, Sport e Salute e della conferenza delle Regioni.
Cinque le regioni coinvolte – Emilia-Romagna, Lazio, Marche, Toscana, Umbria – e tre i grandi itinerari spirituali promossi: le Vie e i Cammini di San Francesco, le Vie e i Cammini Lauretani il Cammino di San Benedetto.
In totale 27 escursioni gratuite, condotte da guide ambientali escursionistiche e arricchite dall’apertura straordinaria di siti culturali lungo i tracciati. Esperienze che hanno permesso a tantissimi partecipanti – per molti dei quali alla loro “prima volta” – di avvicinarsi al mondo del turismo lento e del pellegrinaggio.
“Cammini Aperti” ha saputo dimostrare come il cammino possa essere uno strumento di crescita personale e collettiva, promuovendo accessibilità, inclusione e sostenibilità ambientale.
Valori chiave della iniziativa che non sono rimasti parole, ma si sono concretizzati nell’organizzazione di percorsi accessibili anche a persone con disabilità o bisogni specifici, attenzione all’impatto ambientale, valorizzazione delle comunità locali e della partecipazione femminile che, sui sentieri italiani rappresenta la maggioranza del popolo dei camminatori.
Le storie delle donne in cammino
Grazie alla collaborazione con la Rete Nazionale Donne in Cammino, l’evento ha dato voce a una narrazione femminile che – tra spiritualità, rinascita e trasformazione – sta riscrivendo il significato stesso del camminare.
Cinque ambassador della community Ragazze in Gamba hanno partecipato ad altrettanti cammini, uno per ogni regione coinvolta, portando con sé le parole chiave del “Manifesto della Ragazze in Gamba”: libertà, coraggio, sorellanza, cambiamento, rispetto, rinascita, inclusione, armonia, conoscenza, forza.
Parole importanti e di ispirazione che si sono fatte passi e racconto lungo i sentieri, in uno storytelling corale attraverso l’Italia.
Lazio – Vie e Cammini di San Francesco
“Libertà” e “rispetto”: sono le due parole chiave del “Manifesto delle Ragazze in Gamba” che ho scelto di portare con me e proporre ai partecipanti di “Cammini Aperti” durante l’escursione del 10 maggio, lungo la Via di Francesco tra Contigliano e Greccio.
In questo tratto della Valle Santa Reatina, nel mio intervento ho parlato dell’economia del dono, della cura reciproca, del cammino come strumento di cambiamento sociale. Il mio messaggio è stato semplice e necessario: camminare insieme genera fiducia, legami, rispetto.
È un atto politico, un antidoto alla violenza, un gesto concreto di possibilità. Ogni passo è un impegno. Ogni incontro lungo la strada è una scelta di civiltà.
Ho dedicato questo cammino a Margaret Mead, l’antropologa che ha saputo indicare nuove strade di comprensione tra le culture e che ci ha ricordato che “aiutare qualcun altro nelle difficoltà è il punto preciso in cui la civiltà inizia”.
Durante il cammino ho anche condiviso il Diario delle Ragazze in Gamba, una pratica collettiva di scrittura di viaggio nata nel 2021: un quaderno che raccoglie i pensieri, i sogni e le storie delle donne in cammino, e che a fine anno sarà consegnato al Museo del Piccolo Diario di Pieve Santo Stefano.
Un gesto simbolico che rende visibili le parole e i passi di chi troppo spesso resta ai margini del racconto.
Emilia-Romagna – Vie e Cammini di San Francesco
_ Cammini Aperti alla rinascita e alla forza, con Paola Foddi: Paola Foddi, insegnante innovativa e ambassador della community Ragazze in Gamba, ha percorso il 10 maggio un tratto del Cammino di San Francesco in Valmarecchia, tra l’Oasi di Torriana e Montebello.
Profonda conoscitrice del potere educativo del cammino, Paola ha scelto di portare il passo lento anche nella scuola, trasformando la natura in un’aula aperta e viva, dove si impara camminando e si cresce rallentando.
Dopo aver vissuto l’esperienza del Cammino di Santiago, ha deciso di farne una pratica educativa, capace di rigenerare non solo i ragazzi, ma anche chi insegna.
Nel suo cammino del 10 maggio ha portato con sé due parole chiave tratte dal Manifesto delle Ragazze in Gamba: rinascita e forza. Ha raccontato come ogni crisi personale o professionale possa diventare il seme di un’educazione nuova, più umana, sensibile e profonda.
Questo cammino, carico di significato personale, è stato dedicato da Paola a Maria Maddalena, figura femminile a cui è particolarmente legata. Solo pochi giorni prima, infatti, Paola aveva percorso in Francia un tratto del cammino intitolato a Maria Maddalena.
Umbria – Cammini Lauretani
Cammini Aperti al cambiamento e all’armonia, con Erminia Battista
Erminia Battista, ex dirigente medico di Sanità Pubblica e specialista in Igiene e Medicina Preventiva, ha fatto della sua vita un cammino di rinascita e cura. Dopo un grave incidente stradale e una crisi personale che l’avevano costretta a ripartire da zero, ha trovato nel camminare una forza nuova: fiducia, coraggio, entusiasmo.
Erminia ha percorso l’anello tra Assisi e Spello, lungo le Vie Lauretane, portando con sé due parole tratte dal “Manifesto delle Ragazze in Gamba”: Cambiamento e Armonia.
Per lei il cammino è medicina del corpo e dell’anima, uno strumento di prevenzione e rigenerazione, ma anche un gesto politico e comunitario, capace di generare salute, relazioni e bellezza.
Ideatrice del progetto “Piedibus del Ben Essere”, Erminia promuove camminate urbane per contrastare la sedentarietà e coltivare benessere fisico, sociale e ambientale. Nel suo racconto ha parlato di giardini urbani, farfalle e trasformazioni lente.
E ha dedicato il suo passo a una piccola grande donna incontrata all’inizio della sua carriera, ispirandosi alle parole di Madre Teresa di Calcutta: “Quello che facciamo è solo una goccia nell’oceano, ma se non lo facessimo, all’oceano mancherebbe.”
Toscana – Cammini Lauretani
_ Cammini Aperti alla Conoscenza e al Coraggio, con Marcella Biserni
Marcella Biserni, docente, formatrice e pioniera dell’outdoor learning, è intervenuta a “Cammini Aperti” il 10 maggio, camminando lungo la Via Lauretana da Cortona a Castiglion Fiorentino.
Da anni porta avanti una visione innovativa della scuola, fatta di movimento, esperienza e contatto con il mondo reale.
Le parole che ha scelto dal “Manifesto delle Ragazze in Gamba” sono state: conoscenza e coraggio.
Nel suo cammino ha raccontato di studenti che imparano camminando, di progetti Erasmus che collegano le scuole alle vie storiche d’Europa, di classi che si trasformano in comunità educanti in movimento, della sua “ossessione” – positiva naturalmente – per il cammino.
Il suo messaggio è chiaro e diretto: la scuola deve uscire, respirare, sporcarsi le scarpe. Marcella ha dedicato il suo cammino a sua madre, compiendo un gesto profondamente simbolico e condiviso.
Il giorno seguente sarebbe stata la Festa della Mamma, e con questa dedica Marcella ha saputo trasformare il suo passo in un omaggio universale, capace di toccare il cuore di tutte e di ricordarci quanto sia preziosa la radice materna che ci sostiene e ci ispira: le mamme sono le nostre “ragazze in gamba”, i passi da cui derivano i nostri.
Marche – Cammini Lauretani
_ Cammini Aperti a Inclusione e Sorellanza, con Federica Feliciani
Federica Feliciani ha lasciato una carriera nei grattacieli del Medio Oriente per mettersi in cammino. Oggi è guida ambientale escursionistica e vive nella natura, ad Ancona. Le sue parole dal “Manifesto delle Ragazze in Gamba” sono state: inclusione e sorellanza.
L’11 maggio ha percorso un tratto delle Vie Lauretane, raccontando la sua rivoluzione: dai tacchi agli scarponi, dalla performance alla meraviglia.
Una voce forte e limpida che ci ricorda che camminare è anche scegliere, con coraggio, la propria strada. Sempre più donne, come Federica, stanno intraprendendo la professione di guida ambientale escursionistica, un mestiere che coniuga competenza, passione e impegno per il bene comune.
Federica ha dedicato il suo cammino a tutte le persone presenti, alla comunità in cammino.
Perché è importante riconoscere e onorare il cammino che ci costruisce, fatto di sforzi, piccoli avanzamenti e scelte quotidiane. Senza fretta, ma sempre avanti: è questo lo spirito che ci unisce e ci fa crescere, passo dopo passo, come individui e come comunità.
L’iniziativa è finanziata con il Fondo Sviluppo e Coesione, Piano Sviluppo e Coesione a titolarità del Ministero della Cultura, “I cammini religiosi di San Francesco, San Benedetto e Santa Scolastica – Azioni trasversali” di cui è beneficiario il Ministero del Turismo. Con il patrocinio di Enit, Conferenza delle Regioni e Province Autonome e Sport e salute s.p.a.
Informazioni utili
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