Domenica 5 Luglio 2009Piemonte: Bivacco ContiPercorreremo un antico sentiero Walser lungo la spettacolare Val Vannino. Costeggeremo l’omonimo lago per iniziare così la ripida salita che ci porterà al Bivacco Conti. Da li potremo ammirare l’immenso territorio del Parco Naturale Veglia – Devero e la nostra meta finale, l’Alpe Devero.Itinerario: Ponte di Formazza – Alpe alla Balma – Lago Vannino – Bivacco Conti – Alpe Forno Inferiore – Lago Devero – Alpe Devero Difficoltà: E ; Dislivello: m 900/850 ; Media tappa: ore 6
12 luglio 2009Trekking fotografico: Monte BaldoConosciuto in passato come “Hortus Europae”, il Baldo fu visitato da illustri naturalisti e botanici come il Calzolari, il Pona e il Pollini, alla ricerca di rare specie floreali. Gli studiosi oggi considerano il Baldo come un massiccio di rifugio per la flora e la fauna, poiché nel periodo delle glaciazioni parte del monte emergeva come un’isola sui ghiacciai circostanti, conservando così alcune specie di animali e di piante che altrove scomparvero. Così sul Baldo si trovano ancora oggi specie endemiche di fiori, come l’Anemone baldensis, la Sassifraga baldensis, la Campanula petrae, il Geraneo argenteo e molte altre ancora, denominate con l’aggettivo “baldensis” a indicare che sono state rinvenute per la prima volta su questo monte, o che sono addirittura esclusive del luogo. Oltre a questi specifici, sul Baldo si trova una miriade di altri fiori, tra cui molte specie medicinali e aromatiche, caratteristici delle zone alpine.Itinerario: Prada (funivia per rifugio Chierego), Coal Santo, Rifugio Telegrafo.Media tappa ore 2 – difficoltà E22-26 luglio TREK STORIA E NATURACINQUE GIORNI NEL PARCO DELLO STELVIO FRA TERME, MEMORIA STORICA E SPECIE PROTETTE Trekking residenziale nei luoghi dove 90 anni fa è stata combattuta la “Guerra dei Ghiacci” e dove invece oggi i padroni della scena sono gli animali che lentamente e grazie alle cure del Parco hanno ripopolato queste terre d’alta quota. Gli scenari sono incomparabili e presentano una varietà notevole: dalle foreste di pino cembro ai pascoli in quota, dalle valli abitate alle morene e i ghiacciai fra i più vasti in Italia incastrati fra cime dall’aspetto primordiale; tutto in pochi chilometri e a portata di cammino. Durante le gite che saranno giornaliere avremo l’opportunità di raggiungere alcune famose cime di altezze superiori ai 3000 metri e circondate dai ghiacciai peraltro senza mai doverli percorrere, raggiungeremo bivacchi e postazioni militari che furono presidi italiani oppure austriaci seguendo strade che furono per l’epoca dei veri capolavori di ingegneria. L’avvistamento della fauna del parco è molto probabile per ogni gita proposta e se saremo fortunati potremo imbatterci anche nel Gipeto, l’unico avvoltoio presente nelle Alpi e che ha ritrovato un habitat accogliente fra queste terre.