Il parco naturale Adamello Brenta, la più grande area protetta del Trentino, rinnova la propria governance con la conferma di Walter Ferrazza alla presidenza per il quinquennio 2025-2030.
La decisione è arrivata il 18 novembre in esito al comitato di gestione che si è riunito presso la sede municipale di Strembo, con la partecipazione di 29 rappresentanti degli enti locali e delle associazioni del territorio.
Ferrazza, già presidente uscente e figura di riferimento nel panorama ambientale trentino, ha accolto la nomina con parole di gratitudine e responsabilità: “Sono fiero di assumere nuovamente la responsabilità della guida del Parco”, ha dichiarato in una nota stampa.
“Nella legislatura appena conclusa ci siamo sforzati di fare del parco un organismo vitale e connesso con la società: dalla scuola al turismo, dalla cultura al volontariato”.
L’ingegnere ambientale, originario di Tione e già sindaco di Bocenago per tre legislature, ha ricordato il lavoro svolto per migliorare efficienza e trasparenza dell’ente, e ha tracciato una visione che guarda oltre: “Vogliamo un Parco che sia osservatorio vivo del cambiamento climatico, laboratorio di sostenibilità, luogo di dialogo e partecipazione”.
Oltre alla riconferma del presidente, il Comitato ha eletto anche la nuova giunta esecutiva, composta da sei membri più il presidente.
Tra questi, spicca la nomina a vicepresidente di Licia Bonn per la Val di Non. Gli altri componenti rappresentano diversi territori del Parco, sottolineando il forte legame tra ente e comunità locali:
Il comitato di gestione, costituito con delibera della giunta provinciale del 24 ottobre, rappresenta l’ampiezza e la varietà del territorio compreso nel Parco: 29 membri tra rappresentanti delle valli (come Val Rendena, Val di Non, Giudicarie), delle associazioni ambientaliste, della SAT, delle ASUC e dei comparti agricoli, venatori e della pesca.
Il mandato di Ferrazza si apre all’insegna della continuità e dell’innovazione. Con lo sguardo rivolto alle sfide ambientali del presente e del futuro, il parco Adamello Brenta punta a rafforzare il suo ruolo non solo come custode della biodiversità, ma anche come attore protagonista nei processi di educazione ambientale, partecipazione civica e innovazione sociale.
“Il bene comune è un sentiero che si percorre insieme”, ha concluso il presidente.