Il Manaslu torna a essere protagonista delle cronache alpinistiche grazie a Simone Moro.
L’alpinista bergamasco, unico al mondo ad aver salito quattro ottomila in inverno, annuncia una nuova spedizione sulla vetta di 8163 metri che si trova in Nepal.
Si tratta dell’ottava montagna più alta del mondo e l’alpinista italiano proverà di nuovo a scalarla in inverno dopo sei tentativi interrotti tra il 2015 e il 2025.
La sfida, presentata il 25 novembre 2025 nella sede di Garmin a Milano, segna il rilancio di un progetto personale che Moro definisce “una storia ancora da scrivere”.
A sostenerlo, ancora una volta, Garmin, partner tecnologico delle sue imprese da oltre dieci anni.
Situato nel cuore dell’Himalaya nepalese, il Manaslu rappresenta un banco di prova estremo per ogni alpinista.
Per Simone Moro è anche una questione personale: sono state sei le spedizioni invernali concluse prematuramente a causa di condizioni meteo proibitive e abbondanti nevicate.
“Ogni tentativo mi ha insegnato qualcosa”, ha dichiarato l’alpinista, “e ogni rinuncia mi ha indicato come continuare”.
Le condizione meteo invernali sul Manaslu – Foto Garmin
Con sé porterà Oswald Rodrigo Pereira e Nima Rinji Sherpa. Una cordata internazionale dal profilo agile e affiatato, che richiama lo stile delle grandi imprese polacche degli anni ’80, epoca d’oro dell’invernale sull’Himalaya.
L’obiettivo di Moro non è una semplice ripetizione, ma un atto creativo. Lo spirito dell’impresa guarda al 1984, quando Maciej Berbeka e Ryszard Gajewski firmarono la prima invernale del Manaslu. Due anni dopo, Kukuczka e Hajzer realizzarono il concatenamento delle cime del massiccio: un tracciato mai più replicato.
La spedizione odierna parte dall’acclimatamento, con l’ambizione di raggiungere il campo base il 21 dicembre, primo giorno dell’inverno astronomico, per iniziare l’ascesa nel cuore della stagione più ostile.
Al fianco di Simone Moro ci saranno anche gli strumenti Garmin, pensati per l’outdoor estremo: lo smartwatch Fēnix 8 e il dispositivo Gps inReach.
Il primo, evoluzione di una serie utilizzata dall’alpinista sin dal 2012, permette il monitoraggio costante di parametri vitali e navigazione; il secondo garantisce comunicazioni globali e possibilità di inviare un SOS attivando immediatamente il servizio Garmin Response℠, operativo 24/7 in tutto il mondo.
Simone Moro nella sede Garmin
“Le spedizioni di Simone sono la prova sul campo per i nostri prodotti”, ha commentato Stefano Viganò, amministratore delegato di Garmin Italia. “Situazioni estreme, decisioni rapide, ambienti imprevedibili: è lì che la nostra tecnologia mostra tutto il suo valore”.
Con 19 spedizioni invernali alle spalle, Simone Moro è un punto di riferimento assoluto nell’alpinismo di stagione fredda. Ha raggiunto la vetta di quattro ottomila in pieno inverno: Shisha Pangma (2005), Makalu (2009), Gasherbrum II (2011) e Nanga Parbat (2016).
L’avventura del Manaslu rappresenta ora un ulteriore capitolo in una carriera costruita sull’ascolto del tempo e della montagna. Un ritorno non solo fisico, ma simbolico, verso una vetta che da dieci anni interroga, respinge e attende.