Successo del Convegno “Camminare per Conoscere” organizzato da FederTrek

17 marzo 2020 - 23:48

Il convegno “Camminare per Conoscere”, organizzato dalla FederTrek nell’ambito della fiera “Travelling Likes Experience”, è stato un importante momento di riflessione sul tema del camminare e del turismo lento e outdoor, ottimo esempio di quell’azione di “lobby positiva” e messa in rete delle energie, delle esperienze e delle potenzialità che la FederTrek ha posto fra gli obiettivi principali della propria attività.

L’incontro dello scorso 1 ottobre a La Spezia ha offerto l’opportunità per avviare un confronto fra i protagonisti delle politiche di sviluppo territoriale, gli operatori del settore turistico e i rappresentanti del mondo dell’associazionismo legato alle attività all’aria aperta, presenti tanto fra i relatori quanto fra il folto pubblico che ha assistito al convegno.

Dopo i saluti del sindaco di La Spezia, Massimo Federici e di Roberto Ferrarini, Presidente di Speziaexpò, l’intervento del vicepresidente nazionale FederTrek Italo Clementi ha precisato il concetto di escursionismo che sta alla base dell’attività della federazione.

“Il camminare, così come noi della FedeTrek lo intendiamo – ha esordito Clementi – ha ben poco a che fare con l’attività sportiva. La FederTrek è nata per promuovere la cultura del camminare e i suoi valori connessi alla tutela del territorio, alla valorizzazione delle microeconomie locali, alla socializzazione e al benessere psicofisico della persona.
Pertanto la nostra federazione non è in “concorrenza” con nessuna delle realtà associative che operano nel settore dell’escursionismo e del trekking e che hanno per lo più una visione atletico-sportiva di queste attività.
Noi vogliamo promuovere il camminare come stile di vita, praticabile in montagna come lungo le coste del mare o in città”.

Paolo Piacentini, presidente nazionale della FederTrek, si è soffermato sulla concretezza della proposta alternativa di frequentazione turistica e interazione con l’ambiente di cui la FederTrek è portavoce, chiarendo come “il camminare e il turismo outdoor in generale rappresentano una reale risorsa per molte aree rurali altrimenti destinate all’abbandono o dove la popolazione è costretta ad un pendolarismo lavorativo verso le città.
Lo sviluppo del mercato turistico outdoor porta con sé la crescita di numerose microaziende radicate sul territorio e che, considerate nel loro complesso, mettono in campo un potenziale, in termini di posti di lavoro e ricchezza prodotta, che può reggere il confronto con quello offerto dall’industria”.

Un vero e proprio grido di allarme è stato invece quello lanciato dall’Assessore al Turismo e alla Cultura della Regione Liguria Angelo Berlangieri che, pur ribadendo l’impegno personale e quello dell’amministrazione da lui rappresentata per lo sviluppo del turismo outdoor, ha espresso con forza il suo disappunto nei confronti delle nuove norme nazionali che a breve entreranno in vigore e che, pur confermando alle regioni la competenza legislativa in campo turistico, sembrano togliere loro ogni risorsa economica specifica, azzerandone di fatto la capacità di gestione coordinata delle line di sviluppo e dell’immagine turistica, oggi indispensabile per territori che vogliano essere competitivi sul mercato internazionale.

Sono proprio alle nuove tendenze ed esigenze del mercato internazionale ad aver guidato le strategie di sviluppo attuate negli ultimi anni dal Sistema Turistico Locale di La Spezia.
“Oggi il turista è sempre più alla ricerca di esperienze con le quali dare qualità al proprio tempo libero – ha spiegato Damiano Pinelli, presidente del STL – e la vacanza outdoor si qualifica come una delle risposte più appropriate a questa esigenza.
Il comprensorio che va dal Golfo dei Poeti all’entroterra della Valle di Magra e Val di Vara ha tutte le potenzialità per diventare un vero e proprio paradiso per gli amanti dell’outdoor e, in questi anni, in collaborazione con gli esperti della rivista TREKKING&Outdoor, abbiamo realizzato i primi progetti di sviluppo del settore escursionistico e del cicloturismo, attraverso i quali il nostro territorio si può proporre sul mercato del turismo lento con un offerta di grande qualità e fascino”.

Un’indicazione significativa di quali siano le reali dimensioni di questo mercato è arrivata dall’intervento di Riccardo Busso, direttore del Tour Operator ITALWEG Italienreisen, che ha ricordato come, nei soli paesi europei di lingua germanica siano circa 30 milioni le persone che praticano il turismo outdoor e vedono nell’Italia una meta ideale della propria vacanza, sempre che ci si rivolga a loro con proposte turistiche mirate e di grande spessore qualitativo.

Il tema della qualità dell’offerta turistica è stato centrale anche nella relazione di Fausto Giovannelli, presidente del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano, che ha voluto evidenziare come, nella creazione di valide proposte per gli amanti dell’outdoor, sia necessario superare le barriere delle singole competenze territoriali, lavorando in sinergia per proporre prodotti che abbraccino vasti comprensori, arricchendosi così di una varietà ancora più ampia e stimolante di elementi di interesse paesaggistico e culturale.

L’incontro si è concluso con gli interventi di Barbara Maffei (Presidente Cooperativa Montagna Verde) e Luisa Trojanis (Direttore Tour Operator RedFox Adventure Holidays HB) che hanno portato la loro testimonianza diretta di operatori economici che puntano sul settore del turismo lento e dell’outdoor.

il sito di FederTrek

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