Sono solo alcuni dei danni che, come risulta da numerosi studi medici, subiscono i bambini che non riescono a mantenere un contatto sufficiente con la natura che li circonda.
Un problema sanitario, educativo e culturale insieme che sta diventando di dimensioni globali e al quale cerca di rispondere il progetto “Equilibri Naturali”. Il progetto, lanciato da molte aree protette italiane (tra le prime ad aderire: Parco Nazionale dei Sibillini, Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi, del Circeo, Parco Regionale del Po Torinese, l’Arpa Sicilia, l’Agenzia Regionale Parchi Lazio) e ispirato all’analogo americano “No Child Left Inside”, ha l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sui cosiddetti “disturbi da deficit di natura” – è questo il termine usato da tanta letteratura medica – e di incrementare l’utilizzazione del territorio dei Parchi come laboratori en plein air per riavvicinare i bambini e le loro famiglie al mondo naturale attraverso escursioni, lezioni all’aria aperta, attività di educazione ambientale, giochi di gruppo, coinvolgendo il mondo della scuola, delle politiche sociali e della salute. Il progetto è stato discusso in un convegno tra i Parchi Naturali del Lazio lo scorso dicembre, mentre il 9 febbraio le iniziative italiane e quelle americane sono state confrontate a Roma, predisponendo il calendario delle proposte su tutto il territorio nazionale.
Info: www.unioneparchi.it