View looking west along the white limestone cliffs of the Amalfi Coast from the Path of the Gods (Sentiero degli Dei)
Questa terra nascosta ai più, magica nell’insieme, incantevole per i paesaggi con panorami straordinari è sempre stata, per lunghi secoli, tagliata fuori dal resto della terraferma per le asperità dei territori a monte della frastagliata costa.
Solo alla metà del XIX secolo, grazie alla costruzione della rotabile (con gallerie e arditi ponti), fu possibile rompere questo isolamento aprendo nuovi contatti fra le città distribuite lungo la costa e i paesi situati al di là del promontorio collegati, fino ad allora, per mezzo di incredibili mulattiere.
Tutto ciò rivive ancora oggi, più che mai, sotto il meraviglioso azzurro di un cielo ellenico che s’intreccia e si sviluppa coi misteri di un vicino oriente riscontrabili, appena dietro l’angolo, in un chiostro, in un vicolo, oppure su di una parete maiolicata.
Un territorio ricco di energie proprie, che l’uomo ha saputo valorizzare al meglio, in cui spiccano l’agrumeto e il vigneto “fruttato” realizzato con tralci appoggiati a sostegni naturali, quali mandorli e noci.
Ci sono poi i pergolati costruiti con pali in castagno (“puntilli” i verticali, “travierzi” e “curreturi” quelli incrociati orizzontalmente) che consentono la coltivazione a ortaggi dei terreni sottostanti.
1° TRATTO: Da Amalfi a San Lazzaro lungo la Via Maestra
2° TRATTO: Dal Sentiero “Abu Tabela” ad Agerola per le rupi dei Corvi